32ma America's Cup.



-Coppa America, Onorato: differenza la fanno le ore in mare
-Valencia Louis Vuitton Act 5. Valencia - alla vigilia parlano i "boss".

- IL TEAM MANAGER DI +39 CESARE PASOTTI FA UN PRIMO BILANCIO IN ATTESA DELLE REGATE DI FLOTTA.

-Coppa America, Onorato: differenza la fanno le ore in mare.
PATRON 'MASCALZONE LATINO': RESTIAMO FINCHE' NON VINCIAMO (ANSA) - VALENCIA (SPAGNA), 22 GIU.

Resterà il suo sacro Graal finchè non riuscirà a conquistarlo. La Coppa America è la dolce ossessione di Vincenzo Onorato, 48 anni e una vita trascorsa in mezzo al mare, dedicandosi alla vela. L'armatore napoletano non fa quasi altro da quando aveva 14 anni, e lì si fermano i suoi ricordi calcistici, ''alla finale dei Mondiali del 1970 che quell'Italia di cui ricordo la formazione a memoria perse la finale contro il Brasile di Pele'''. Da quel momento stop con il pallone, ''perchè la domenica c'erano le regate e io non ho avuto piu' tempo d'interessarmi ad altri sport''. Per questo non gli e' mai interessato ad acquistare il Napoli del dopo-Maradona, piuttosto vuole regalare alla sua città quel sogno sfumato nel momento in cui Ernesto Bertarelli ha scelto Valencia come sede della Coppa America. ''Mi e' dispiaciuto - dice Onorato - e infatti ho ripetuto tante volte che per la mia città e per l'Italia è stata una grande occasione persa. Ecco perchè continuerò a stare in questa competizione finchè non la vinco: sara' quello il modo di farla svolgere finalmente a Napoli''.
Intanto Mascalzone Latino Capitalia, la barca biancorossa di Onorato, si è piazzata all'ottavo posto nell'Atto 4, subito davanti ai rivali di +39, noni per la classifica avulsa. Un buon risultato per chi, come i mascalzoni, è arrivato all'ultimo momento e anche in relazione agli investimenti. C'è chi ha speso il doppio per poi ritrovarsi al quarto posto, ma Onorato non lo farebbe mai notare perchè non ama dare giudizi sugli altri team. Si lascia andare solo su Alinghi: ''Si è già visto che sono ancora loro la barca da battere, sono fortissimi in mare e anche per potenza economica. Per Bertarelli questo non è solo una sfizio, lui è anche un ottimo timoniere''.
L'armatore di Napoli con padre originario dell'isola di Ponza ama anche scrivere romanzi (in libreria è uscita la sua quinta fatica letteraria, edita da Mondadori), e vuole dare giudizi soltanto su se stesso, quindi la sua barca. ''La differenza con i team migliori - dice Onorato - ovvero le cosiddette quattro grandi Alinghi, Oracle, New Zealand e Luna Rossa, l'hanno fatta le ore spese in mare. C'è gente che è qui da 14 mesi, noi siamo arrivati all'ultimo momento. La ricchezza si esprime anche così, con le ore passate in mare: se uno ha più soldi può starci più a lungo e può permettersi di consumare più materiale''.
Il budget di Mascalzone Latino, da qui al 2007, e' di 64 milioni di euro, main sponsor sarà sempre Capitalia, ''ma se qualche altro patrocinatore e' disposto a entrare, ben venga''. Questi soldi serviranno a preparare la nuova barca, quella che gareggerà fra due anni, e intanto a garantire la 'sopravvivenza', per alcuni dei suoi 'marinai' fatta da ingaggi all'altezza, per altro di stipendi piu' bassi, ''nel rispetto dei ruoli e dei compiti di ciascuno. Ma non chiedetemi paragoni
con gli stipendi del calcio - aggiunge Onorato -: ho già detto che è un mondo che non conosco, quindi non posso fare confronti''.
D'ora in poi Vasco Vascotto e compagni vivranno a Valencia, anche se lo skipper triestino e il timoniere Flavio Favini per quest'anno hanno ancora il permesso di assentarsi per fare qualche regata altrove, ''tanto per non uscire dal circuito''. Intanto gli Onorato boys stanno cercando appartamenti da affittare a Valencia ''perchè non ci muoveremo da qui fino al 2007''. In attesa che le agenzie immobiliari scendano a più miti consigli, si continua a stare in albergo ad Alboraya, sobborgo balneare della città che ospita questa Coppa.
Per due anni nella mente dei ragazzi in divisa rossa con il tricolore e la scritta Capitalia ci sarà solo la Coppa America, la formula uno del mare, ''anche se io, ovviamente - precisa Onorato - rispetterò anche gli impegni legati al mio lavoro. Io vado e vengo, purtroppo non posso stare sempre in barca, ma la vela rimane la grande passione della mia vita''.
L'ottavo posto nell'Act 4 lo soddisfa, ''perchè qui avevamo delle cose da imparare, questo è un cammino lungo due anni'', e poi Onorato si gode anche l'atmosfera di questa competizione: ''la Coppa America è il massimo, non a caso ha un fortissimo impatto mediatico. Ciò che avete visto in questi giorni è ancora niente, vedrete che succederà nel 2007. Ed è bello che, tramite anche personaggi di spicco come Massimo D'Alema, che ho invitato a fare il 18/uomo, sempre più gente si avvicini alla vela e partecipi all'evento''. Il tutto sognando di battere Alinghi, prima o poi ai mascalzoni dovrà succedere, ''perchè disputeremo questa competizione fin quando non la vinceremo''.
-Valencia Louis Vuitton Act 5. Valencia - alla vigilia parlano i "boss".
 
