Il governo regionale delle Marche,
nella sua azione volta a promuovere crescita sociale e sviluppo economico,
ha utilizzato in modo appropriato ed efficace gli strumenti programmatici
e finanziari delle politiche comunitarie, in particolare i fondi strutturali.
La Regione Marche ha pubblicato un volume sui risultati positivi raggiunti,
attraverso interventi realizzati in settori, come, ad esempio, l’industria,
l’artigianato, l’agricoltura, i beni culturali e la formazione
professionale.
La pubblicazione “L’Europa per le Marche”, offre una
panoramica sulla “responsabilizzazione” delle pubbliche amministrazioni
in termini di spesa pubblica e rende conto ai cittadini di come i fondi
comunitari, messi a disposizione dall’Unione Europea, vengono utilizzati
per la realizzazione di progetti che hanno contribuito a rivitalizzare
il tessuto socio-economico regionale e a creare nuove opportunità
di crescita e occupazione.
I fondi strutturali servono per ridurre il divario tra regioni ricche
e quelle povere, al fine di creare una politica di coesione, ovvero uno
spazio europeo dove le persone possano godere di pari opportunità,
coniugando sviluppo sostenibile e crescita della competitività
e dell’innovazione.
Benché la parte più consistente delle risorse a disposizione
è indirizzata alle regioni più povere (per l’Italia,
le regioni del Mezzogiorno), anche le Marche hanno beneficiato di tali
fondi, utilizzati per rafforzare i settori produttivi, aumentare la dotazione
infrastrutturale, valorizzare le risorse interne del territorio, promuovere
politiche attive del lavoro e più in generale migliorare le condizioni
di vita della popolazione locale, anche attraverso circuiti informativi,
nuovi sistemi di trasporto locale e una migliore fruizione delle risorse
ambientali e storico-culturali.
I fondi comunitari, hanno contribuito in modo significativo ad alimentare
la ricostruzione delle zone terremotate finanziando 3.165 progetti per
oltre 300 milioni di euro, creando i presupposti per il rilancio dello
sviluppo socio-economico dei territori martoriati dal sisma del ‘97.
Un aspetto particolarmente interessante di questi programmi di sviluppo,
riguarda l’ampiezza della concertazione e partecipazione con Province,
Comuni, parti economiche e sociali, organizzazioni non governative, ecc.,
al fine di perseguire un equilibrio tra le esigenze provenienti da queste
espressioni territoriali e inglobare tali istanze in un quadro organico
di strategie d’intervento.
Accanto ai risultati della fase di programmazione 1994/99 la pubblicazione
vuole, inoltre, fornire un quadro degli interventi previsti dai programmi
attualmente in corso di realizzazione e che si concluderanno nel 2006.
E’ giusto, pertanto, affermare che il finanziamento congiunto dell’Unione
Europea, dello Stato Italiano e della Regione Marche, che, nell’ottica
del partenariato e della sussidiarietà, intervengono insieme, ha
promosso lo sviluppo delle comunità locali marchigiane.
Sociale, 2004-02-20
|