Fondo Mondiale, 30 km a tecnica classica.
Oberstdorf - imperiosa Bjoergen, è la regina della 30 km.

La norvegese mette al collo la quinta medaglia. Paruzzi stremata, 17a.

La norvegese Marit Bjoergen conquista la medaglia d'oro nella 30 km a tecnica classica e corona così la sua stagione stellare, la stagione che la vedrà verosimilmente vincitrice della Coppa del mondo assoluta, la stagione che l'ha resa il personaggio per eccellenza nella rassegna iridata di Oberstdorf con cinque medaglie al collo, di cui tre del metallo più prezioso.
La Bjoergen ha corso con assoluta maestria, contenendo fino ai due terzi di gara il folto gruppo delle pretendenti al titolo della gara più lunga, poi strappando decisamente per non doversi neppure litigare l'oro in uno sprint finale che l'avrebbe comunque vista dominatrice. Ha seminato così, chilometro dopo chilometro, l'accoppiata argento e bronzo Virpi Kuitunen e Natalia Baranova-Masolkina (bravissima la finlandese a spuntarla allo sprint sulla russa), e poi la polacca Kowalczyk, la finlandese Saarinen, la russa Kurkina, la tedesca Kuenzel, la ceca Neumannova e via discorrendo.
La nota dolente, per i colori azzurri, è che Gabriella Paruzzi, pur in battaglia fino al 14 km di gara, non compare fra le prime della classifica. E' solo 17a, staccata di oltre 3 minuti dalla Bjoergen, schiantata dalla fatica di mantenere il ritmo del gruppo di testa. Inesorabilmente, alla campionessa di Camporosso, non rimaneva che l'orgoglio per arrivare alla fine della gara più dura della sua stagione. Grande il coraggio della portacolori italiana, nella gara che le aveva regalato il titolo olimpico a Salt Lake City e che oggi la vede penalizzata oltre misura. 19a si è piazzata Sabina Valbusa e 21a Antonella Confortola. 45a la debuttante Veronica Cavallar, alla prima esperienza iridata.
Si conclude così il Mondiale di Oberstdorf al femminile con la conquista di quello splendido, inatteso bronzo nella staffetta che deve ripagare le azzurre di tante fatiche e che rappresenta il metro del valore del fondismo italiano al femminile. Certo, è mancato un metallo individuale ma lo sport non è una scienza esatta.
L'ordine d'arrivo della 30 km a tecnica classica di Oberstdorf:
1 BJOERGEN Marit 1980 NOR 1:27:05.8
2 KUITUNEN Virpi 1976 FIN 1:27:14.7
3 BARANOVA- MASOLKINA Natalia 1975 RUS 1:27:16.1
4 KOWALCZYK Justyna 1983 POL 1:27:18.6
5 SAARINEN Aino Kaisa 1979 FIN 1:27:21.7
6 KURKINA Larisa 1973 RUS 1:27:22.4
7 KUENZEL Claudia 1978 GER 1:27:22.7
8 NEUMANNOVA Katerina 1973 CZE 1:27:23.4
9 JATSKAJA Oxana 1978 KAZ 1:28:20.5
10 SAVIALOVA Olga 1972 RUS 1:28:25.3
11 TCHEPALOVA Julija 1976 RUS 1:28:50.3
12 BAUER Viola 1976 GER 1:29:04.6
13 ROCHAT Laurence 1979 SUI 1:29:09.7
14 EK Elin 1973 SWE 1:29:12.6
15 SMIGUN Kristina 1977 EST 1:29:19.5
16 SCOTT Beckie 1974 CAN 1:29:24.1
17 PARUZZI Gabriella 1969 ITA 1:30:15.9
18 VORONTSOVA Ekaterina 1983 RUS 1:30:21.1
19 VALBUSA Sabina 1972 ITA 1:30:25.9
20 VILJANMAA Annmari 1973 FIN 1:30:28.7
21 CONFORTOLA Antonella 1975 ITA 1:30:29.9
22 VAELIMAA Kirsi 1978 FIN 1:30:47.6
23 YOKOYAMA Sumiko 1974 JPN 1:31:15.1
24 LEONARDI CORTESI Natascia 1971 SUI 1:31:20.5
25 RAJDLOVA Kamila 1978 CZE 1:31:22.1
26 STORTI Aurelie 1980 FRA 1:31:36.1
27 MUERER STEMLAND Kristin 1981 NOR 1:32:11.1
28 BOEHLER Stefanie 1981 GER 1:32:34.0
29 ISHIDA Masako 1980 JPN 1:32:40.3
30 MALAHOVA-SHISHKINA Svetlana 1977 KAZ 1:32:56.4
45 CAVALLAR Veronica 1983 ITA 1:37:44.8
- Albarello: "Sarà comunque un Mondiale da ricordare". Un primo bilancio del direttore agonistico del fondo italiano.
Gabriella Paruzzi non si è regalata la tanto agognata medaglia iridata che ancora mancava alla sua splendida carriera ma Marco Albarello è comunque orgoglioso del comportamento della detentrice della Coppa del mondo e del resto della squadra italiana.
"Purtroppo Gabri è rimasta impiantata al quattordicesimo chilometro quando le altre hanno aumentato il ritmo. E' andata in crisi, perchè perchè avrebbe meritato una medaglia per onorare una carriera straordinaria. Un piazzamento fra le prime tre ci poteva stare alla vigilia della gara, purtroppo le gare non si fanno a tavolino e bisogna soffrire prima di essere premiati".
Il direttore agonistico si concentra sulla 50 km maschile che chiuderà il programma dei Mondiali. "Purtroppo mancherà Giorgio Di Centa a causa dell'influenza - spiega Albarello -, verrà sostituito da Valerio Checchi che correrà con Fabio Santus, Cristian Saracco e Thomas Moriggl. E' un vero peccato, sono sicuro che Giorgio sarebbe stato in lizza per la vittoria. Comunque sono fiducioso in una buona prova del resto della squadra".
Ad una gara dalla fine, è tempo di primi bilanci. "Se mi avessero detto alla vigilia che avremmo conquistato quattro medaglie, non ci avrei creduto. Sono stracontento del comportamento dei ragazzi, che si applicano con una professionalità esemplare. Torniamo a casa con un campione del mondo, Pietro Piller Cottrer, che non tutti possono vantare. Pensavo che avremmo potuto fare medaglie nella staffetta maschile nella sprint a coppie, non è andata così ma ci siamo ampiamente rifatti in altre distanze".
Sport, 2005-02-26