SL maschile.
Schladming - Slalom caos, ci rimette Rocca

Manfred Pranger conquista la seconda vittoria consecutiva in carriera nello slalom più discusso della storia della Coppa del mondo. Succede di tutto a Schladming, dove al termine della prima manche Giorgio Rocca comandava con un vantaggio rassicurante su Manfred Pranger, Rainer Schoenfelder e Benjamin Raich. A pochi minuti dall'inizio della seconda manche, accade però il fattaccio: riverificando le discese degli atleti, i responsabili della Federazione Internazionale si accorgono di un errore dei cronometristi che, sostengono, hanno erroneamente misurato i tempi di Rocca, Pranger e Schoenfelder. La partenza della seconda manche viene posticipata di mezzora, si verificano e riverificano al videotape le varie discese, la decisione finale penalizza il carabiniere di Livigno che mantiene la testa parziale della classifica ma con un tempo a cui vengono aggiunti 50 centesimi. Gli stessi riscontri cronometrici di Pranger e Schoenfelder vengono aumentati nella medesima misura, con la classifica parziale che dopo il nuovo conteggio dei tempi vede Raich alle spalle dell'azzurro con soli 9 centesimi di ritardo, con Schoenfelder terzo e Pranger quarto.
Flavio Roda, direttore tecnico della squadra maschile, sporge immediatamente reclamo presso la giuria di gara che lo respinge prontamente, e si ricomincia in uno stato di confusione totale.
Pranger assorbe nel migliore dei modi il ritardo della partenza e il nervovismo che inevitabilmente è cresciuto, e spinto dal caldissimo tifo dei quarantamila connazionali accorsi per tifare gli atleti del Wunderteam trova una manche solida, che gli consente di restare al vertice. Tocca a Schoenfelder, che invece accusa il colpo tanto da uscire dalla zona podio, mentre Benjamin Raich, caricato dall'ennesima inforcata di Bode Miller (è la quinta consecutiva in slalom!), si piazza alle spalle del compagno di squadra per 4 centesimi ma fa un bel salto in classifica generale.
Quando tocca a Rocca, il clima è veramente infuocato, il carabiniere scende con atteggiamento circospetto, all'intermedio conserva un vantaggio minimo di 4 centesimi su Pranger ma a cinque porte dal traguardo una curva maligna gli fa commettere un errore decisivo che lo spinge lontano dal podio, in ventunesima posizione.
All'Italia resta così solo la prestazione di Manfred Moelgg, bravo nell'ennesimo recupero dal diciannovesimo posto fino al settimo, mentre Giancarlo Bergamelli, Cristian Devillee Luca Senoner rischiano eccessivamente e si ritrovano con nulla in mano.


Ordine d'arrivo SL maschile Schladming (Aut):
1 (4). Manfred Pranger (Aut, Volkl) 1'47"13
2 (2). Benjamin Raich (Aut, Atomic) 1'47"17
3 (22). Andre Myhrer (Sve, Nordica) 1"47"37
4 (3). Rainer Schoenfelder (Aut, Fischer) 1'47"44
5 (15). Jean Pierre Vidal (Fra, Dynastar) 1'47"57
6 (5). Johann Brolenius (Sve, Head) 1'47"64
7 (19). Manfred Moelgg (Ita, Fischer) 1'47"79
8 (9). Thomas Grandi (Can, Rossignol)
9 (17). Michael Janyk (Can, Salomon) 1'47"83
10 (13). Kilian Albrecht (Aut, Head) 1'48"15
11 (24). Jean Philippe Roy (Can, Salomon) 1'48"25
12 (20). Pierrick Bourgeat (Fra, Rossignol) 1'48"38
13 (21). Truls Ove Karlsen (Nor, Fischer) 1'48"42
14 (12). Kentaro Minagawa (Gia, Dynastar) 1'48"53
15 (7). Jure Kosir (Slo, Rossignol) 1'48"55
16 (27). Reinfried Herbst (Aut, Head) a Head) 1'48"74
17 (30). Patrick Biggs (Can) 1'49"00
18 (29). Chip Knight (Usa, Elan) 1'49"05
19 (28). Jukka Leino (Fin, Fischer) 1'49"55
20 (23). Silvan Zurbriggen (Svi, Fischer) a 1"49"59
21 (1). Giorgio Rocca (Ita, Atomic) 1'49"74
22 (25). Ted Ligety (Usa, Volkl) 1'54"25

Ritirati 2a manche:
Luca Senoner (Ita, Salomon)
Cristian Deville (Ita, Volkl)
Akira Sasaki (Gia, Salomon)
Mario Matt (Aut, Fischer)
Markus Larsson (Sve, Fischer)
Giancarlo Bergamelli (Ita, Volkl)
Ivica Kostelic (Cro, Salomon)
Bode Miller (Usa, Atomic)
Non qualificati per la 2a manche:
Luca Tiezza (Ita, Fischer) 54"34
Luca Moretti (Ita, Head) 54"83
Ritirati 1a manche:
Kalle Palander (Fin, Atomic)
Alois Vogl (Ger, Volkl)
Patrick Thaler (Ita, Fischer)
Hannes Paul Schmid (Ita, Nordica)
Alan Perathoner (Ita, Salomon)
Manuel Pescollderungg (Ita, Fischer)