Il Valencia Louis Vuitton Act 5 inizia domani, venerdì 24 giugno. Il programma prevede due regate al giorno per venerdì e sabato e un solo Flight per domenica. Alla vigilia della prima regata c'è stata la conferenza stampa con i capi dei 12 sindacati in gara.

Il formato di flotta, scomparso nel 1870 e "resuscitato" nel 2004, è una delle novità della 32ma America's Cup ma riguarda unicamente i Louis Vuitton Acts 2004/2007. La Louis Vuitton Cup e il Match di America's Cup nel 2007 si correranno esclusivamente a match race.

Testate per la prima volta a Marsiglia l'anno passato, le regate di flotta hanno avuto un enorme successo tra il pubblico ed i velisti. Vedere 12 scafi di Coppa schierati lungo la linea in attesa dello start, con gli alberi che troneggiano a 30mt di altezza e i prodieri attenti all'orologio e alle barche avversarie, sarà uno spettacolo indimenticabile. Attraente ma stressante per i velisti, che dovranno guardarsi da tutti i lati soprattutto nelle concitate e nervose fasi della prepartenza.

"La sola idea di avere 12 barche di Coppa che arrivano insieme alla boa di bolina è stupendo!", dice Dean Barker, timoniere di Emirates Team New Zealand. Ma altri sono un po' preoccupati al pensiero di un eventuale "contatto" e quindi rottura. Alcuni team, come Victory Challenge, sono a Valencia con una sola barca e sarebbe per loro impossibile continuare le regate in caso di avaria.

Le regate di flotta sono completamente diverse dal match race, in termini di strategia e tattica. Non si tratta più di coprire un solo avversario ma di tenerne a bada undici. A volte i Big team si marcano a vicenda, dimenticando completamente i "piccolini" della flotta, per poi magari ritrovarseli davanti alla fine della regata.

Per questo motivo non è escluso che i ruoli a bordo ruotino. L'anno scorso, ad esempio, Francesco de Angelis aveva ripreso il timone nelle regate di flotta, dove si trova più a suo agio rispetto a James Spithill, che è un puro match racer.

Contrariamente a quanto accade nel match race, dove la boa al vento va lasciata a dritta, nelle regate di flotta bisogna lasciarla a sinistra. Inoltre, per evitare pericolosi incontri tra le barche che hanno già girato e quelle che si apprestano a farlo, è stata posizionata una boa di disimpegno. Rimane invece valido il cancello al termine del lato di poppa.

Durante la conferenza stampa di apertura del Louis Vuitton Act 5, rallegrata dalla presenza di Olin J Stephens II, molti i commenti sulla nuova edizione di Coppa: "La presenza di 11 challenger dimostra che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, portando la Coppa in Europa", dice Ernesto Bertarelli, a capo del Defender svizzero Alinghi.

"La classifica rispecchia il livello qualitativo delle nuove barche, non quello degli equipaggi", è il commento di Patrizio Bertelli sul risultato di Luna Rossa nei Match Race. Vincenzo Onorato, che sfoggiava delle scaramantiche calze rosse, conferma che Mascalzone Latino Capitalia Team darà il massimo in questa seconda Campagna. Fiducioso nelle prestazioni del suo team e nel buon esito delle regate siciliane di settembre, anche Cesare Pasotti di + 39 Challenge.

Il segnale di attenzione per la prima regata sarà alle ore 14.00. Il Comitato è intenzionato a utilizzare il campo a Nord (Romeo), fuori la spiaggia di Malvarossa.

Dal 1851 l'America's Cup, travalicando la valenza sportiva, è considerata il simbolo della sfida, della ricerca dell'eccellenza e della conquista della perfezione.

