Slalom di Schladming:
l'Italia chiede l'annullamento della gara.

La Fisi ha depositato il ricorso alla Commissione d'Appello della Fis (Federazione internazionale dello sci) in merito a quanto successo durante lo slalom notturno di Schladming martedì sera. Il ricorso si conclude con la richiesta di annullamento dello slalom austriaco. Ecco il dettaglio:
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI
Nella gara di Coppa del Mondo svoltasi a Schladmig il 25 gennaio 2005 Giorgio Rocca è partito con il pettorale n. 1, e gli è stato attribuito il tempo di 51.11. Successivamente, con il n. 2, è partito Manfred Pranger, a cui è stato attribuito il tempo di 51.33. Successivamente sono partiti Rainer Schoenfelder (51.85) e Benjamin Raich (51.70). Al termine della prima manche, dopo che sono state effettuate le verifiche di rito, è stata pubblicata la classifica ufficiale, distribuita a tutti i team, al pubblico, ed ai giornalisti, che vedeva classificati ai primi quattro posti nell’ordine Rocca, Pranger, Raich e Schonfelder, con i tempi sopra indicati.
Dopo diverso tempo, solo quando stava per partire la seconda manche, Flavio Roda, Direttore Tecnico della Squadra Italiana, ed il tecnico Adriano Iliffe venivano convocati dalla Giuria nella cabina di cronometraggio dove gli veniva comunicato che i tempi di Rocca e Pranger sarebbero stati cambiati; in particolare il tempo di Rocca sarebbe stato aumentato di 0.50, e quello di Pranger di 0.61. Sono state mostrate alcune bande di cronometraggio, senza però specificare quale sarebbe stato l’errore, né quale sistema di cronometraggio era sbagliato e quale era stato usato. Non è stato nemmeno chiarito in base a quali conteggi sarebbero state effettuate le correzioni.
Flavio Roda ha quindi immediatamente proposto reclamo, sia contro la correzione dei tempi, che contro il sistema di cronometraggio e la procedura che portato alla correzione. Il reclamo è stato respinto alle 21.01 senza una motivazione. Successivamente è stato pubblicato l’ordine di partenza della seconda manche, senza che venisse pubblicata una nuova classifica ufficiale della prima manche.
IL RICORSO
L'Italia ricorre dunque per i seguenti motivi:
1. Mancanza di motivazione ed errori procedurali
Il reclamo della Squadra italiana è stato respinto senza che venissero indicati motivi che hanno portato a tale decisione. L’unica affermazione riportata è la seguente: "La decisione della giuria dopo aver parlato con il capo del timing è che nella seconda manche si partirà con i tempi corretti". Non viene quindi chiarito perché i tempi di Rocca e Pranger sono stati corretti, quale sistema di cronometraggio è stato usato, né indicata alcuna altra motivazione. Inoltre il verbale della decisione è anche privo delle firme di tutti i membri della giuria, come previsto invece dai regolamenti internazionali. Inoltre la discussione è stata condotta alla presenza di varie persone non facenti parte della giuria, e ciò sempre in violazione dei regolamenti internazionali.
2. Illegittimità della correzione dei tempi
La Giuria, al termine della prima manche, ha provveduto a pubblicare la classifica ufficiale, dopo avere effettuato tutte le verifiche necessarie che vengono normalmente effettuate: squalifiche dei concorrenti, verifiche tecniche, verifiche dei tempi, ecc. La classifica, una volta pubblicata in forma ufficiale, non può più essere modificata, nemmeno dalla giuria, a meno che non venga proposto un reclamo ufficiale, con le forme, i modi ed i tempi previsti dal regolamento internazionale. Nel caso di Schladming non risulta che sia stato presentato alcun reclamo da alcuno, e non si comprende quindi in quale modo si è arrivati alla determinazione di modificare i tempi di Rocca e Pranger. Se tale decisione è stata presa a seguito della segnalazione o richiesta informale di qualcuno, sicuramente è stata una decisione errata e non conforme ai regolamenti.
3. Mancata indicazione del sistema usato
Il cronometraggio prevede l’utilizzo di due sistemi tra loro distinti (System A e System B), con l’utilizzo del system A come sistema principale, e del system B come sistema di riserva. Il regolamento non consente un utilizzo misto dei due sistemi, se non in casi particolari, e specifica invece che il sistema deve essere unico per l’intera competizione. Considerato che Rocca e Pranger avevano i pettorali n. 1 e 2, l’eventuale errore nei loro tempi avrebbe dovuto portare alla modifica del sistema da utilizzare, con la conseguenza che tutti i tempi indicati nell’ordine di partenza della seconda manche sarebbero stati diversi da quelli della classifica ufficiale. Il fatto che invece tutti i tempi siano identici, ad esclusione di quelli di Rocca e Pranger, dimostra che il sistema utilizzato è sempre stato lo stesso, probabilmente il system A, e che solo per questi due concorrenti è stato utilizzato l’altro sistema, con violazione dei regolamenti.
4. Mancata indicazione della procedura di correzione
Nel corso della riunione ai tecnici Roda ed Iliffe sono state mostrate le bande di cronometraggio, senza che sia stato mostrata loro la procedura che ha portato alla correzione dei tempi. Le bande di cronometraggio riportavano diverse correzioni a penna, e sulla base di quelle correzioni è stato detto che il tempo doveva essere modificato. Ciò in violazione del regolamento, che indica una procedura ben definita per procedere alla correzione dei tempi, sia che venga utilizzato il tempo manuale, sia che sia necessario, per una momentanea defaillance del system A, ricorrere ad un tempo del system B. Il fatto che non sia stata utilizzata tale procedura comporta la nullità della correzione.
Il mancato rispetto del regolamento ha falsificato il corretto svolgimento della competizione ed ha influito, anche a livello psicologico, sul comportamento dei concorrenti nel corso della seconda manche. E’ infatti innegabile che per Rocca avere scoperto, pochi minuti prima della partenza della seconda manche, che il vantaggio su Raich, diretto concorrente per la classifica di specialità, non era di 59 centesimi, ma solo di 9, ha comportato un diverso atteggiamento nell’affrontare la seconda manche con la commissione dell’errore che ha compromesso la sua gara.
LA RICHIESTA DELLA FISI
Per tutto ciò la Fisi chiede che la Commissione d’Appello della FIS annulli la decisione della giuria del 25/01/2005 in Schladmig e, accertate le irregolarità commesse nel cronometraggio, annulli la gara di Coppa del Mondo di Slalom di Schladmig del 25/01/2005.