Le ferite procurate al comune di Sefro, centro del Maceratese di appena
470 abitanti, dal terremoto del ’97 sono state quasi completamente
sanate. Tale confortante risultato è emerso dall’incontro
tra il sindaco di questa piccola comunità locale, Secondo Biordi
e il presidente della Giunta regionale, Vito D’Ambrosio, che si
è svolto presso la sede del municipio di Sefro alla presenza degli
amministratori comunali e della popolazione. “A oltre sei anni dal
sisma – ha sottolineato Biordi – il comune di Sefro ha visto
realizzare nel proprio territorio un’elevata quantità di
interventi sia pubblici che privati, che hanno permesso il ripristino
di gran parte degli edifici presenti. Tali opere sono state attuate grazie
ai finanziamenti regionali e al supporto umano e tecnico che è
stato messo a disposizione”. All’inizio della riunione il
sindaco ha ricordato, con un minuto di silenzio, la figura dell’assessore
regionale Bruno Di Odoardo che, ha rammentato con commozione, mi è
stato vicino con preziosi consigli amministrativi e sul piano umano, sostenendo
la nostra comunità locale nell’affrontare le difficoltà
di quel drammatico momento. Il sindaco ha poi illustrato le cifre dell’attività
di ricostruzione: i lavori riguardanti gli edifici privati con danni lievi,
le infrastrutture, i dissesti, i beni culturali e molte altre opere pubbliche
sono stati terminati al cento per cento. Per giungere al completamento
mancano gli edifici privati inseriti nella ricostruzione pesante (realizzati
al 68%), quelli compresi negli interventi unitari (conclusi per il 21%)
e , infine, gli edifici pubblici (terminato il 25%). Significativi anche
i flussi delle risorse finanziarie: la Regione ha concesso al comune di
Sefro 16 milioni e 695 mila euro: erogati finora 15 milioni e 133 mila
euro. Di queste risorse disponibili l’Amministrazione Comunale ha
utilizzato, ad oggi, 13 milioni e 561 mila euro. “Sono soddisfatto
per ciò che ho visto – ha commentato D’Ambrosio -.
La ricostruzione va avanti bene anche nelle zone dove le conseguenze non
sono state pesanti. Per un comune come Sefro i notevoli investimenti effettuati
hanno ridato slancio all’economia locale. Purtroppo il mancato rifinanziamento
della legge 61/98 nella Finanziaria 2004, rallenterà il ciclo virtuoso
dell’attività di ricostruzione. Spingeremo sul Governo nazionale
affinché non rimangano incompiute. Abbiamo dimostrato di saper
utilizzare bene le risorse stanziate, rimettendo in sesto un territorio
sinistrato molto vasto. Abbiamo lavorato insieme ai sindaci evitando centralismi.”
“Questa opera complessa – ha concluso D’Ambrosio - è
stata condotta realizzando l’obiettivo prioritario della politica
regionale: il riequilibrio territoriale tra costa ed entroterra. Abbiamo
frenato l’esodo caricandoci i costi aggiuntivi di servizi strategici
(trasporti, sanità, reti infrastrutturali, ecc.) per non diminuire
le opportunità da porre a disposizione dell’area montana.
Tale azione si è riflessa positivamente sull’intero sistema-Marche.
E’ stato ricostruito dov’era, meglio di come era. Il miglioramento
sismico, obiettivo alla base della legge 61/98, permetterà a tutte
le strutture fisiche di resistere meglio a eventuali future scosse telluriche:
un grande lascito alle generazioni future.”
Sociale, 2004-03-10
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