Assicurare un servizio migliore e uniforme su tutto il territorio, semplificare
le procedure amministrative, qualificare le prestazioni e risparmiare
oltre 100 mila euro al mese. Sono gli obiettivi dell’accodo, sperimentale
e transitorio, sull’ossigenoterapia domiciliare, sottoscritto dalla
Regione Marche, dall’Azienda sanitaria unica regionale (Asur), dalle
organizzazioni sindacali più rappresentative delle farmacie, pubbliche
e private, e dalle principali ditte fornitrici di ossigeno terapeutico.
L’intesa è operativa dal 1° marzo 2004 e dovrebbe portare
a una riduzione di oltre il 20 per cento degli attuali costi a carico
del Servizio sanitario regionale. “Tutte le parti che hanno sottoscritto
l’accordo – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità,
Augusto Melappioni – intendono adoperarsi affinché la spesa
farmaceutica venga contenuta nell’ambito del tetto assegnato, senza
diminuire i livelli di assistenza”.
Attraverso l’ossigenoterapia viene combattuta un’insufficienza
respiratoria grave. La somministrazione di aria arricchita d’ossigeno
può essere effettuata in ospedale o domiciliarmene, con bombole
da utilizzare durante gli attacchi di ipossia (insufficienza respiratoria).
La Regione ha già sottoscritto un protocollo d’intesa con
le farmacie (maggio 2003) per promuovere un progetto di ossigenoterapia
domiciliare. Ma l’asta pubica per la fornitura di ossigeno liquido
e gassoso è andata deserta, come le due successive trattative private.
Il nuovo accordo ha un carattere transitorio (non oltre il 31 dicembre
2004), fino all’espletamento della gara d’appalto europea
(prevista entro agosto 2004), per rendere subito operativa l’intesa
precedentemente stipulata con le farmacie convenzionate, assicurando un
servizio di ossigenoterapia omogeneo in tutte le Marche.
Le ditte fornitrici si impegnano a fornire, per conto delle farmacie,
l’ossigeno liquido e gassoso (in bombole di oltre 3 mila litri)
presso il domicilio del paziente, se ubicato nello stesso comune; presso
la farmacia, se il medicinale è compresso in bombole meno capienti
(sotto i 3 mila litri). Operativamente il Servizio sanitario regionale
continua a prescrivere l’ossigenoterapia a lungo termine, ma ogni
struttura erogatrice ha un proprio codice e deve comunicare l’avvenuta
prescrizione al medico di base scelto dall’assistito. La prescrizione
va presentata alla farmacia di fiducia che vidima l’originale e
la fotocopia della nuova modulistica. Quella disposta dal medico di medicina
generale deve indicare il mese di riferimento. Tutta la documentazione
va, poi, inviata al Servizio farmaceutico l’ultimo mese di validità
della prescrizione.
Sociale, 04-03-2004
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