LOTTA ALL'ALCOL NEI LUOGHI DI LAVORO.

Presentato il progetto: “il lavoro alla guida e l’alcol”.
QUESTIONARI ED ETILOMETRI SARANNO DISTRIBUITI NELLE AZIENDE.
“Il progetto affronta il fenomeno dell’acolismo attraverso la comunicazione e la formazione. Una società civile come la nostra non può rimanere inerme di fronte a questo problema che coinvolge tutto il sistema sociale.”
”Lo ha affermato l’assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani, presentando l’iniziativa finalizzata alla prevenzione dell’uso inadeguato di alcol nei luoghi di lavoro.
“L’alcolismo – ha proseguito l’Assessore – colpisce in particolare la fascia di età che va dai 30 ai 50 anni e il fenomeno compromette le energie migliori e più produttive di una comunità. L’impegno della Regione Marche è di mettere in rete tutti gli attori coinvolti attraverso la sensibilizzazione del problema. Interessando le organizzazioni sindacali e l’imprenditoria marchigiana è possibile intervenire all’interno dei luoghi di lavoro per ridurre i consumi di alcol e cercando di rafforzare tutto il tessuto sociale.”
Il progetto si sviluppa negli ambienti di lavoro e prevede l’attuazione di interventi formativi rivolti ai lavoratori, ai datori di lavoro, ai tecnici della sicurezza nelle aziende e ai sindacati sui rischi connessi all’uso di bevande alcoliche durante il lavoro alla guida di mezzi. Inoltre, favorisce la conoscenza dell’offerta dei servizi pubblici in caso di eventuale presenza di problemi alcol-correlati negli utenti. Un gruppo tecnico del Dipartimento Regionale Servizi alla Persona e alla Comunità ha individuato con le parti sociali il target di destinatari e le aziende da coinvolgere nel progetto. Nel prossimo autunno avrà inizio la fase operativa vera e propria attraverso la distribuzione di circa 1.500 questionari conoscitivi anonimi e la consegna di materiale informativo e di etilometri
Il consumo di bevande alcoliche nei luoghi di lavoro rappresenta un importante fattore di rischio sia generico che specifico. Il consumo inadeguato di alcol viene ritenuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) responsabile dal 10 al 30% degli incidenti sul luogo di lavoro. L’organizzazione Internazionale per il Lavoro (ILO) stima che il 10-12% di tutti i lavoratori con età superiore ai 16 anni presenta episodi di abuso acuto o cronico di bevande alcoliche. Ogni anno vengono denunciati all’INAIL circa 940.000 infortuni sul lavoro con durata di inabilità superiore ai tre giorni e di questi 470.000 (51%) accadono con modalità per le quali il consumo di alcol può avere un influenza significativa. Alcuni studi valutano gli infortuni alcol attribuibili nell’ordine del 10-20%. Ciò significa che dei 940.000 infortuni 94.000-188.000 sono da mettere il relazione al consumo di bevande alcoliche. Altri studi che hanno misurato l’alcolemia dopo infortuni lavorativi, evidenziano che circa il 4% degli infortunati presenta significativi livelli di alcol nell’organismo. La dipendenza da alcol produce dopo alcuni anni, in misura crescente, il verificarsi di fenomeni di difficoltà nello svolgimento del lavoro, di riduzione della capacità lavorativa, di assenteismo, di assenza prolungata per malattia.
Al progetto partecipano undici regioni: Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Puglia, Calabria, Sicilia, Provincia autonoma di Bolzano e la Regione Toscana, che ne è capofila.

Sociale, 2005-07-21