una Scuola per Amico. Ancona - protocollo d’intesa per l’istruzione dei bambini ospedalizzati
“Una bella giornata per la città di Ancona”. Con queste
parole il sindaco del capoluogo regionale, Fabio Sturani, ha chiuso la conferenza
stampa di presentazione della seconda fase del progetto “Una scuola
per amico”, iniziativa di tele didattica riservata agli studenti ricoverati,
presso il Salesi, nel periodo di degenza ospedaliera. In tre anni ha coinvolto
oltre 500 alunni degenti, con un totale di 63 classi partecipanti, impiegando
quasi 80 insegnanti, per oltre 200 lezioni in video comunicazione, con una
media di circa 18 alunni-pazienti collegati ogni giorno. Ora si replica, con
un nuovo protocollo d’intesa (2003/2004) che amplia l’offerta
formativa e le opportunità didattiche.
La Regione Marche, l’Ufficio scolastico regionale, il Comune di Ancona,
l’Aethra Telecomunicazioni, il presidio ospedaliero del Salesi, Telecom
Italia, l’Associazione patronesse per il bambino ospedalizzato, l’A.Ge
(Associazioni genitori), l’Ambalt (Associazione marchigiana bambini
affetti da leucemie o tumori) Ancona, l’Irre Marche e l’Istituto
comprensivo Ancona Centro, hanno firmato l’accordo che avvia la seconda
fase di un progetto che è stato premiato dal Formez (ente di emanazione
del ministro dell’Istruzione) e replicato in molti istituti e ospedali
italiani.
La firma è avvenuta presso la Biblioteca medica di presidio del “Salesi”,
al termine dell’incontro con la stampa.
Il progetto, secondo l’assessore regionale all’Istruzione, Ugo
Ascoli, “qualifica il Sistema sanitario marchigiano, in quanto non permette
all’ospedalizzazione di interrompere un ciclo, quello didattico, della
vita di un bambino”. L’iniziativa di Ancona, ha detto l’assessore,
è stata replicata anche all’Azienda ospedaliera San Salvatore
di Pesaro, dove sarà sostenuta anche nei prossimi anni.
L’assessore comunale di Ancona ai servizi educativi, Maria Grazia Camilletti,
ha sottolineato come l’intesa si sia arrochita di nuove collaborazione
e ha parlato di progetti futuri, come la possibilità di dotare le famiglie
dei pazienti con personal computer per collegarsi con le scuole dei figli.
Attraverso questa iniziativa, che ha avuto il plauso del ministro dell’Istruzione
Letizia Moratti – ha ribadito il direttore generale dell’Ufficio
scolastico per le Marche, Michele De Gregorio - “le famiglie, la società
e la scuola entrano in ospedale per non lasciare solo il bambino in un momento
fondamentale della sua crescita”.
Avviato nell’ottobre del 2001, “Una scuola per amico” ha
visto inizialmente coinvolti oltre all’Ospedale Salesi, il Comune di
Ancona, l’Istituto comprensivo Ancona Centro (che comprende le Scuole
medie ed elementari Pascoli e De Amicis), Telecom Italia, l’Associazione
patronesse, l’Ufficio scolastico regionale per le Marche (in precedenza
denominato Amministrazione scolastica provinciale) e l’Aethra, l’azienda
di telecomunicazioni che ha sviluppato e fornito la tecnologia di video comunicazione,
grazie alla quale sono effettuati i collegamenti a distanza tra la scuola
e i bambini in ospedale.
La seconda fase prevede diverse novità: innanzitutto l’ingresso
della Regione Marche, con un ruolo fondamentale anche dal punto di vista economico
per lo sviluppo del progetto. Poi quelli dell’A.Ge, che curerà
i contatti con i genitori dei minori degenti per dare informazioni sul servizio
scolastico presente all’interno del Salesi; dell’Ambalt - che
contribuirà, con i propri volontari, a diffondere la cultura della
tele didattica e a curare il sito web “Una scuola per amico”;
dell’Irre Marche, che fornirà la consulenza per il monitoraggio
e la documentazione sull’iniziativa. Altro elemento di novità
è l’introduzione delle “case di accoglienza”, Arcobaleno
Ambalt e Patronesse del Salesi, per ampliare l’offerta educativa e formativa,
rivolta sia agli studenti ricoverati in queste case, sia a quelli dimessi
dall’ospedale, ma ancora in convalescenza presso le proprie abitazioni.
A questa novità si affiancherà anche la possibilità,
grazie alla tecnologia Aethra, di effettuare delle multi videoconferenze,
in modo da collegare insieme non solo due siti (ad es. scuola e ospedale),
ma più siti contemporaneamente (ad es. scuola, ospedale, case di accoglienza)
Sociale, 2004-10-04