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I nuovi orizzonti della Odontodermatologia mediante l’utilizzo dei laser.
Colli del Tronto - Spring meeting dei Centri Laser di Odontoiatria e Dermatologia (C.L.O.D.)

La tecnologia laser ha aperto orizzonti completamente nuovi nel campo dell’Odontodermatologia, un settore della medicina che rappresenta un modo nuovo di vedere ed affrontare i problemi dell’estetica facciale attraverso la collaborazione di odontoiatri e dermatologi. Dell’utilizzo del laser nel restauro dente, nella chirurgia odontoiatrica, nel trattamento delle rughe del viso, nei trattamenti vascolari delle taleangectasie del viso e degli arti inferiori e non solo, si è parlato nel primo meeting nazionale organizzato dall’associazione C.L.O.D (Centri Laser di Odontoiatria e Dermatologia) e curato dall’agenzia di servizi Centimani, sabato 27 marzo 2004.
Nella splendida cornice di Villa Picena a Colli del Tronto si sono riuniti odontoiatri, dermatologi ed operatori del settore estetico di fama internazionale.
Numerosi i lavori e le ricerche presentate, a seguire una breve panoramica di alcune di esse.
Di profondo interesse la presentazione del professor Luigi Corti, specialista in radioterapia oncologica, direttore del corso di perfezionamento in laserterapia dell’Università di Padova e professore a contratto di radioterapia dell’Università di Padova nonché editore associato della rivista “Laser e Tecnology”, che ha chiarito cos’è il laser e come viene utilizzato nel trattamento endo-orale in particolare della mucosite.
La parola laser è l’acronimo per “Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation”, cioè amplificazione della luce mediante il fenomeno dell’emissione stimolata di radiazione. Il laser è un dispositivo che produce un raggio di luce di un unico colore (monocromatica), spesso non visibile. La radiazione ha caratteristiche ottiche particolari (coerenza, collimazione). Esistono diversi tipi di laser (Argon, CO2, ErYag, NdYag, Diodi, Erbium) con diversi mezzi attivi (soldo, liquido o gassoso), con diverse lunghezze d’onda e quindi con diversi campi di applicazione. Il laser applicato all’odontoiatria è una nuova tecnologia che tratta le patologie orali offrendo .un sicuro confort alle persone che affrontano le cure e una grande efficacia terapeutica. Gli effetti principali sono: la straordinaria capacità di taglio della gengiva (fibro-mucosa) con controllo perfetto della coagulazione; decontaminazione dei germi presenti all’interno dei denti, della gengiva attorno al dente (parodonto) e nelle lesioni causate da virus, batteri e funghi; biostimolazione sulle cellule che vengono attivate nella guarigione della ferita, dopo il taglio del laser, che guarisce velocemente e senza fastidio per il paziente. Inoltre gran parte delle azioni chirurgiche eseguite con il laser, soprattutto se hanno la funzione di luce pulsata, non hanno necessità di anestesia.
Il laser, inoltre è un validissimo strumento per la terapia della mucosite del cavo orale, detta anche stomatite, che può svilupparsi, a causa dei farmaci, nei pazienti che sono stati sottosposti a trapianto del midollo osseo. Ancora: il laser è indicatissimo nella cura dell’herpes simplex grazie alla sua spiccata azione antivirale che agisce a livello del sistema immunitario, stimolando i linfociti.
In merito alle controindicazioni “ad oggi, non sono riportate in letteratura” ha sostenuto Corti. Ha poi spiegato che , durante una terapia al laser, bisogna fare molta attenzione agli occhi e alla ghiandola tiroidea, e attraverso un “monitoraggio medico” informarsi se il paziente sta usando farmaci fotosensibilizzanti, se è portatore di pacemaker, se è in gravidanza, se è affetto da epilessia.
Da Lubiana, Slovenia, il dottor Uros Ahcan, specialista in dermatologia ha trattato le applicazioni del laser in dermatologia spiegando come i laser hanno segnato un’importante svolta nei trattamenti dermatologici. Ha anche presentato un video con interventi laser eseguiti con grande maestria dalla sua equipe. Con la metodica laser, ad esempio con il laser CO2 pulsato, si possono trattare con successo la maggior parte delle lesioni cutanee dai nei dermici ai fibromi penduli, dalle verruche piane e volgari agli xantelasmi. Ed ancora, meglio se con laser non ablativi, intervenire in caso di ipercheratosi seborroica, esiti cicatriziali dell’acne, cicatrici ipertrofiche, cheloidi, macchie cutanee e rughe. Di quest’ultimo aspetto si è occupato in maniera dettagliata il dottor Almerico Prinzo, specialista in Dermatologia, di Salerno che ha parlato del “Laser nell’estetica del viso”. Con il trascorrere del tempo la pelle va incontro a due tipi di invecchiamento: l’invecchiamento cutaneo cronologico e il fotoinvecchiamento quando la degenerazione delle fibre elastiche e collagene è causata dall’esposizione solare. La pelle inizia allora a presentare rughe più o meno evidenti, perdendo contemporaneamente tono e luminosità. Grazie alla metodica laser è possibile eseguire un rinnovamento e ringiovanimento della pelle: un