Pace e Cooperazione Internazionale con i Paesi più Poveri
Recanati – incontro sul tema

Le note della chitarra di Marco Poeta accompagneranno l’incontro organizzato dall’ISCOS e dalla Regione Marche, con collaborazione della Banca delle Marche, per parlare di pace e cooperazione internazionale con i paesi più poveri.
All’incontro, che si svolgerà a Recanati presso l’Aula Magna del Comune mercoledì 7 aprile alle ore 21,00, parteciperanno Nemer Hammad, ambasciatore palestinese in Italia; Giulio Silenzi, assessore regionale all’Agricoltura e alla Cooperazione; Fausto Mazzieri dell’ISCOS Marche e padre Gianfranco Priori responsabile Missioni Cappuccini in Africa.
Nel corso dell’iniziativa verrà presentato il progetto di cooperazione che la Regione Marche in collaborazione con l’ISCOS e numerosi enti locali e associazioni professionali ha promosso per consentire l’irrigazione di circa 250 ettari di terreno a vocazione agricola, attualmente non utilizzati, e il sostegno all’attività agricola nella località Eritrea di Buya e Watten, una delle zone più aride e povere della terra.
La presenza di Nemer Hammad, delegato di Arafat in Italia, e di padre Gianfranco Priori, responsabile delle missioni dei cappuccini in Africa, offrirà l’occasione per ampliare la riflessione ai focolai di conflitto drammaticamente più attuali (il medio-oriente e la questione israelo-palestinese) e sulle aree di maggiore sofferenza, come il continente africano, dove la condizione umana è costantemente degradata a causa della fame, della sete, delle guerre, della corruzione dei governi locali, e delle malattie che sterminano ogni giorno migliaia di individui e condannano uomini, donne e bambini a una vita di dolore.
“In un mondo sempre più unificato, dal punto di vista tecnologico e comunicativo – ha dichiarato l’assessore Giulio Silenzi, promotore dell’incontro – non possiamo ammettere che vi siano destini così diversi come quelli che oggi toccano agli uomini che nascono nella parte più povera del mondo. Questa enorme ingiustizia è una delle cause dei pericoli che la pace corre nel mondo. Dobbiamo fare qualcosa di concreto per combattere questa situazione, e ognuno di noi può dare il suo contributo. Anche le istituzioni possono fare molto in questo campo”.

Sociale, 2004-04-06