A day with…Nissan Murano

Non cristallizzarti sul solito SUV…prova la nuova Nissan Murano!!! Infrangi la noia!!!

Drin, Drin…Pronto?...Buonasera, parlo con il sig. Corsi?...Si, mi dica….La chiamo dalla redazione di “Quattroruote” per comunicarle che il suo spot (l’occhiello dell’articolo, ndr) risulta essere uno dei dieci vincitori del concorso organizzato da Quattroruote in collaborazione con Nissan Italia.
Non ci potevo credere!!! Questo significava che per un giorno avrei provato le stesse emozioni dei collaudatori del mio giornale preferito a bordo di un’auto inedita per il mercato europeo. Come se non bastasse la Nissan mi metteva a disposizione un biglietto aereo per raggiungere Nizza (la sede della prova su strada), ma non prima di aver trascorso (sempre a loro spese) una notte presso l’Hilton Hotel di Roma.
Così la sera del 15 dicembre mi incontro nella Capitale con gli altri vincitori (persone splendide, ve l’assicuro) e la sig.ra De Paolis (Responsabile Product PR di Nissan Italia) per una cena e una spiegazione del programma del giorno successivo. Poi un drink nel lounge bar dell’albergo e via dormire. Il giorno dopo si prospettava indimenticabile…
Partenza di buon’ora e arrivo in costa Azzurra alle ore 09:00. Lì ci attendono due fanciulle bellissime, il Dr. Alesci (altro responsabile Nissan), due giornalisti di Quattroruote (Marco Ghezzi ed Emanuele Sanfront), il fotografo della redazione e la nostra dream car!!!
Il cuore cominciava a battere forte…le linee della Murano sono di quelle che lasciano poco spazio ai compromessi. È una SUV dal forte impatto emotivo. Lunga quasi 4,80 m, alta 1,71 m e con un passo di 2,83 m impressiona subito per il taglio dei fari (bi-xeno) molto snello e dinamico, accentuato dalla calandra cromata che collega i gruppi ottici. La sensazione di dinamicità e potenza (uno dei miei compagni di viaggio ha ben pensato di definirla “muscle car”) prosegue lungo la fiancata grazie ai passaruota allargati per ospitare i bellissimi cerchi da 18” e al profilo della finestratura. L’ultimo elemento, tra l’altro, con la sua forma triangolare costituisce ormai uno degli stilemi classici dei nuovi modelli della casa giapponese. E sempre in tema di family feeling ci spostiamo verso la zona posteriore dove la fanaleria tradisce una forte somiglianza con la sorellina “Micra”, ma allo stesso tempo rimane più allungata anticipando le linee della futura Nissan “Tone”. Il doppio scarico cromato da il tocco finale a questa Sport Utility.
Perché tutta questa ricerca spasmodica di dinamicità estetica? Perché la Murano ospita sotto il cofano un V6 da 3.5 litri benzina derivato dalla “350Z” e alleggerito di una sessantina di cavalli (che alla fine rimangono comunque 234) per adattarsi meglio all’impostazione di un veicolo 4x4 a baricentro alto. Nonostante ciò, la Murano non è certo un fuoristrada estremo come una “Defender” o una “Classe G”. Complice anche la gommatura, la Murano è un’auto che regala tanta soddisfazione a chi ama le belle macchine e mette il piacere della guida al primo posto. L’accelerazione è bruciante: 8,5 s per lo 0-100. Anche la ripresa 70-120 km/h stacca tempi di tutto riguardo (7,7 s) specie se consideriamo i quasi 1800 kg che si porta appresso passeggeri esclusi. La velocità massima non è delle migliori (201,5 km/h) della categoria, ma più che sufficiente per farsi ritirare la patente al volo!!! Abbinato a cotanta potenza troviamo un cambio automatico CVT, novità assoluta per questo segmento. Siamo più abituati a trovarlo su auto di categoria inferiore, tipo le utilitarie. E invece è stata una bella sorpresa scoprirlo in grado di erogare la potenza in modo continuo e fluido, senza gli strattoni tipici degli automatici di un tempo. In più c’è la possibilità di passare anche a un manuale-sequenziale, che però risulta essere un po’ troppo disassato verso destra e perciò non di immediata individuazione. Comunque, vi posso garantire che una volta che proverete i piaceri dell’automatico puro, difficilmente avrete voglia di ricominciare a smanettare con cambio e frizione (e ve lo dice uno che ama farlo...).
