BENESSERE E SALUTE
Neoplasie.
differenza tra tumori benigni e tumori maligni.
Introduzione
Non c’è parola nella intera terminologia medica che evochi più
giustificato terrore del termine “cancro”. Negli Stati Uniti nel
1994 si è calcolato che oltre un milione di individui hanno saputo per
la prima volta di essere portatori di una forma di cancro (rappresentati per
circa un terzo da cancri cutanei) e circa 390.000 ne sono morti.
Approssimativamente il 18.5% delle morti negli Stati Uniti è causato
dal cancro; soltanto le malattie cardiovascolari mietono più vittime.
Nello stesso anno in Italia sono stati registrati 156.192 decessi totali per
tumori di cui 91.311 maschi e 64.881 femmine. Accertato che questo tipo di malattia,
definita significativamente “il male del secolo”, colpisce soprattutto
persone nella fase adulta (45-65) anni, è interessare verificare quali
tipi di tumore siano i più frequenti. Dall’analisi dei dati emerge
che i tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni risultano al primo
posto (30.955 decessi), seguiti dai tumori maligni dello stomaco (13.214) e
dai tumori maligni alla mammella nella donna (11.359). E’ però
opportuno precisare che, dal punto di vista della diagnosi medica, la categoria
dei tumori è piuttosto vasta, per cui possono rientrare in questa definizione
molti tipi di patologie che sfuggono all’identificazione.
Sebbene il cancro abbia comprensibilmente maggiore importanza, in questo lavoro
sono stati considerati sia i tumori benigni che i maligni. L’attenzione
è focalizzata principalmente sulle loro caratteristiche basilari di morfologia
e comportamento così come su una revisione dei correnti concetti riguardanti
la loro origine e causa nonché le loro differenze.
Consultare l’allegato.
Nicoletta Amadio
Benessere e Salute, 2003-09-30