32ma America's Cup.



Iniziano le regate di flotta.

-Iniziano le regate di flotta.

( Malmö - 02.09.2005) Le regate di flotta del Malmö-Skåne Louis Vuitton Act 7 iniziano oggi. I team hanno sfruttato i due giorni di pausa allenandosi o effettuando riparazioni e migliorie sui loro scafi. Fare previsioni in quest'occasione è più difficile che nei match race perché molte certezze crollano.

Se guardiamo l’Act 5 di Valencia, vedremo che i big team soffrono un po’ questo formato che, come una rete a maglie larghe, lascia scappare i pesci più piccoli. Il Defender Alinghi ha chiuso la quarta regata dell’Act 5 al settimo posto, BMW ORACLE Racing ha terminato la quinta al decimo, ed Emirates Team New Zealand è finito nono nella seconda regata.
 
Dall’altro lato, invece, Mascalzone Latino e Desafío Español 2007 vincono rispettivamente la seconda e la quinta regata e non sono i soli risultati onorevoli ottenuti dai team più piccoli, che nel formato di flotta trovano l’occasione di riscatto.
 
La ragione è abbastanza semplice. Nel match race le barche sono solo due e si tratta di marcarsi a vicenda, cercando di coprire o di anticipare le mosse dell’avversario. Quando sono 12, invece, la situazione si complica. Chi è davanti, deve scegliere contro quale yacht correre ma diventa impossibile tenere a bada, contemporaneamente, gli altri 10 che navigano sul lato opposto del campo. Risultato? Dimenticate dai team più forti che si studiano a vicenda, le “piccoline” della flotta fanno la loro regata indisturbate e spesso arrivano per prime sulla linea.
 
Inoltre, alcuni equipaggi sono più a loro agio nelle regate di flotta, avendole corse per anni. È il caso dei “mascalzoni”. Flavio Favini e Vasco Vascotto sono tra i migliori velisti al mondo in questa disciplina e vantano diverse vittorie di mondiali (8 il primo e 14 il secondo). Partono bene e finiscono meglio.
 
Luna Rossa ha dimostrato di sapersi districare benissimo tra tante barche e Spithill, l’”enfant prodige” del match race, non è mai sceso sotto il sesto posto, vincendo la quarta regata e aggiudicandosi l’Act 5 (dopo la squalifica di Victory Challenge).
 
+ 39 Challenge ha avuto prestazioni più altalenanti a Valencia ma è probabile che, caricato dalle ottime performance dei match race svedesi, l’equipaggio gardesano riservi grandi sorprese.
 
Shosholoza cambia assetto: per le regate di flotta tornerà al timone Geoff Meek, skipper del team sudafricano, che sostituisce Chris Law mentre Ian Ainslie sarà sostituito dal “pratico locale” Kent Karlson.
 
German “Mani” Frers, progettista di Victory Challenge dice: “Il risultato della nostra barca sarà molto legato alle condizioni meteo; se la brezza si manterrà leggera faremo bene, se sarà forte come la settimana scorsa, faticheremo di più. La nostra barca, d’altronde, è stata ottimizzata per le condizioni di Valencia”.
 
Normalmente, durante le partenze delle regate di flotta, si vede meno tensione rispetto ai match race. Gli skipper cercano di tenersi discosti per evitare danni e collisioni. Gestire scafi che pesano 25 tonnellate non è semplice.
 
Le previsioni, però, non lasciano ben sperare per la giornata iniziale: pioggia e vento debole attendono le 12 barche partecipanti.

-MALMOE-SKANE ACT 7 - PROGRAMMA REGATE


Venerdì 2 settembre
Due regate di flotta

Sabato 3 settembre
Due regate di flotta

Domenica 4 settembre
Una regata di flotta

-BMW ORACLE vince la prima regata. Seconda prova annullata per assenza di vento.

Vento debole, salti di direzione e corrente complicano la vita ai tattici dei 12 scafi di America’s Cup impegnati nella prima giornata del Malmö-Skåne Louis Vuitton Act 7. Inaugurata oggi la “Boa Trouble”, fortemente voluta da Bruno Trouble (l’uomo che ha creato la Louis Vuitton Cup) e in grado di ospitare dei cameramen. Entrambe le regate del giorno sono iniziate con un vento debole da SSE che è andato scemando nel corso della gara. La prima prova si è conclusa quasi allo scadere del tempo massimo mentre la seconda non ha visto la fine.
 