Se pensate che la Nissan abbia già in gamma anche un Turbodiesel dall’enorme coppia e consumi più contenuti per allargare il bacino di clienti vi sbagliate di grosso!!! La suddetta versione non vedrà la luce prima di un anno e mezzo.
Ottimi anche sterzo e freni. L’innesto in curva è veloce e preciso e dove non arriva la bravura del pilota entrano in gioco (sempre in maniera molto educata) l’ESP (di serie), gomme e sospensioni. In frenata non si scompone e trasmette sempre una grande dose di sicurezza a tutti gli occupanti del mezzo. Certo, non siamo a bordo di una Ferrari, ma nel complesso gli spazi d’arresto sono sempre contenuti.
Gli interni sono molto curati. Pelle di buona qualità riveste i comodissimi e, al tempo stesso, avvolgenti sedili (consoni alla vocazione dell’auto). Grazie all’elettronica è possibile trovare la posizione più congeniale. Oltre al classico spostamento in alto/basso e avanti/indietro è stata prevista l’opportunità di regolare il sedile nella zona lombare, onde evitare fastidiosi mal di schiena. Ma la novità assoluta ce la regala la pedaliera. Anch’essa, infatti, può scorrere avanti e indietro tramite un pulsante. Se ancora non avrete trovato la posizione ideale, provate a chiedere i diritti per la favola “La principessa sul pisello”!!!
Qualche appunto lo riserva il capitolo plancia e comandi. Avveniristica l’impostazione con tre strumenti semicircolari piuttosto hi-tech, ma se li osservate da alcune particolare posizioni potreste avere difficoltà a leggerli con facilità; o perché coperti dalla palpebra creata per evitare il riverbero della luce o perché impallati dalla corona dello sterzo. Le plastiche sono di buona qualità, ma pur sempre plastiche rimangono. Chiaro che il prezzo (45000 euro tutto incluso) è di molto inferiore rispetto a quello di una Porsche “Cayenne” o di una BMW “X5”, ma comunque si tratta sempre di un bell’investimento. È per questo che avremmo preferito almeno un po’ d’alluminio o qualche metallo cromato; si sarebbe sposato meglio con il carattere “powerful” della vettura. Assolutamente futuristico, invece, il navigatore. La Nissan, infatti, ha deciso di installare oltre alla normale visione in due dimensioni, un sistema detto “birdview” (volo d’uccello) cosicché l’immagine che viene proiettata sullo schermo diventa tridimensionale con vista dall’alto. Impagabile!!! In più, quando si innesta la retromarcia la telecamera posizionata sopra la targa (e protetta da intemperie e sporcizia) invia allo stesso la rappresentazione dell’area di sua competenza risolvendo le difficoltà di visione in manovra dovute al lunotto posteriore di dimensioni modeste e ai vetri posteriori oscurati. Grazie a questo sistema scompaiono i segnalatori acustici, tipici ormai di molte vetture.
Lo spazio a bordo non manca. Il tunnel posteriore non esiste e ciò agevola notevolmente l’abitabilità posteriore. L’impianto di climatizzazione compie egregiamente il suo dovere. Il bagagliaio non è dei più grandi del segmento (500 litri), ma la facilità di carico è buona e nel complesso risulta essere ben rifinito.
Insomma, alla fine della giornata la sensazione che più o meno tutti abbiamo provato è che la “Murano” è una gran bella macchina. Siamo sicuri farà presa su chi ama guidare. La cifra da mettere in conto è importante, ma l’impressione è che siano soldi ben spesi. Aspettiamo la fine dell’anno per sapere se la strategia “sportiva” della Nissan sarà stata premiata dal mercato. Sicuramente l’immagine del marchio ne esce già molto migliorata. E non è poco. Se non altro per il futuro…

Armando Maria Corsi

Motori; 30/01/05; 23:30