BENESSERE E SALUTE
Liposclerosi e adiposità localizzata… ritorno al futuro

Napoli, 29-30 novembre 2003 – 17ma edizione delle Giornate di studio e aggiornamento del Cidesco Italia.
E’ in un clima di festa, quello del meraviglioso mondo del Natale napoletano che si è svolta a Napoli la 17ma edizione delle Giornate di studio e aggiornamento organizzata dal Cidesco, l’associazione delle estetiste nel mondo. Nei giorni 29 e 30 novembre 2003 centinaia di estetiste, allieve estetiste ed ad altri operatori del settore della bellezza e del benessere si sono incontrati a Napoli per approfondire, grazie all’intervento di autorevoli relatori, il tema “Liposclerosi e adiposità localizzata… ritorno al futuro”. Perché “ritorno al futuro”? Come ha sostenuto il professor Alex Gezzi, Specialista in malattie cutanee e Docente presso la Scuola di Specializzazione di Scienza e Tecnologie Cosmetiche della Università degli Studi di Ferrara «Venticinque anni fa non si parlava di altro (…) ma si sono aggiunte delle cose, (in particolare) una, incredibile, che neanche sognavamo tanti anni fa (…): pochi giorni fa è stato assegnato il premio Nobel per la chimica ad un americano, che ha dimostrato in maniera inoppugnabile, fotografando il tutto, come avviene lo scambio vasculo-cellulare». Non si tratta, dunque, di un semplice revival. La contemporaneità della scoperta ha reso così attuale ed interessante il tema che lo ha svincolato completamente dal rischio di retorica. Al professor Gezzi, alla sua teatralità che tanto apprezza nei napoletani, è stato affidato il compito di aprire i lavori congressuali del pomeriggio di sabato. Per qualche ora, grazie alla sua profonda cultura, fantasia e sensibilità, la scienza è stata avvolta da un’aurea di magia ed emozioni. I suoi, ormai storici, pennarelli si sono messi all’opera ed egli ha dilettato la platea con argomenti che partendo dagli aspetti isto-biochimici della cellula adiposa e della microcircolazione sono arrivati all’evoluzione e al trattamento degli stadi clinici dei processi microvasculotissutali passando per premi Nobel, fisici, scienziati, artisti delle avanguardie russe.
Nella seconda giornata il primo intervento è stato dell’ingegner Giorgio D’Emilio, Vice Presidente dell’Associazione Fornitori Apparecchiature per Istituti di Bellezza, che ha illustrato come utilizzare in maniera appropriata le apparecchiature elettroestetiche nel trattamento delle liposclerosi e delle adiposità localizzate. Di seguito la dottoressa Anadela Serra Visconti, membro della Società Italiana di Medicina Estetica, che si è occupata della diagnosi, terapia e prevenzione della liposclerosi e dell’adiposità localizzata e di postura. Quest’ultimo argomento è stato ripreso e sviluppato, come nuova chiave di lettura per la liposclerosi e adiposità localizzata, dal dottor Cosimo L. Lauro, Posturologo e Specialista in medicina dello sport nonché Responsabile medico dello sport Asl Benevento 1. L’ultimo relatore è stato il dottor Umberto Borellini, Specializzato in Scienza e Tecnologia Cosmetiche e Cosmetologo SICC., che ha trattato il cosmetico, la sua formulazione ed applicazione nei trattamenti estetici della liposclerosi e adiposità localizzata. Ma vediamo da vicino i singoli interventi.

Relazione del professor Alex Gezzi

La relazione del professor Gezzi è risultata particolarmente interessante quando, sforando apparentemente dal tema, ha sviluppato la suddetta dichiarazione ed ha spiegato come la scoperta che è valsa un Nobel, possa essere alle origini di ciò che definiamo benessere, wellness e di come si ricolleghi inevitabilmente all’estetica. Egli ha ricordato che dopo circa sette giorni dal Nobel assegnato al chimico americano Roderick Mackinnon l’8 ottobre scorso, uno dei più grandi studiosi di fisica filosofale del mondo, Kostantin Korotkof, ha comunicato all’Accademia Russa degli scienziati di aver fotografato l’anima. E sia Mackinnon e Korotkof, si riferiscono alla sostanza fondamentale del connettivo. Infatti, è stato verificato, che all’interno degli spazi interstiziali ci sono dei canali che vengono percorsi in continuazione da circa 300 sostanze chimiche messaggere, di cui l’endorfina e l’acetilcolina che veicolano informazioni dai ed ai tre grandi comparti del nostro organismo: il sistema nervoso centrale e periferico, il sistema endocrino e il sistema immunitario. In tale modo, essi dialogano tra di loro in maniera continua. Ma chi genera le sostanze informazionali? Gezzi ha affermato che in gran parte, esse sono figlie di stimolazioni sensoriali, sono elementi chimici che cablando all’interno dell’organismo, attraverso la sostanza fondamentale del connettivo, le notizie che arrivano dal mondo esterno, le comunicano ai tre distretti. Particolari ricettori le decodificano e ci fanno diventare quello che alcuni autori chiamano il sé sinaptico, cioè noi stessi. L’anima, dunque, non è altro che un fatto molecolare. La nostra coscienza non è altro che una sequenza chimica. E’ intorno a questo discorso che si gioca tutta la scienza del benessere e del wellness. Tutto è dovuto al fatto che appropriati stimoli cutanei eseguiti rispettando particolari condizioni e parametri, possono liberare endorfina. Il professor Gezzi ha infine concluso quello che impropriamente ha definito “un fuori tema” citando Fritiof Capra, famoso fisico americano, il quale, in un suo libro appena pubblicato, suppone una straordinaria ipotesi: quel movimento molecolare all’interno della sostanza fondamentale del connettivo, quelle sostanze informazionali che portano notizie, altro non sono che i meridiani di orientale memoria. Dunque fine del dualismo psiche-corpo, fine del dualismo oriente occidente per intraprendere una strada unica che forse un giorno ci porterà a capire qualche cosa in più di noi stessi.