Regata 1
Regata corsa contro il tempo e aperta sino alla fine, a causa dei continui salti di vento. Dopo la partenza, la flotta si separa. Mascalzone Latino Capitalia Team vira per primo sulla destra del campo. + 39 Challenge prosegue sulla sinistra, seguito da Alinghi e da Luna Rossa. A metà della prima bolina, il vento avvantaggia Schuemann, Spithill e Percy. Splendida manovra di Spithill che, nonostante le mure a sinistra, riesce ad infilarsi interno in boa, scalzando Alinghi per 1 secondo. Seguono + 39 Challenge e Desafío Español 2007 che conduce un’ottima regata.
 
La sinistra paga anche nel bordo di poppa. Luna Rossa, con la trinchetta per avere un po’ più di spinta, stramba in copertura del Defender ma sarà + 39, che ha navigato per tutto il tempo da solo oltre la layline, a prendere l’aria migliore e quindi a girare per primo il cancello di poppa.
 
La flotta fatica per raggiungere la seconda boa al vento, frenata da una corrente contraria. Primo cambio di leadership, a favore di Emirates Team New Zealand, che gira in testa. Seguono Desafío Español 2007, Luna Rossa e + 39 Challenge. Il resto della flotta ha un distacco minimo di 2 minuti.
 
Per la seconda poppa, il Comitato è costretto a modificare il percorso a causa di un importante salto sulla destra. Impossibile fare previsioni, tanti sono i cambiamenti di posizione. BMW ORACLE Racing, niente affatto disperso nelle retrovie, rivoluziona la scacchiera sul campo. La corsa è contro il tempo per cercare di concludere la regata entro i 40 minuti previsti per lato. La battaglia si corre tra Spagna e America. All’incrocio ESP 67 arriva mure a dritta e Dickson è mure a sinistra. Gli spagnoli credendo di essere dietro strambano ma nella manovra incaramellano lo spi. USA 76 ne approfitta per andare in vantaggio.
 
Sarà BMW ORACLE Racing, con Chris Dickson al timone e Bertand Pace alla tattica, ad aggiudicarsi la regata odierna sul filo del rasoio. La barca americana ha corso tutta l’ultima poppa con il fiato in gola e l’orologio in mano, nella speranza di riuscire a tagliare la linea entro i 40 minuti massimi previsti dal regolamento. Luigi Reggio, Principal Race Officer, ha chiarito che il tempo dell’ultimo lato è stato calcolato dal passaggio alla boa di disimpegno (e non a quella al vento) e quindi la barca americana è rientrata nel tempo massimo.
 
Alinghi è secondo e Desafío Español 2007 terzo. Bella prova anche per United Internet Team Germany, che chiude in quinta posizione.
Regata 2
Amarezza per Alinghi, che si vede annullare la seconda prova a poche centinaia di metri dall’arrivo per scadenza del tempo limite ma ancora più triste è l’equipaggio di Shoholoza, che stava chiudendo in un’eccellente terza posizione. Tutta la regata è stata dominata dal Defender che ha girato sempre davanti. Emirates Team New Zealand ha inseguito al secondo posto mentre Luna Rossa e Desafío Español 2007, si contendevano la quarta posizione in classifica.

-Come sul lago

Condizioni superleggere e irregolari- il vento è andato calando, passando dagli 8 ai 2 nodi- per la prima parte della giornata d’apertura delle regate di flotta a Malmo.

E, in effetti, una volta dato il via alla prima regata in programma, la lotta non è stata solamente quella per sfruttare ogni minimo refolo, ma anche quella per portare a termine il percorso entro il tempo massimo- 40 minuti per lato. Una lunga “suspence”, cronometri alla mano, al termine della quale BMW Oracle Racing è riuscita a tagliare il traguardo in prima posizione, a pochi secondi dall’annullamento che sembrava ormai scontato. E, dietro -in lentissima successione- sono arrivati tutti gli altri, con Mascalzone Latino Ita 77 in ottava posizione.

Poi, nuovamente con una brezza leggera - sui 7 nodi, calata sui 4- si è tentato di disputare la seconda prova. Anche questa caratterizzata da vento a chiazze, salti continui e, alla fine, annullata.

In breve, per riassumere, vele sgonfie, uomini sottovento per sbandare le barche, mare piatto e grigio. Sarà ricordata così questa prima giornata di regate di flotta sull’Oresund.

“Era come a novembre davanti ad Arona”, ha scherzosamente sottolineato Flavio Favini, timoniere di Mascalzone Latino - Capitalia Team.


