GS maschile.
Kranjska Gora - Raich, il fiato sul collo di Miller.

L'austriaco vince il gigante di Kranjska Gora e si avvicina imperiosamente nella classifica generale di Cdm all'americano, uscito nella seconda manche. Buona prestazione della squadra azzurra: Blardone quarto, Simoncelli settimo, Moelgg ottavo, Senoner tredicesimo e Schieppati diciottesimo.

Benjamin Raich conferma il suo stato di grazia (quattro medaglie vinte nei Mondiali di Bormio fra i quali due ori in slalom e combinata) imponendosi nel gigante di Kranjska Gora, ultima prova della specialità di Coppa del mondo prima delle finali di Lenzerheide. L'austriaco sale a quota sedici vittorie in carriera e recupera punti preziosi approfittando dell'ennesima uscita di scena di Bode Miller, che ha perso uno sci durante la seconda manche mentre lottava per un posto sul podio. Ora il vantaggio dell'americano è dimezzato: 1253 punti contro 1162.

Sul secondo gradino del podio è salito Hermann Maier, vincitore delal medaglia d'oro a Bormio. L'austriaco è rimasto staccato dal compagno di squadra di 45 centesimi ma è riuscito a precedere Kalle Palander, che comandava la classifica a metà gara.
La squadra italiana è rimasta fuori dal podio ma ha saputo reagire positivamente al poco soddisfacente risultato iridato: Massimiliano Blardone è finito quarto a soli 14 centesimi dal podio, Davide Simoncelli ha concluso settimo, Manfred Moelgg ottavo (eguagliato il suo miglior piazzamento in carriera nella specialità), Luca Senoner tredicesimo (recuperando dal ventiseiesimo posto della prima manche col quarto tempo parziale per lui) e Alberto Schieppati diciottesimo. Il bilancio parla di cinque atleti nei primi diciotto classificati della gara slovena e sette nei trenta della classifica finale di specialità, un risultato che nessun altra nazione può vantare.
Non qualificati invece per la seconda manche Mirko Deflorian, Giorgio Rocca, Peter Fill, Alessandro Roberto e Florian Eisath.
Ordine d'arrivo GS maschile Kranjska Gora (Slo):
1 (4). Benjamin Raich (Aut, Atomic) in 2'24"73
2 (3). Hermann Maier (Aut, Atomic) a 0"45
3 (1). Kalle Palander (Fin, Atomic) a 0"79
4 (6). Massimiliano Blardone (Ita, Salomon) a 0"93
5 (10). Daron Rahlves (Usa, Atomic) a 1"09
6 (7). Thomas Grandi (Can, Rossingol) a 1"16
7 (9). Davide Simoncelli (Ita, Salomon) a 1"37
8 (11). Manfred Moelgg (Ita, Fischer) a 1"40
9 (13). Fredrik Nyberg (Sve, Fischer) a 1"44
10 (22). Stephan Goergl (Aut, Fischer) a 1"92
11 (7). Aksel Lund Svindal (Nor, Atomic) a 1"94
12 (5). Lasse Kjus (Nor, Dynastar) a 2"02
13 (26). Luca Senoner (Ita, salomon) a 2"67
14 (15). Andreas Schifferer (Aut, Fischer) a 2"82
15 (21). Ales Gorza (Slo, Fischer) a 2"92
16 (20). Truls Ove Karlsen (Nor, Fischer) a 2"93
17 (24). Didier Defago (Svi, Rossignol) a 3"19
18 (18). Alberto Schieppati (Ita, Rossignol) a 3"29
18 (17). Marco Buechel (Lie, Head) a 3"29
20 (29). Niklas Rainer (Sve, Salomon) a 3"36
21 (27). Sami Uotila (Fin, Elan) a 3"47
22 (14). Francois Bourque (Can, Salomon) a 3"56
23 (30). Thomas Fanara (Fra) a 3"59
24 (25). James Cochran (Usa, Volkl) a 3"68
25 (19). Bjarne Solbakken (Nor, Atomic) a 3"82
26 (23). Eric Schlopy (Usa, Nordica) a 4"11
27 (16). Dane Spencer (Usa, Dynastar) a 4"41
Ritirati 2a manche:
Bode Miller (Usa, Atomic)
Rainer Schoenfelder (Aut, Fischer)
Bruno Kernen (Svi, Rossignol)
Gli altri italiani:
31. Mirko Deflorian (Ita, Dynastar) 1'16"78
36. Giorgio Rocca (Ita, Atomic) 1'17"05
44. Peter Fill (Ita, Dynastar) 1'17"55
52. Alessandro Roberto (Ita, Atomic) 1'17"90
54. Florian Eisath (Ita, Atomic) 1'18"03
- Blardone: "Nessun rammarico, mi sono piaciuto"
Roda, dt maschile: "Ho ottenuto dai ragazzi le risposte che cercavo".

Massimiliano Blardone è soddisfatto nonostante il podio del gigante di Kranjska Gora gli sia sfuggito solamente per quattordici centesimi. Il talento di Pallanzeno ha recuperato due posti nella seconda manche finendo in quarta posizione dopo avere impensierito i grandissimi interpreti della specialità. "Non sento particolare rammarico perchè ho dimostrato di avere ancora qualcosa da dire in questa stagione - racconta Max -. Su questa pista non ho mai ottenuto grandi risultati in passato, vuoi per sfortuna, vuoi per qualche mio errore di troppo, ma l'ho sempre apprezzata e stavolta si è visto. Peccato per la prima manche, avrei potuto fare qualcosina di meglio, ma ormai la gara è finita e bisogna pensare il futuro che per me significa Lenzerheide. In Svizzera voglio finire come avevo iniziato la stagione, con un podio".
Manfred Moelgg ha eguagliato il suo miglior risultato in carriera nella specialità, ottenuto proprio a Kranjska Gora l'anno passato. "Sono stato bravo soprattutto nella prima manche, quando ho trovato una pista abbastanza rovinata. Nella seconda ho cercato di attaccare e ci sono riuscito, anche se non per tutto il tracciato. Finisco la stagione in crescendo, evidentemente la pista slovena si adatta bene alle mie caratteristiche tecniche".
Chiude Flavio Roda, direttore tecnico della squadra maschile: "Ho ottenuto la risposta che aspettavo dai ragazzi. Cinque piazzati nelle prime diciotto posizioni sono un buon risultato, avremmo potuto fare qualcosina di meglio nella prima manche ma siamo rimasti penalizzati dalla visibilità, nettamente peggirata quando sono scesi i nostri. Comunque la squadra ha mostrato carattere reagendo nel migliore dei modi al negativo risultato dei Mondiali. Abbiamo sette atleti nei primi trenta della classifica di gigante, ciò significa che l'anno prossimo avranno il posto assicurato nella Coppa del mondo di specialità".
Sport, 2005-02-26