Droghe.

NOTIZIARIO DROGHE
Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale,
alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai
sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti.

Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452
URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it

Archivio settimanale
Dal 03-01-2006 al 09-01-2006
n.2/2006 (Anno VI)

ARTICOLI
- Bolivia: "Mama Coca" e non "Coca Zero"
- Svizzera. Il padre dell’LSD compie 100 anni

NOTIZIE
- Guatemala. Agenti antidroga arrestati per sospetto furto di droga
- Italia. Veneto. 1,6 milioni di euro per la lotta alle dipendenze
- Bolivia. Il neo-presidente Morales incontra l'ambasciatore Usa
- Spagna. Tremila poliziotti davanti alle scuole contro la droga
- Svizzera. Vietate le droga-party
- Spagna. Esperimento con la cannabis terapeutica
- Usa. Rhode Island approva la marijuana terapeutica
- Italia. Garante Privacy: no ad esami antidroga per tutti i lavoratori
- Svizzera, Raddoppiato in dieci anni il consumo di cannabis
- Gb. Sempre alto il numero degli arresti per cannabis
- Honduras. Sparatoria in carcere: 13 morti
- Israele. La cannabis combatte l’osteoporosi nelle cavie
- Gb. Gl inglesi ingannati dalla declassificazione della cannabis
- Germania. Il cervello si auto-protegge con una sostanza simile alla marijuana
- Peru'. La marijuana e' la droga piu' consumata tra gli universitari
- Usa. La FDA autorizza la sperimentazione del Sativex
- Italia. XXV anniversario FICT
- Usa. Oregon. Meno laboratori illegali
- Vietnam. Rinnovato il programma contro le droghe e il crimine
- Afghanistan. Karzai si appella al mullah Omar
- Georgia. Arresto a sorpresa al ministero per consumo di Subutex

...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA
Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia.
Durante la scorsa settimana sono stati riportati:
- 1 morto
- 3 feriti
- 139 arresti
- 197,076 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze
dell'ordine dei quali: 109,573 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e
simili), 87,503 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina)
- 556 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD
etc.)
- 59 piante di cannabis
- 112 giorni di detenzione

