BENESSERE E SALUTE
Corsa e alimentazione - il parere del nutrizionista:
“Camminate 15’ al giorno e morirete 3 giorni dopo il sedentario
puro …”
Tra le condizioni che destano tutto fuorché invidia emerge quella di coloro che, in sovrappeso, si danno alla corsa con la speranza di dimagrire. Vedere costoro è francamente poco piacevole. Dal loro viso traspare tutto il patimento dell’ardua impresa destinata a fallire nella maggior parte dei casi. Si vorrebbe piuttosto prestar loro soccorso, tergere il loro sudore, porgere loro dell’acqua. Fare di tutto, tranne che condividere tale prostrazione. E’ un’impressione del tutto sconclusionata o l’intuito mostra più saggezza della ragione, del calcolo di chi pensa che aumentando le “uscite” (per evitare di ridurre le “entrate”) prima o poi i conti debbano per forza tornare? “Chi è decisamente in sovrappeso dovrebbe limitarsi a camminare, preferibilmente a passo sostenuto, perdere peso attraverso una dieta ipocalorica e poi iniziare a correre” afferma la dottoressa Romina Fani biologa-nutrizionista, collaboratrice del Centro di Diabetologia dell’Ospedale di San Benedetto del Tronto e responsabile del progetto di Educazone Alimentare nelle Scuole presso il Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’ASUR-Zona Territoriale 12 di San Benedetto del Tronto “questo perché i chili in più sono funesti per tendini, muscoli e articolazioni ed arriverà un momento in cui dovrà smettere di correre, per problemi vari, perdendo tutti i benefici salutistici della corsa”.
Quanto tempo bisognerebbe camminare per apportare modifiche benefiche
al nostro corpo?
Lasciando perdere gli studi che dicono che se camminate 15 minuti al giorno
morirete tre giorni dopo rispetto al sedentario puro, il camminare diventa allenante
solo se lo si pratica per almeno 10/15 ore alla settimana. Solo con tale quantità
di lavoro a basso regime, si ottiene una protezione cardiovascolare superiore
a quella del sedentario e un controllo del peso corporeo.
Lei sta parlando di “controllo” e non di “riduzione”
del peso corporeo?
Esattamente perché non è sufficiente camminare per dimagrire.
Per scendere di peso occorre, oltre che camminare, abbandonare le cattive abitudini
alimentari e seguire una dieta che tenga conto delle calorie necessarie al proprio
fabbisogno considerando il dispendio della camminata. Ad esempio una persona
di 70 kg brucia all’incirca 300 Kcal all’ora oltre il normale metabolismo
basale (65 Kcal). Di conseguenza sottraendo 300/400 Kcal al giorno riuscirà
a dimagrire in modo costante e duraturo. Inoltre, grazie anche all’esercizio
fisico continuativo, la massa grassa si trasformerà in massa magra dando
un ulteriore impulso al metabolismo. Per salvaguardare la massa magra, l’ideale
sarebbe non perdere più di 3/4 kg al mese.
Ora che si è raggiunto il peso forma e correre non è
più un sogno, che cosa raccomanda ad un principiante?
Chi si avvicina alla corsa per la prima volta deve farlo in modo graduale e
dopo aver consultato il proprio medico. Si potrebbe cominciare con tre allenamenti
settimanali cercando progressivamente di arrivare a correre tutti i giorni,
alternando, per almeno mezz’ora, un minuto di corsa ad un minuto di camminata.
Man mano aumentare i minuti di corsa e diminuire i minuti di camminata con l’obiettivo
di arrivare dopo circa due mesi a correre ininterrottamente per 30 minuti. Chi
volesse intensificare questa attività sportiva può spingersi fino
ad un’ora di corsa al giorno senza superare le 6 ore settimanali perché
oltre questa soglia si sconfina nell’ambito agonistico che richiede una
diversa trattazione. L’importante è correre sempre a ritmo lento
respirando senza affanno. In sostanza bisognerebbe, durante la corsa, riuscire
a tenere una conversazione.
Quale regime alimentare consiglia per chi intende correre in maniera
non agonistica?
La regola è sempre la stessa: la dieta ottimale è quella che fornisce
i componenti necessari a coprire il fabbisogno energetico ovvero che prevede
la giusta ripartizione tra i nutrienti dove il 25% del fabbisogno totale è
riservato alle proteine sia animali che vegetali; il 65% è riservato
ai carboidrati e il 10% ai grassi, privilegiando quelli insaturi. E’ bene
che i pasti principali siano distanziati alcune ore dall’inizio dell’allenamento.
Se si decide di correre nel pomeriggio un’ora e mezza prima si può
fare uno spuntino costituito da frutta fresca, oppure da poco pane con marmellata
o miele, o da tè dolcificato con fruttosio che ha un tasso glicemico
molto basso rispetto ad altri dolcificanti. L’acqua deve essere assunta
durante tutto l’arco della giornata anche quando non viene avvertito il
senso della sete per favorire e mantenere l’equilibrio idrico necessario.
Una nota particolare va spesa per le vitamine. Tra le varie vitamine, tutte
essenziali per l’organismo anche dei sedentari, quelle di cui la corsa
potrebbe aumentare il fabbisogno sono le vitamine del gruppo B e la vitamina
C perché, essendo entrambe idrosolubili si perdono facilmente durante
l’espulsione dei liquidi. Le prime si trovano nel fegato, nelle uova,
nella frutta secca, nel lievito di birra; la C invece, è presente in
frutta, specialmente negli agrumi e verdura.
Nicoletta Amadio
Benessere e Salute, 2004-07-26