L’AMCOR CHIUDE I BATTENTI .
Ancona - Tutto rinviato al 14 di aprile per raggiungere l’intesa sulle incentivazioni alle maestranze.

 

L’AMCOR CHIUDE I BATTENTI DELLO STABILIMENTO ASCOLANO E NON CONCEDE LA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA AI LAVORATORI.

Tutto rinviato al 14 di aprile per raggiungere l’intesa sulle incentivazioni alle maestranze.

L’estenuante trattativa di ieri non ha permesso al summit convocato e presieduto dall’assessore regionale Ugo Ascoli, presenti George Moore, presidente dell’Amcor, organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL, RSU e l’assessore provinciale Emidio Catalucci, di raggiungere un accordo soddisfacente per le maestranze. La rigida posizione di Moore nei confronti delle istanze avanzate dalle parti sociali, non ha consentito il buon esito alla vertenza, com’era nelle aspettative di tutti. La richiesta dei sindacati di concedere ai lavoratori la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (C.I.G.S.) per un anno, stabilita dalla normativa vigente, non è stata accettata dal vertice aziendale perché questo significherebbe mantenere legami con i dipendenti anche solo per questioni burocratiche. George Moore e la sua multinazionale, infatti vuole andare via rapidamente da Ascoli Piceno, chiudere definitivamente qualsiasi rapporto di lavoro, cercare di vendere il capannone industriale e trasferire i macchinari altrove. Per cercare di compensare la cassa integrazione negata, i sindacati hanno proposto di concedere ai lavoratori un incentivo pari a 46 mensilità medie (1.430 euro al mese). La controproposta di Moore è stata quella di concederne solo 12. Dopo circa 8 ore di trattative, non si è raggiunto l’accordo sulla quantificazione di questo compenso incentivante che andrebbe a tutelare il reddito dei lavoratori in mobilità. L’assessore Ascoli ha convocato un’altra riunione per il 14 aprile, in Regione, per concludere la vertenza, auspicando alle parti di raggiungere in quel giorno un accettabile accordo.

Sociale, 2004-04-08