Relazione dell’ingegner Giorgio D’Emilio

Dall’intervento dell’ingegner Giorgio D’Emilio è emersa un’importante novità in merito alla veicolazione di prodotti. Secondo l’ingegnere essa può essere realizzata utilizzando le correnti a media frequenza che, oscillando in maniera modulata, facilitano lo scambio dei liquidi. In questo modo si evitano i rischi della ionoforesi con corrente galvanica che, poiché ben tollerata, viene spesso utilizzata con valori elevati con il rischio di provocare bruciature chimiche, dovute alla troppa concentrazione di ioni negativi. Le correnti a media frequenza invece, cambiando di polarità 4.000 volte al secondo sono del tutto innocue. D’Emilio ha sostenuto, inoltre, che lo scambio veloce è assai utile per curare le celluliti molto sclerotizzate dove il problema della microcircolazione viene risolto molto bene utilizzando: prima una stimolazione senza modulazione per migliorare il microcircolo, poi una corrente a 3 Htz per accelerare l’effetto lipolitico, infine applicando correnti a varie frequenze, a seconda del tipo di muscolo, per ridare tonicità ai muscoli e modellare la silhouette.

Relazione della dottoressa Anadela Serra Visconti

La dottoressa Anadela Serra Visconti dopo aver ricordato la differenza tra liposclerosi e adiposità localizzata o distrettuale si è soffermata sulle cause predisponenti la prima quali: ereditarietà, “silhouette mediterranea”, insufficienza veno-linfatica, soprappeso, scarsa attività fisica, squilibri ormonali, errata postura. In merito all’ultimo punto, ha affermato come la postura che finora è sempre stata sottovalutata, abbia assunto sempre maggiore importanza poiché è stato constatato che quando non la si corregge si rischia di rendere inutili le terapie utilizzate. Così la liposclerosi può essere una falsa liposclerosi, la pancetta una falsa pancetta, la discesa del gluteo una falsa atonia. Tutte zone che lavorano poco quando non viene mantenuta la postura corretta ed i muscoli, se messi a riposo, favoriscono l’accumulo adiposo. Ha, inoltre, sostenuto che un appoggio plantare sbagliato può ridurre la funzionalità circolatoria e peggiorare tutto il sistema venoso e linfatico. Quindi ha aggiunto che è molto importante eseguire, in fase di diagnosi, l’esame posturale sulla pedana stabilometrica, che può essere eseguito anche dall’estetista, la quale, nel caso rilevasse una postura non corretta è bene indirizzi la cliente da uno specialista. Infine, passando alle terapie da utilizzare nella cura e nel trattamento della liposclerosi e delle adiposità localizzate, ha ribadito come il riequilibrio posturale costituisca un presidio fondamentale sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista funzionale in quanto realizza un miglioramento della silhouette, una migliore circolazione venosa e linfatica e un miglior riallineamento della colonna verterale.

Relazione del dottor Cosimo Lauro

Al dottor Cosimo Lauro è spettato il compito di definire la postura. Essa, ha affermato Lauro, è il modo di stare in equilibrio del corpo umano. La posturologia, invece, studia la posizione del corpo nei confronti dello spazio che ci circonda ed anche il rapporto tra i singoli segmenti: testa, torace, bacino, arti. Essa è una branca della medicina, non è specialistica ma è interdisciplinare cioè vede coinvolte varie figure specialistiche quali il fisiatra, il medico dello sport, il neurologo ed altri. Illustrando la breve storia di questa scienza, Lauro ha sostenuto che la posturologia è nata quando l’uomo ha assunto la posizione eretta. Ha poi sottolineato, riprendendo un argomento anticipato dalla dottoressa Serra Visconti, come sia compito dell’estetista fare una minima valutazione posturale per valutare quelle asimmetrie che se non corrette non permettono di ottenere risultati soddisfacenti.

Relazione del dottor Umberto Borellini

Con il dottor Umberto Borellini, il cerchio si è chiuso. Ha citato il professor Gezzi ed è tornato a parlare dell’asse psiche-soma e dell’importanza dell’equilibrio psicosomatico. Ha affermato come anche nella cellulite e nella adiposità localizzata la parte psicosomatica e il disagio psichico possano giocare un ruolo fondamentale. Ha spiegato che già a livello embrionale la pelle nasce insieme al cervello quindi non è una teoria new age sostenere lo stretto legame che c’è tra corpo e psiche. Nell’illustrare le tecniche e i cosmetici da utilizzare negli inestetismi della cellulite e delle adiposità localizzate è tornato a parlare dei recettori di tipo tattile, termico, olfattivo e di come nel giro di un secondo riescano a comunicare al cervello un profumo, un contatto. Ha anche ricordato che un buon cosmetico deve avere due caratteristiche: una caratteristica antiedemigena, cioè mirata a contrastare il ristagno dei liquidi e una caratteristica invece più diretta verso l’adipocita ossia lipolitica. E per finire ha sostenuto che le creme possono servire, così come possono servire la chirurgia plastica e la dermatologia, quando il soggetto possiede una sua bellezza spirituale, una sua tranquillità dovuta alla realizzazione interiore, perché sono questi aspetti a costituire i migliori cosmetici che ci siano.

Amadio Nicoletta

Benessere e Salute, 2003-12-03