Sci, Mondiali 2005.
Bormio - la parola di Roda.

Si apre in contemporanea con l’inaugurazione dei Campionati del mondo di sci alpino la collaborazione del direttore agonisticFlavio Roda con Fisi.org che durerà per l’intera rassegna iridata di Bormio e Santa Caterina Valfurva.
“Bormio 1985-Bormio2005. A distanza di vent’anni ci ritroviamo in Alta Valtellina per celebrare uno degli eventi più importanti del nostro movimento. E questa scadenza ha un significato importante per me, che proprio vent’anni fa cominciai la mia prima esperienza come allenatore responsabile della squadra femminile della discesa azzurra a Santa Caterina Valfurva. Ricordo che allenavo Michaela Marzola e Carla Delago, fu un’emozione incredibile presentarsi davanti a tutti quei tifosi italiani che sbandieravano il tricolore. Mai mi era capitato nella mia vita di vivere un’esperienza del genere, mi avvicinavo ad un mondo tutto da scoprire ed ero eccitato all’idea di entrarne a far parte. Oggi, dopo tutto questo tempo, affrontiamo questa nuova esperienza con lo stesso entusiasmo di allora: lo sci è cambiato sotto ogni aspetto, ma il nostro amore verso questo sport è rimasto intatto, anche se le sensazioni che provai allora difficilmente si ripeteranno. Magari i nostri ragazzi mi daranno una mano a riviverle…”.

"La strada per arrivare a partecipare ad un Mondiale è una delle prove più difficili per un atleta. Sono necessarie concentrazione continua, sacrificio, molto lavoro, forza mentale.. Poi comincia la stagione di gare e l'atleta deve sapersi conquistare gara dopo gara il posto nel quartetto che disputerà la sfida più difficile: quella che può regalare la gioia di una medaglia iridata".
"Gli atleti sono quindi da appaludire. Io faccio un plauso a tutti. Tanto quelli che la selezione l'hanno superata e sulle piste di Bormio giocheranno le loro carte migliori, e quelli che non ce l'hanno fatta pur avendoci messo il massimo dell'impegno. Lo sport è così, è selettivo per definizione. Il vincitore va osannato. Ma è giusto ricordare anche la fatica e il lavoro di tutti gli altri".
"Perché l'atleta possa arrivare ad un Mondiale nel migliore dei modi è necessario un enorme lavoro da parte dello staff tecnico. Allenatori, skimen, preparatori atletici, medici, fisioterapisti.. tutti lavorano tantissimo per mettere gli atleti nelle condizioni ideali per gareggiare al meglio. Anch'essi sono da ringraziare: hanno saputo portare la squadra fin sotto il traguardo e, si spera, che ora arrivino anche i successi".
"Come direttore agonistico della squadra maschile voglio ringraziare anche la Federazione perché ci ha messo a disposizione tutti i supporti logistici e finanziari necessari per poter preparare al meglio questo appuntamento. Allo stesso modo mi sento di dover ringraziare gli sponsor della Fisi e tutte le aziende che supportano le squadre".
"E' curioso vedere come, in occasione delle gare del Mondiale, quando è necessario cercare la massima concentrazione, quando è necessario cercare di portare a compimento un lavoro durato anni, proprio in queste occasioni invece ci sono persone - di solito affacciate ad una finestra e che tifano più per l'insuccesso che per il successo - che cercano con forza di farsi largo per avere il loro quarto d'ora di notorietà".


Flavio Roda


Sport, 2005-01-31