BENESSERE E SALUTE
Correre con il piede giusto: i consigli del podologo.
I veri protagonisti dello jogging sono i piedi. Un errato appoggio plantare può creare tendiniti, talloniti, distorsioni. Per questo, prima di dedicarsi alla corsa è buona regola consultare un podologo. “Attraverso la visita podologica” afferma Patrizia Amadio, podologo del Centro di Diabetologia dell’Ospedale di San Benedetto del Tronto “è possibile giudicare il comportamento del piede in relazione al suo piano d’appoggio sotto l’azione del peso corporeo, di conseguenza stabilire se è opportuno abbracciare questa disciplina e quali sono le precauzioni da rispettare”.
In che consiste la visita podologica?
La visita podologica consiste nell’eseguire l’esame clinico del
piede che si effettua mediante l’esame obiettivo che prevede vari passaggi
tra cui la ricerca dei punti dolorosi anche in rapporto alla calzatura, il bilancio
morfologico articolare e muscolare e l’esame statico del piede al telepodometro,
una strumentazione computerizzata che analizzando l’appoggio rileva le
eventuali tipologie: piede normale se l’arco plantare è di media
altezza e l’impronta è simmetrica ossia non affonda né a
destra, né a sinistra; piede cavo quando l’arco plantare è
molto concavo, spesso è associato a supinazione ovvero la tendenza a
ruotare il piede verso l’esterno; piede piatto che si caratterizza per
l’assenza dell’arco plantare con presenza, quasi sempre, di pronazione
ossia un eccessivo movimento del piede verso l’interno.
Ci sono casi in cui correre è controindicato?
Direi di no eccetto quando sono presenti fenomeni infiammatori in corso come
talloniti, tendiniti, metatarsalgie, borsiti ecc.
Che tipo di scarpe consiglia per la corsa?
Nella scelta della scarpa entrano in gioco diversi fattori: il tipo di camminata,
il peso, la superficie sulla quale normalmente si corre e le distanze da percorrere.
Non esiste una risposta universale sarà l’esperienza a guidare
nella scelta. In linea di massima sostengo che la scarpa più adatta deve
essere leggera, resistente, flessibile, traspirante, corrispondente alla larghezza
della pianta del piede e in grado di sostenere il piede. Deve in sintesi garantire
confort. Una scarpa inappropriata può causare seri problemi. Ad esempio
quando si hanno problemi di piede cavo si devono utilizzare scarpe ad alta stabilità
in grado di controllare la supinazione. Nel caso di piede piatto si devono scegliere,
all’opposto, calzature che contengano la supinazione. Altra soluzione
è quella di comprare scarpe neutre ed inserirci plantari personalizzati
corrispondenti al tipo di appoggio.
Qual è il suolo ideale per correre?
La terra battuta, il bagnasciuga e i tappeti erbosi costituiscono i suoli ideali
su cui fare jogging. Correre sull’asfalto può andar ben per un
po’ ma alla lunga può risultare traumatico per la nostra struttura
osseo-articolare e, se praticato intensamente, comportare più rischi
di infortunio rispetto a chi corre sullo sterrato. Ma a volte anche correre
sull’erba può risultare rischioso per le distorsioni in quanto
non sempre è possibile accorgersi di quello che il terreno riserva sotto
il manto erboso. Una soluzione potrebbe essere quella si adottare scarpe con
suola ammortizzata mantenendo sempre presenti i criteri sopraindicati.
E’ controindicato correre a piedi nudi?
Escluso per il paziente diabetico che deve evitare qualsiasi situazione che
possa provocargli lesioni, correre a piedi nudi non è controindicato.
Inoltre è molto piacevole perché soddisfa un desiderio primordiale
e dà un’intensa sensazione di libertà. Purtroppo per motivi
igienici non è quasi mai attuabile. Moltissimi atleti lo fanno e analizzando
le statistiche sugli incidenti che capitano a chi corre, è emerso che
i casi di distorsione alla caviglia sono più numerosi in chi corre con
le scarpe rispetto a chi lo fa senza. Ciò è dovuto, probabilmente,
al fatto che colui che corre scalzo è più cosciente del terreno
dove mette i suoi piedi. Ma francamente consiglio ai non atleti di farlo solo
per brevi corse. Per i lunghi percorsi è bene calzare ottime scarpe specifiche.
Quindi noi sambenedettesi possiamo tranquillamente correre a piedi
nudi sulla spiaggia?
Si, perché la corsa sul bagnasciuga, sia con le scarpe che a piedi nudi
dà maggiori benefici muscolari rispetto a quella praticata su strada.
La superficie mobile, infatti, oltre a ridurre i rischi di infiammazioni ai
muscoli e ai tendini, fa affondare l’appoggio facendo lavorare i glutei,
tutta la gamba e il piede per spingere il corpo verso l’alto con un notevole
dispendio energetico. In un’ora si consumano fino a 450/500 calorie.
Nicoletta Amadio
Benessere e Salute, 2004-07-19