Marchigiani all’Estero. Ancona - richiesta di maggiori fondi
Consiglio dei marchigiani all’estero, assemblea in Ancona.
Verso la V Conferenza, con la richiesta di maggiori fondi.
“Sono state due giornate utili, per recepire proposte e indicazioni
indispensabili a organizzare bene la V Conferenza dei marchigiani nel mondo,
in programma nei primi mesi del prossimo anno. Sono soddisfatto dei lavori,
anche per i momenti di differenziazione emersi nel dibattito, in quanto solo
dal confronto, franco e schietto, possono emergere le soluzioni ai problemi
dei nostri corregionali che vivono all’estero”. È il commento
dell’assessore regionale all’Emigrazione, Lidio Rocchi, rilasciato
al termine del Consiglio dei marchigiani all’estero, riunito in Ancona,
presso la sede della Regione. Due giorni di intenso dibattito, incentrato
sull’analisi della nuova legge regionale sull’emigrazione (entrata
in vigore lo scorso 4 ottobre) e sul Piano degli interventi del 2005, che
dovrà essere approvato, entro l’anno, dalla Giunta regionale.
Sono intervenute le delegazioni di Argentina, Brasile, Cile, Uruguay, Venezuela,
Canada, Lussemburgo, Francia, Germania, Belgio, Svizzera e Australia, in rappresentanza
delle comunità marchigiane discendenti dagli oltre 700 mila corregionali
emigrati dal 1876 e della trentina di associazioni riconosciute dalla Regione.
Il Consiglio è stato diretto dal presidente Emilio Berionni e ha visto
la partecipazione del consultore, nonché consigliere regionale, Pietro
D’Angelo.
La proposta di Piano 2005 prevede interventi per 387,00 mila euro destinati
a finanziare corsi di formazione linguistica, educational tour, borse di studio,
sovvenzioni alle associazioni, sostegno all’attività dei Comuni,
comunicazione e promozione. Oltre 78,00 mila euro sono previsti per organizzare
la V Conferenza regionale dei marchigiani nel mondo, che sarà convocata,
in una località marchigiana da individuare, entro marzo 2005. La Conferenza
va riunita almeno una volta ogni legislatura ed è stata preceduta,
nel 2004, da quattro pre conferenza all’estero (Bruxelles per l’Europa,
Buenos Aires per il Sud America, Montreal per il Nord America, Adelaide per
l’Australia).
Nella “due giorni” di Ancona i marchigiani residenti all’estero
hanno chiesto una maggiore collaborazione tra Stato, Regione e associazioni;
di investire maggiormente sulla cultura; di incrementare i rapporti commerciali
con i Paesi di provenienza. Il Piano, a questo proposito e per la prima volta,
destina fondi per favorire gli scambi con le Marche.
Condivisa, poi, è stata la richiesta di aumentare le risorse del bilancio
regionale destinate all’emigrazione. “Siamo i portavoce della
Regione all’estero, rappresentiamo le Marche in una realtà mondiale
che sta diventando, sempre più, una villaggio globale”, è
stato il loro commento. “Abbiamo, invece, la sensazione che il problema
dell’emigrazione non sia più un problema, che la politica italiana
non riservi, spesso, quella tensione nei nostri confronti che auspichiamo”.
Tra le altre raccomandazioni, è emersa la necessità di una maggiore
informazione da parte degli organi di comunicazione locali e del servizio
pubblico. A questo proposito, Rai International ha seguito i lavori del Consiglio
con una propria troupe.
Sociale, 2004-11-06