ML: La vostra regata si è decisa in partenza…

FF: “Ci aspettavamo che il vento girasse a destra. Da quando siamo usciti dal porto fino a 5 minuti dalla partenza, il vento è sempre ruotato verso destra. Questo era anche nelle previsioni… Dunque abbiamo deciso di partire a destra della flotta e virare subito. Ci è anche riuscito bene: siamo partiti bene, abbiamo virato per primi e all’inizio andava bene. Poi invece il vento ha cominciato ad andare a sinistra e non è mai più ritornato indietro. Non ce lo aspettavamo: siamo rimasti indietro e ci abbiamo messo una pezza all’ultima poppa, superando un paio di barche. Ottavi non è malissimo, è un risultato che si può tenere. Speriamo di fare meglio nelle prossime”.


ML: In linea di massima, dopo una giornata come oggi, si parla molto del valore di chi sta in testa da albero. Ma in realtà come stanno le cose?

FF: “È difficile imbroccarla. Ma è comunque vero che il valore di chi sta in testa d’albero è importante in giornate come questa. Attenzione però: occorre essere nelle condizioni per accettare quello che ti dice chi è in testa d’albero… se sei a sinistra alla flotta o in mezzo al gruppo, devi fare solo quello che puoi permetterti di fare, senza correre il rischio di incrociare la flotta, magari anche con le mura sbagliate”.


ML: Domani si prevede un vento più regolare…

FF: “Si tratta di riuscire a imbroccare una regata buona. Partire bene, camminare bene. Non è che oggi siamo così scontenti. Potevamo fare meglio ma va anche bene così”.


ML: Sei contento della velocità della barca in queste condizioni?

FF: “Oggi veramente non eravamo brillantissimi… è però anche vero che in genere in condizioni come queste non andiamo male... Diciamo che il problema è stato proprio quello della partenza”.


ML: Una giornata piuttosto atipica…

FF: “Si, infatti non ci possiamo lamentare: fino ad oggi il vento e le condizioni sono state talmente belle … In tutte le gare di match racing abbiamo avuto vento e mare favolosi… Oggi c’è stata una regata di ariette: anche a Valencia abbiamo fatto delle regate del genere, anche se il vento non era mai calato del tutto”.


ML: Avevate un avversario di riferimento?

FF: “Quando l’aria è così, l’unica cosa è guardare il vento. Gli avversari è meglio non considerarli. È importante cercare di andare dove sta girando il vento”.


ML: E’ stressante regatare… senza vento?

FF: “Bisogna essere bravi anche in regate come queste, e basta. Il vento è uguale per tutti: aria a macchia e aria leggere le troveremo ancora. Fa parte delle caratteristiche di un velista ”.


-GIORNATA NO PER "+39": domani si volta pagina.

Una prima regata di flotta che per "+39" è stata una vera beffa. Buona la partenza, poi a battagliare testa a testa con i top team. Iain Percy parte molto bene sulla boa e "+39" lotta per tre lati alla pari con Alinghi, Luna Rossa e New Zealand. Nell'ultima poppa gira terza dietro agli spagnoli di Desafio e New Zealand. A quel punto è successo di tutto: una brezza vagante che favoriva prima uno, poi l'altro, non di certo "+39". A sfruttare meglio questa situazione è stato "Bmw-Oracle" che per soli 15 secondi è riuscito a concludere prima del tempo limite. Seconda, dietro agli statunitensi, si piazza Alinghi, terza Desafio, "+39" sembra soffrire più di tutti. Alla fine arriva solo un misero 9° posto, un po' poco per come era stata condotta la regata finchè il vento era stato regolare.
Ma che non fosse giornata per la barca che porta sulle sue vele Regione Sicilia, Fondiaria-Sai e Sergio Tacchini lo conferma anche la seconda regata. In partenza "+39" viene stretto da Team Germany. I giudici assegnano una penalità a "+39" che ha solo la possibilità di fare una regata all'inseguimento. E' stato però nuovamente il vento a condizionare l'andamento della prova con le barche ferme nell'ultimo tratto e la Giuria costretta ad annullare la prova a pochi metri dall'arrivo di "Alinghi" che era primo.
Il commento della giornata è affidato a Lorenzo Rizzardi, presidente di "+39", che ha seguito dall'Italia entrambe le regate: " Un vero peccato soprattutto quella prima regata che ha mostrato il valore dell'equipaggio di +39. Il vento che cala non ci favorisce, se poi si mette pure a calare oppure favorire chi sta nelle retrovie, vuol dire che proprio non era il nostro momento. La seconda regata già persa in partenza si commenta da sola. L'importante è comunque continuare a lavorare. Diciamo che oggi +39 ha fatto allenamento".

da: americascup.com, mascalzonelatino.com, lunarossachallenge.com, piu39challenge.it

Sport, 2005-09-02