resurfacing cutaneo. Si possono utilizzare il laser a CO2, con effetto più duraturo ma anche più invasivo e il laser Erbium. Entrambi permettono di eliminare gli strati della pelle danneggiati, spianare le rughe e le cicatrici, eliminare le macchie cutanee. Il laser CO2 agisce vaporizzando i tessuti è ideale nei casi di pelle molto rovinata e poco elastica. Agisce in profondità stimolando in maniera molto energica le fibre elastiche e la produzione di collagene per una intensa azione tonificante che conferisce alle pelle un effetto lifting molto soddisfacente. La tecnica è un po’ cruenta e richiede anestesia locale o profonda a seconda dell’estensione della zona da trattare. Il periodo post operatorio è impegnativo, compaiono crosticine e l’arrossamneto che ne consegue permane per circa tre mesi. Il laser Erbium è molto più delicato del CO2, funziona causando delle microesplosioni (fotoablazione) delle cellule superficiali della pelle ed a differenza del CO2 non surriscalda gli strati più profondi del derma. Ciò determina un periodo postoperatorio molto più rapido, un arrossamento più limitato nel tempo ma anche un risultato lievemente inferiore. Per questo motivo è indicato soprattutto per rinfrescare il volto ed eliminare le rughe più superficiali, esiti acneici, pigmentazioni. Non necessita di anestesia, la rigenerazione cutanea è veloce (avviene nel giro di 5/6 giorni) e il rossore post-operatorio è di breve durata (una decina di giorni). Rischio quasi nullo di pigmentazioni indesiderate. Ma per evitare che con tali tecniche le persone non possano riprendere immediatamente la normale vita di relazione è stata recentemente sviluppata una nuova metodica quella cioè del ringiovanimento cutaneo con laser non ablativo, come ad esempio il laser Nd:Yag che emette un raggio di 1064 nm (nanometri) di lunghezza d’onda che per le sue caratteristiche tecniche è in grado di attraversare l’epidermide senza danneggiarla, andando a stimolare in modo selettivo i fibroblasti del derma superficiale e quindi stimolando la neoformazione di collagene. dermico senza danneggiare la cute. Con questa metodica sono necessari alcuni trattamenti in più rispetto alle altre.
Il dottor Roberto Fanfani, odontoiatra di Milano, è intervenuto in merito all’ “Utilizzo della luce laser nel restauro dente singolo”. Ha aperto la sua relazione con una dettagliata classificazione dei vari tipi di laser utilizzati in odontoiatria: l’Argon (488-514 nm) che viene utilizzato nelle polimerizzazioni delle resine e per la coagulazione; a CO2 (10600 nm) che viene assorbito dall’acqua quindi molto indicato nella chirurgia operativa dei tessuti molli; l’Er:Yag (2940 nm) che consente di rimuovere il tessuto cariato, il Nd:Yag (1064 nm) molto utilizzato in parodontologia e endodonzia fino al Diodo Ga AIAs impiegato nella chirurgia orale, per lo sbiancamento e in endodonzia. Fanfani ha poi mostrato le immagini di un suo lavoro, il restauro di un premolare, eseguito alla perfezione utilizzando esclusivamente la tecnica laser che nella cura delle lesioni cariose annulla il dolore e la necessità dell’anastesia, eliminando l’ipersensibilità dentale. La preparazione cavitaria avviene senza l’utilizzo del trapano ed è molto conservativa (microinvasiva); il trapano interviene solo per la rifinitura della cavità. La zona da trattare risulta decontaminata, le complicazioni post operatorie sono nulle e i casi di recidiva ridotti. Dei “Trattamenti laser vascolari, taleangectasie del viso e arti inferiori” si è occupato il dottor Adrian Charles Major, specialista in Dermatologia che opera a Verona e che ha illustrato come attraverso il laser sia possibile trattare tutte le malformazioni vascolari cutanee dei diversi distretti corporei e le alterazioni capillaro-venose. Con il passaggio del laser sulla pelle (indicato in questi casi è il laser Nd:Yag - 1064 nm), si ottiene la fototermolisi selettiva dei vasi capillari nel contesto della lesione cutanea e l’immediata fotocoagulazione del sangue al loro interno. Non necessita di anestesia né di sedazione. Non si conoscono controindicazioni all’uso di questa metodica. Non sono necessarie medicazioni e non vi è dolore post-operatorio. La compara di crosticine è assolutamente normale e guariscono spontaneamente nel giro di pochi giorni. Eseguita correttamente non comporta rischio di esiti cicatriziali.
L’ultimo intervento è stato di un professionista d’oltreoceano, il dottor Thomas Christel, statunitense, specializzato in marketing che ha spiegato come applicare le tecniche di marketing in Odontodermatologia.
Questo primo evento nazionale del C.L.O.D., è servito per chiarire il reale valore dell’energia laser con l’obiettivo “di promuovere, attraverso l’interscambio di esperienze, la ricerca” ha affermato il dottor Gianfranco Semez, presidente dell’associazione “per scoprire nuovi orizzonti e possibili scenari in Odontodermatologia mediante l’utilizzo dei laser e con l’integrazione di trattamenti e di conoscenze mediche tra le diverse professionalità”.

Nicoletta Amadio

Benessere e Salute, 2004-03-29