BENESSERE E SALUTE
Neurochirurgia nell’area S. Benedetto T. / Ascoli Piceno.
Ancona – Melappioni: stiamo lavorando per giungere ad una situazione di
autonomia.
L’ASSESSORE ALLA SANITA’ AUGUSTO MELAPPIONI REPLICA A CASTELLI.
“Da tempo stiamo lavorando per giungere ad una situazione di autonomia
per la neurochirurgia nell’area San Benedetto/Ascoli Piceno. Per ottenere
questo risultato, è necessario potenziare progressivamente le strutture
esistenti affidandosi nella fase di sviluppo a risorse già inserite nel
sistema sanitario delle Marche.
In linea generale, questa è la linea su cui ci stiamo muovendo, assicurando
ai cittadini cure di alto livello, vicino a casa propria, riducendo anche la
mobilità passiva. Vale per questo il concetto di rete, cioè un’organizzazione
che trova, sviluppa, sposta, al proprio interno le risorse necessarie, al livello
di complessità corretto, quale che sia la branca specialistica. Questi
sono elementi piuttosto comuni di organizzazione sanitaria, previsti in maniera
puntuale nel Piano Sanitario Regionale 2003-2006, che dovrebbero essere conosciuti
da chi, come il consigliere Castelli, talvolta si cimenta a parlare di sanità.
Un approfondimento documentale sarebbe opportuno.
Nel caso specifico, la convenzione, attiva fin dal 1999, riguarda prestazioni
di tipo sanitario (e non amministrative, quelle sì bloccate dall’ASUR)
con la Clinica di Neurochirurgia di Ancona. Tale collaborazione ha permesso
l’esecuzione a livello decentrato di numerosi interventi chirurgici ogni
anno, spostando ad Ancona solo le patologie più complesse, cementando
una collaborazione sempre più stretta tra i medici della periferia e
quelli del centro regionale di riferimento, a tutto vantaggio dei cittadini
del Piceno.
L’esperienza acquisita negli ultimi 5 anni ha permesso anche di fare una
precisa valutazione delle strutture ospedaliere locali, del tutto positiva nella
logica dell’ospedale unico, con servizi perfettamente in grado di offrire
tutto il supporto necessario.
Ora si può pensare ad un ulteriore potenziamento delle attività
neurochirurgiche, fino alle emergenze craniche e spinali, nelle quali la sopravvivenza
è strettamente legata alla tempestività del trattamento chirurgico.
Forse il consigliere Castelli non è d’accordo nel potenziare la
neurochirurgia nell’area del Piceno. In questo caso, sarebbe opportuno
che lo dicesse con chiarezza ai cittadini di quella zona, senza accampare tanti
pretesti.”
Benessere e Salute, 2004-09-25