32ma America's Cup.
Mascalzone Latino - Capitalia Team.
Valencia - Flavio Favini: il mio ruolo è quello di un centravanti


Prendono il via giovedì 15 a Valencia i primi match dei Louis Vuitton Acts 4 e 5, che segnano anche l’esordio ufficiale di Mascalzone Latino – Capitalia Team nelle acque che ospiteranno la 32esima edizione dell’America’s Cup nel 2007.

Proprio lui, Flavio Favini, l’uomo saggio e tranquillo - che da bambino si accontentava “solo” di diventare “furbo” – mentre oggi “guida” una barca di Coppa America, ci racconta di questi primi giorni a Valencia.

ML: Tutto ricomincia... siete in acqua da poco più di due mesi e arriva subito il difficile... una serie di match contro team che non hanno mai smesso di lavorare...


FF: “Era ora di ricominciare: abbiamo avuto pochissimo tempo, perché questi due mesi sono, in effetti, volati: ci sembra di aver iniziato ieri. Comunque già il fatto di essere a
Valencia è un ottimo inizio per noi.
La maggioranza del team non ha mai smesso di lavorare, perciò sarà ben più preparata di noi, però noi andiamo in acqua e facciamo le regate”.


ML: Le prime impressioni sul campo di regata


FF: “ E’ un bel campo. Eravamo già stati a Valencia a correre negli anni passati con altre classi. E quello che abbiamo visto da quando siamo qui è proprio quello che ricordavo. Generalmente in questa stagione c’è una bella brezza di mare, ci sono delle belle onde, condizioni proprio belle”.


ML: Come vi sentite in questa vigilia?

FF: “C’è un buon clima fra di noi, e l’affiatamento si sta formando. Certo, quello dell’affiatamento, non sarà un problema”.


ML: Avete corso alcune regate di prova- che impressioni ne avete tratto?

FF: “Ci stiamo ancora allenando, per cui stiamo migliorando ogni giorno. Dal punto di vista agonistico abbiamo bisogno di rimetterci in pista. Ben vengano queste regate che stanno arrivando. I miei primi commenti? A volte sembrava di andare bene, a volte sembrava di andare un po’ meno bene.
Ma è normale, non ci aspettavamo nulla di diverso”.


ML: Avete stabilito che al timone ci sarà Hamish Pepper…

FF: “ Sì, nei match degli Atti 4 io prenderò il timone dopo la partenza. Abbimo scelto la formazione che riteniano la più preparata per affrontare questa fase. Hamish non solo è un geande specialista ma, in quest momento, sicuramente è il più preparato in termini di mach racing”.


ML: Se pensi a come eravate ad Auckland nel settembre del 2002 cosa vedi e provi ora a Valencia?


FF: “Il team si è molto rafforzato rispetto al 2002. Diciamo che il team è decisamente più forte: tanta gente preparata in più e tanta gente molto motivata. Non è da paragonare. Siamo una squadra molto più completa. È vero però che anche che gli altri sono più forti del 2002”.


ML: Curioso? Tranquillo? Preoccupato? Tensione buona?


FF: “Normale. È chiaro che non vediamo l’ora di iniziare a fare le regate, con la prudenza di chi sa che non è facile e che gli altri sono molto preparati”.


ML: In questo nuovo formato sono previste anche regate di flotta…

FF: “Questa è una cosa che Vasco e io, date le nostre precedenti esperienze, vediamo sicuramente con piacere… In tutti i team però ci sono specialisti in regate di flotta come noi. Saranno molto interessanti da correre e belle da vedere”.

ML: Tecnicamente dovreste sapere molto di più di quanto sapevate tre anni fa...

FF: “Harry Dunning, il nostro principal designer, ci sta dando molti suggerimenti su come migliorare Ita 77 . E tra di noi ci sono molti velisti che vengono da precedenti esperienze. Diciamo che stiamo cercando di mettere tutte queste cose insieme per tirar fuori il meglio. Certo l’esperienza è cresciuta, ma ricordiamo anche che noi, dal 2002 ad oggi, su queste barche non abbiamo navigato molto”.


ML: L'altra volta non sapevate cosa vi aspettava... questa volta dovrebbe essere diverso...


FF: “ La vera Coppa si corre fra due anni, non domani.
Certo anche le regate di quest’anno avranno un valore, se pur minimo… L’obiettivo è di fare bene nel 2007 ed è a quell’appuntamento che dobbiamo arrivare preparati. Questa è solo una tappa di preparazione”.


ML: Sono passati tre anni... e....?


FF: “Favini è sempre uguale.” (e ride…ndr)


ML: Questa volta sei tu il timoniere, di che tipo di sfida si tratta?

FF: “Quello del timoniere è un ruolo che mi viene abbastanza naturale…. Ho la fortuna di avere un bell’equipaggio e di avere un tattico molto bravo con cui sono andato in barca tante volte. È una bella squadra. E io devo fare il mio, come gli altri.
“Come in ogni squadra tutti devono cercare di fare bene. Per me è come fare il centravanti della squadra di calcio: si gioca bene se arrivano bene le palle dal centrocampo”.

Nella foto-la quiete prima della tempesta: gli skipper sul palco, il primo da sinistra, Vasco Vascotto.

Sport, 2005-06-15