I partner ufficiali LOUIS VUITTON, ENDESA, SANTANDER e ALCATEL dividono, con l'America's Cup, la stessa eredità, fatta di passione, di volontà e di equilibrio fra tradizione e modernità.

La 32ma America's Cup è grata del supporto di Nespresso, Adecco, Ford, El Corte Ingles, Estrella Damm, Grupo Leche Pascual - preziosi collaboratori per il successo dell'America's Cup.

Le regate per la 32ma America's Cup - Valencia - sono iniziate nel 2004 con una serie di Louis Vuitton Acts. La competizione prosegue nel 2005 e nel 2006 con altri Louis Vuitton Acts, che coinvolgeranno anche Malmö-Skåne, Trapani e Valencia, città ospite della 32ma America's Cup.

Nel 2007 delle regate di flotta precederanno la Louis Vuitton Cup; il vincitore delle regate di selezione sfidanti avrà poi il diritto di affrontare il Defender, Team Alinghi, nel 32mo Match di America's Cup a Valencia.

THE AMERICA'S CUP - THE STAGE FOR CREATING LEGENDS.

-DOMANI INIZIA L'ACT 5 CON LE REGATE DI FLOTTA.
POSSIBILE SEGUIRE LUNA ROSSA IN DIRETTA CON ROSSO ALICE.

Prende il via domani venerdì 24 giugno alle ore 14 l'Act 5 delle regate di avvicinamento alla Coppa America. Sono previste cinque regate di flotta che vedranno i 12 consorzi darsi battaglia nelle acque di Valencia. L'Act terminerà domenica 26 giugno. E' dal 1870 che non v’erano così tante barche schierate sulla linea di partenza.
Stamattina si è tenuta una conferenza stampa a cui hanno partecipato i presidenti di tutti i 12 sindacati.
Rispondendo alla domanda su come l’esperienza delle passate edizioni fosse applicabile a questa campagna di Coppa America, Patrizio Bertelli, Capo del sindacato di Luna Rossa, ha detto: “Non siamo gli unici ad avere una grande esperienza di Coppa. Qui inizia un’altro evento, con condizioni di mare e vento differenti. L’esperienza non è determinante e ci vorrà ben altro per vincere.”
Su Rosso Alice e' stato lanciato un servizio di dirette Virtual TV di tutti gli Act in programma ed è quindi possibile seguire tutte le regate del Team Luna Rossa dal vivo sul sito www.rossoalice.it. Rosso Alice è l’unico media in Italia che seguirà in diretta gli atti fino al 2007.

- IL TEAM MANAGER DI +39 CESARE PASOTTI FA UN PRIMO BILANCIO IN ATTESA DELLE REGATE DI FLOTTA.
Seconda giornata di stop (come da programma) prima dell’inizio delle regate di flotta che inizieranno domani (venerdì) quando le 12 barche che rappresentano i gruppi in gara alla Coppa America 2007 si affronteranno in un appassionante duello. Alle base di "+39" si è lavorato ad albero, scafo e vele. A dirigere i lavori è Cesare Pasotti, il team manager di "+39", che trova l’occasione per fare un primo bilancio dei Match-Race.
"Con tutta sincerità mi aspettavo qualcosa in più. Speravo in un 6' posto. E' arrivato un 9' posto in una classifica dove in verità abbiamo le stesse vittorie del 7', i francesi di K-Challenge che tra l’altro abbiamo battuto in modo netto, e con Mascalzone contro il quale non abbiamo gareggiato per la rottura del timone".
Cosa non ha funzionato?
" Al di là delle avarie abbiamo dovuto pagare lo scotto del non esserci mai misurati in allenamento prima di queste gare con barche competitive. Non dimentichiamoci che la nostra Ita 59 è del 2000, quindi seppur aggiornata ha i suoi anni".
Sul piano della conoscenza del Match-Race a che punto siete?
"Siamo al 50 per cento, deve crescere l’affiatamento tra timoniere e tattico. Percy e Chieffi hanno già fatto comunque ottime cose. L'altro dettaglio, non certo marginale è il rapporto e il supporto del team meteo".
Cosa non è andato nelle varie regate?
"Ci mancano ovviamente i punti con Mascalzone Latino dove è stata la sfortuna a decidere il vincitore. Potevamo giocarci i due punti con Desafio e Victory. +39" ha però entusiasmato con New Zealand, finendo vicinissimo e battagliando alla pari. E’ stata una regata bellissima e questo conferma la buona forma di barca ed equipaggio. E’ così che vorrei sempre i miei ragazzi".

Sport, 2005-06-23