32ma America's Cup.


Malmö italiano.

Per raggiungere Malmö ho preso come tutti il treno veloce che in 25 minuti collega l’aeroporto di Copenhagen alla Svezia attraverso il ponte dell’Øresund. All’inizio sono rimasta un po’ delusa perché il panorama che scorreva dalle finestre era molto diverso da quello immaginato: niente casette di pescatori e prati verdi ma fabbriche, cantieri e ciminiere.
Arrivata in centro mi sono dovuta ricredere: Malmö è una città antica e straordinariamente bella. I palazzi con i tetti spioventi in tegola e le chiese con le caratteristiche guglie in rame verde sono perfettamente accostati agli edifici moderni e ai grattacieli senza alcuno stridore. Le lunghe strade pedonali sono in pavé così come le piazze che si incastonano l’una dentro l’altra come scatole cinesi. Malmö, il cui nome deriva da “malmhauger” - i cumuli di sabbia che in tempi lontani circondavano la città, tradisce le sue origini di ricca città portuale, crocevia di scambi e di merci. I granai sono stati convertiti in alberghi e palazzi ma sono ancora visibili le caratteristiche architettoniche del 1500 e del 1600, se non, addirittura, dell’alto Medioevo.

Affittare una bici è doveroso per godersi appieno la terza città più grande della Svezia. Basta una pedalata di 10 minuti per scoprire un mondo fatto di parchi sterminati, di ponticelli, di fiori e di coste magnifiche. Appena girato l’angolo del media Centre, nella Västra Hamnen, controllati dall’altissimo ‘Turning Torso’ di Calatrava, scoprite la ‘riviera’, pullulante di ragazzi in costume che prendono il sole sdraiati sui prati o nelle piattaforme di legno che servono anche come trampolini per i tuffi. Bar e caffetterie si rincorrono da un lato della banchina mentre dall’altro le barche scivolano silenziose lungo i canali.

Il tempo è molto variabile. Tutte le depressioni passano da qui e inevitabilmente possono essere molto profonde ma quando esce il sole il caldo è insopportabile (a peggiorare le cose non esiste l’aria condizionata) e la luce è forte e tagliente, a causa di un sole che è molto più basso che in Italia. Gli spazi sono enormi e dappertutto si respira una febbrile attività e ci sono diversi cantieri aperti. Storia e modernità sono fuse in un’armonia rara. Se guardate in su noterete stormi di anatre ordinati a V che migrano verso il Sud.

La cucina è internazionale con predominanza di carne e pesce e i sapori sono un po’ pasticciati (attenti all’aglio!). La renna, invece, è rara perché appartiene alla gastronomia del Nord. Se eviterete la pasta alla carbonara, servita con un uovo crudo che troneggia in cima agli spaghetti, non potrete che innamorarvi di Malmö e della Regione di Skåne.

-Allenamenti ad ogni costo.
Oggi Malmö si è svegliata sotto un cielo coperto e, seppur tiepida, la giornata non sembrava promettere nulla di buono. Gli equipaggi partecipanti alla 32ma America’s Cup non hanno sprecato la giornata, decidendo comunque di effettuare gli allenamenti a mare.

La loro perseveranza è stata premiata verso le ore 15.00, quando una leggera brezza da Nord ha spazzato via le nubi, regalando un cielo di nuovo luminoso.

Molte anche le barche Meteo dei vari team che hanno ‘scandagliato’ le acque di Malmö per entrare in confidenza con le variabili dei campi di regata.

Emirates Team New Zealand e BMW ORACLE Racing hanno provato alcune partenze mentre Mascalzone Latino Capitalia Team, China Team, Victory Challenge, + 39 Challenge e Luna Rossa Challenge hanno preferito allenarsi da soli, provando e riprovando vele e manovre.

Team Shosholoa e K-Challenge hanno lasciato la banchina nel pomeriggio, dopo aver messo a punto scafo e attrezzatura.

Per quanto riguarda i lavori a terra, sono stati quasi completati il foredeck e l’AC Park che domani ospiterà il consueto crew party. I giornalisti e le TV cominciano ad arrivare ma il grosso delle presenze è atteso tra martedì e mercoledì.

Le regate dell’Act 6 (Match Race) inizieranno giovedì 25 agosto.

-Lo show fa rotta sulla Danimarca.
I Malmö-Skåne Louis Vuitton Acts 6 & 7 in Svezia sono l’occasione perfetta per promuovere i valori dell’America’s Cup anche in Danimarca, distante solo pochi chilometri.
Nel week end ‘Il Moro di Venezia’, ex barca di Coppa 1992, ha navigato da Malmö fino a Copenhagen, che si trova sull’altra sponda del ponte di Øresund, per promuovere i Louis Vuitton Acts. Entrare in città non è stato difficile per lo scafo che ha agilmente attraversato i canali arrivando nel bel mezzo di un boat show locale.

Grazie alla presenza del campione Jesper Bank, al timone di United Internet Team Germany, e a quella di molti altri velisti danesi, sparpagliati nelle varie barche di Coppa, non c’è dubbio che il pubblico della Danimarca sarà molto presente e interessato all’evento che si svolge nella vicina Svezia.

Per quanto riguarda ‘Il Moro’, utilizzato come barca ospitalità, navigherà nelle acque fuori Malmö per le prossime due settimane. I suoi fortunati ospiti avranno il privilegio di assistere alle regate della 32ma America’s Cup a bordo di uno scafo di Coppa.

da: americascup.com

Sport, 2005-08-22