Il Trampolino apre le danze: i primi salti ufficiali già in autunno.


Dopo l’ok della Federazione Internazionale i primi salti ufficiali già in autunno.
Tutti gli impianti di montagna saranno pronti per la stagione invernale 2004-2005 e ogni Sito di gara arriverà all’appuntamento Olimpico con almeno due stagioni agonistiche di prova (se non tre, come nel caso di Sestriere): a sostenerlo, con fondato ottimismo, è Mario Piovano, vice direttore generale dell’Agenzia Torino 2006. Nell’estate appena conclusa tutti i cantieri hanno lavorato a pieno ritmo, in particolare quelli di Pragelato, Cesana e Sauze d’Oulx. I trampolini del salto a Pragelato hanno superato la verifica tecnica dei profili e ottenuto l’omologazione dalla Federazione Internazionale già a maggio.
Durante l’estate, è stata completata la posa degli ultimi elementi prefabbricati e la copertura delle rampe con il tappeto d’erba sintetica posto su un materassino elastico in gomma speciale. Preventivamente bagnata, l’erba (prodotta in Finlandia) riproduce lo scivolamento dello sci sulla neve rendendo così praticabile il trampolino nei mesi estivi. Le rampe di lancio e atterraggio, grazie a speciali martinetti idraulici, possono essere regolate fino a un massimo di 10 cm per tutta la loro lunghezza. A fianco dei trampolini di gara NH e LH , sono in fase di realizzazione tre ulteriori trampolini di allenamento (K15, K30 e K60) e il centro polifunzionale in grado di ospitare 100 atleti, che sarà la sede della scuola italiana federale di salto con gli sci. Sempre a Pragelato sono già stati completati i tracciati dei due anelli di 6 e 3,8 km del circuito del fondo. Al momento proseguono i lavori sul Chisone - dall’inizio della Val Troncea fino all’area che ospita i trampolini - per allargare l’alveo del torrente e rinforzare gli argini. Lo scopo è la totale garanzia antialluvionale per l’intera vallata nell’ambito della stabilizzazione idrogeologica prevista dal Programma di Sostenibilità Ambientale del TOROC, punto di riferimento di tutti i lavori nei cantieri Olimpici.
Infine, è già stata completata l’impermeabilizzazione del laghetto (il bacino d’acqua artificiale per l’innevamento programmato utilizzato sia per il salto che per il trampolino), uno dei dieci che dopo le Olimpiadi serviranno per l’agricoltura e come riserva idrica nell’area dei Giochi. Venendo a Cesana, si stanno stringendo i tempi per completare l’impianto di bob (skeleton e slittino): attualmente sono in fase di ultimazione le 19 curve del tracciato, dopo che in luglio - dai 57 tubi del fluido refrigerante posati nella scocca della pista - è stato immesso lo spritz beton, il calcestruzzo impermeabile ad alta resistenza. I lavori sono potuti iniziare solo nel marzo del 2003 (a causa dello spostamento del progetto da Sauze d’Oulx, dove erano state trovate fibre d’amianto nel terreno), ma grazie allo sforzo condotto senza sosta dalle imprese coinvolte, verranno completati per la fine dell’anno. A primavera, poi, si realizzerà il fabbricato con l’impianto per le prove di spinta del bob lungo 160 metri e con questo la pista di Cesana Pariol sarà la terza struttura più importante del mondo (con Calgary in Canada e Oberhof, Germania), con la possibilità per gli atleti di ogni nazione di allenarsi tutto l’anno. In tal modo, il Sito si assicura già da ora un futuro post-Olimpico.
Parlando di impianti di risalita, è quasi terminata la nuova telecabina a otto posti: la partenza è posta all’altezza dell’arrivo della pista di bob con stazione intermedia e avrà una capacità oraria di 1.400 passeggeri. Quasi terminata anche la nuova sciovia a doppia linea Fraiteve 3, che porta ai 2.550 metri della partenza della discesa libera; già completato pure lo ski lodge La Sellette, in grado di trasportare 2.400 persone all’ora. A Sauze d’Oulx-Jouvenceaux, sul tracciato di freestyle, sono in corso le operazioni di idrosemina dell’erba su un’area di oltre 100.000 metri quadrati. Tutto il materiale utilizzato per realizzare le “gobbe” di gara, oltre 200.000 metri cubi di terra, proviene dagli scavi effettuati a Bardonecchia per la pista di snowboard (il Sito di gara più prossimo), per ridurre al minimo l’impatto ambientale dello smaltimento dei materiali di lavoro. A garantire l’innevamento programmato sarà poi il bacino d’acqua realizzato a Clotes con i suoi 26.000 metri3 di portata.

Sport, 2004-10-16