-Roda: "Abbiamo 48 ore per presentare ricorso"
Lo slalom di Schladming è una delle gare più paradossali della storia e avrà certamente code polemiche. Il cronometraggio non ha funzionato sin dall'inizio della prima manche e ciononostante l'organizzazione non ha ritenuto di interrompere immediatamente la gara, ma l'ha lasciata proseguire fino al termine della prima frazione.
Poi, le reiterate moviole della televisione austriaca hanno messo in difficoltà i cronometristi e la giuria, evidenziando il malfunzionamento del cronometro. Alla fine, la giuria ha deciso di punire Giorgio Rocca, Manfred Pranger e Rainer Schoenfelder aumentando di mezzo secondo i rispettivi tempi di manche.
La protesta della squadra italiana capitanata da Flavio Roda è stata immediata ed è stata all'origine del ritardo con cui ha preso il via la seconda manche. "Abbiamo immediatamente formalizzato la protesta - ha detto il dt Flavio Roda -, ma la protesta non ci è stata accettata. In ogni caso, l'azione tempestiva che abbiamo messo in atto ci consentirà di presentare ricorso presso le sedi competenti entro 48 ore. Siamo in Coppa del mondo i cronometri devono funzionare".
Ancora una volta, Giorgio Rocca si trova coinvolto, suo malgrado, in un "guaio" più legato ai regolamenti che alle lamine e ai paletti, come già era successo lo scorso anno nello slalom di Park City, quando l'alfiere azzurro era stato "scippato" di un podio a vantaggio di Schoenfelder. A differenza di allora, però, quando il team Italia era stato accusato di essere stato intempestivo nel presentare il reclamo ed aveva perciò perso il successivo ricorso, questa volta i tempi e le modalità della protesta azzurra sono ineccepibili.


-Coppi: "La Fis deve aprire un'inchiesta"
Il giorno dopo lo scandalo cronometraggio dello slalom di Schladming, che ha visto l'azzurro Rocca penalizzato dalla giuria per un presunto malfunzionamento dell'impianto, non si placa la polemica. "Presentiamo un appello per capire quello che è successo - ha detto il presidente della Fisi Coppi - Ma il problema è più profondo ed è in gioco la credibilità dello sport: la federazione internazionale deve aprire un'inchiesta. Bisogna intervenire".
Il presidente della Fisi non usa mezzi termini per commentare quello che per lui è uno scandalo di grave portata, con la penalizzazione di mezzo secondo di Rocca e di altri due atleti per un presunto malfunzionamento dell'impianto di cronometraggio: "L'Austria è la nazione guida dello sci alpino - dice Coppi con fermezza - ma quello che sta capitando da un po' di tempo non è più tollerabile. Ci sono grossi interessi economici, e lo capisco, ma si gettano troppe ombre su questo nostro sport".
Coppi non parla solo di quanto successo a Schladming, ma fa un lungo elenco di questa situazione. "Ricordo che già nelle gare donne di Semmering, dopo Natale, c'erano stati dubbi sul cronometraggio. Ma poi - aggiunge Coppi - ci sono stati altri casi. Penso allo slalomistra Rainer Schoenfelder che l'anno scorso era stato trovato positivo al doping in una gara nazionale austriaca ma la sua federazione non ha preso provvedimenti e tutto è finito lì. Poi, la scorsa stagione, ancora con Schoenfelder, nello slalom di Park City li era stato incredibilmente permesso di ripetere la prova in cui era saltato. La classifica era sta rivoluzionata danneggiando il nostro Giorgio Rocca che era in corsa per la Coppa di specialità".
E a proposito di doping Coppi parla anche di Hans Knauss, trovato positivo al nandrolone prima di Natale. "La federazione austriaca dopo il primo accertamento lo aveva comunque iscritto tra gli atleti da portare ai mondiali di Bormio. Solo dopo che anche la prova B aveva confermato la positività - spiega Coppi - è stato cancellato". Il nuovo caso di Schladming è frutto della scelta Fis che ha consentito alla grande potenza austriaca di imporsi svincolandosi dalle scelte federali per quanto riguarda i cronometraggi.
"In tutte le gare che si svolgono in Austria, eccettuata Kitzbuehel - spiega ancora Coppi - c'è un altra azienda che fa i cronometraggi, diversa da quella con cui opera la Fis in tutti gli altri Paesi. Ora è la Fis che deve muoversi ed agire". "Con noi da parte della Fis - dice ancora il presidente degli sport invernali italiani - ci sono state critiche e lamentele, magari per problemi di cerimoniale oppure per quelli organizzativi nel campo della ospitalità che c'erano stati alla fine della passata stagione al Sestriere. Tutti rilievi giusti, di cui noi abbiamo tenuto conto. Ma rilievi su problemi assolutamente meno importanti di quelli che saltano fuori ora e riguardano l'Austria".

Sport, 2005-01-26