ARTICOLI

07-01-2006 Bolivia: "Mama Coca" e non "Coca Zero"
Evo Morales si insediera' alla presidenza della Bolivia il prossimo 22 gennaio.
Per la prima volta ha vinto un'elezione boliviana un candidato nativo, aymará.
Cio' avviene, come mostra la storia, dopo l'indipendenza dalla Spagna nel 1825,
nel corso di una vita politica e istituzionale macchiata da lunghi periodi di
dittatura militare e di fragilita' democratica a partire dal 1985.
La Bolivia ha una popolazione superiore a 8,5 milioni di persone, con il 55% di
indios, 30% di meticci e il 15% di bianchi. Occupa la 114.ma posizione nella
tabella sull'indice dello sviluppo umano (0,672).
Con sorpresa della Casa Bianca, e' bastato il primo turno elettorale al leader
cocalero Evo Morales per vincere su Jorge Quiroga, che si e' fermato al 31,9%
dei voti.
Morales e' da sempre difensore della preservazione delle coltivazioni della
foglia di coca, che fa parte della cultura del popolo andino da tempi
immemorabili: la "Mama Coca".
Quiroga, invece, aveva avviato, nel 1998, il fallito e militarizzato Plan
Dignidad, divenuto famoso come "Coca Zero". Il Plan Dignidad era stato
architettato a Washington, insieme con il Plan Colombia, durante il governo del
presidente nordamericano Bill Clinton, dal generale Barry MacCaffrey, l'allora
zar antidroga..
Le speranza di Bush, nelle ultime elezioni in Bolivia, risiedeva nel secondo
turno, cioe' con la consegna della decisione della scelta del presidente
demandata dal popolo ai parlamentari, e la vittoria sarebbe stata di Quiroga.
Nell'anno 1997 per difendere i propri interessi strategici ed egemonici in
America Latina, gli Usa avevano plaudito e cooptato Quiroga, allora
vicepresidente del generale Hugo Banzer. L'obbiettivo era di gettare le basi
militari in Bolivia, sottomettere e affidare il compito alle Forze Armate di
combattere le droghe proibite, controllare le riserve naturali del gas e del
petrolio e sostenere gli "arapongas" (agenti infiltrati) della Cia e della Dea
per il lavoro di informazione e contro informazione, ancora molto attivo.
Il pretesto per questa ingerenza violatrice della sovranita' e' stata, ancora
una volta, la "war on drugs": la Bolivia raffinava circa 250 tonnellate di
cocaina.
Avvicinandosi a Quiroga, i nordamericani sapevano che il presidente eletto Hugo
Banzer aveva un cancro al cervello e poco tempo di vita, diagnosi e
chemioterapie fatte in ospedali Usa. La Cia sapeva, inoltre, che il malato
Banzer intendeva migliorare la sua biografia a livello internazionale, questo
per redimersi dall'appoggio dato ai narcotrafficanti durante il suo lungo e
sanguinolento periodo di dittatura militare (1971-1978).
All'epoca della dittatura, il megatrafficante Roberto Soares aveva indicato i
consulenti del presidente Banzer. Soares agiva nella regione boliviana alla
frontiera con lo stato brasiliano di Rondônia, piu' in particolare a Guajará.
Era chiamato il "re della cocaina e della gomma".
In una intervista al giornale The New York Times, nel 1976, Soares disse che
poteva pagare per aiutare il governo Banzer per il debito estero della Bolivia,
circa 4,5 milioni di dollari. In seguito alle pressioni nordamericane, Soares
venne arrestato e mori', a piu' di 80 anni, in seguito ad un attacco cardiaco,
povero e abbandonato dagli amici influenti.
Al contrario della Colombia e del Messico e con l'eccezione di Soares, i grandi
narcotrafficanti boliviani restano tutt'oggi nascosti, nessuno sa o dice i loro
nomi. All'inizio degli anni 80 e durante la dittatura di Garcia Mesa venne
arrestato a Miami, per traffico internazionale di droghe, l'ex ministro
dell'Interno Luiz Gomes. E ancora negli anni 80, l'intelligence Usa intercetto'
la presenza, a La Paz, di gruppi italiani mafiosi, di estrema destra, coinvolti
nel traffico di cocaina e di armi.
Tornando agli eventi del 1997, il vicepresidente Quiroga promosse una forte
campagna mediatica la cui eco giunse fino all'Organizzazione delle Nazioni
Unite. Convoco' i cittadini boliviani per un "Dialogo Nacional". Cercava di far
uscire la Bolivia dal circuito internazionale del narcotraffico.
Il "Dialogo Nacional" preparava l'annuncio del militarizzato Plan Dignidad,
della durata di 5 anni per eradicare tutta la coca dalla Bolivia.
Nel Plan Dignidad, il maggiore apporto finanziario venne fornito dagli Usa,
inizialmente con 54 milioni di dollari per le eradicazioni forzose, manu
militare, e con 47 milioni destinati alle coltivazioni sostitutive della coca,
in gran parte sviati in differenti tasche.
Minor aiuto economico era spettato alle Nazioni Unite, la cui agenzia antidroghe
(l'attuale Unodc) aveva gia' fallito nel progetto delle coltivazioni sostitutive
della coca, realizzato nelle Yungas di La Paz, tra il 1985 e il 1991. Il
progetto, battezzato come Agroyungas, aveva portato alla bancarotta 1500
agricoltori che avevano aderito ai programmi di sostituzione delle piantagioni
di coca con quelle di caffe'. Quelli che non aderirono poterono sperimentare
lucrosi profitti grazie alla vendita delle foglie di coca.
Su Agroyungas un leader campesino, Marcelo Alanocha, disse: "Sono venuti meno i
mercati internazionali e questo e' come morire durante il raccolto". Sulla
carta, il Plan Dignidad si sosteneva su quattro pilastri: (1) utilizzo delle
Forze Armate per l'eradicazione della coca nel Chapare, ritenuta, per la legge
1008 del 1988, area di coltivazioni illegali; (2) divieto dei laboratori per la
raffinazione e per il deposito dei prodotti chimici, foglie e cocaina, sotto
controllo della criminalita'; (3) progetti per la prevenzione per evitare e
ridurre l'uso di droghe nel Paese, con l'inaugurazione di quattro centri
terapeutici di riabilitazione di tossicodipendenti; (4) coltivazioni sostitutive
alla coca, nel Tropico di Cochabamba, cioe' nel Chapare e a partire da Vila
Tunari, dove operava il leader cocalero Evo Morales.
Come consuetudine, un Paese del Primo Mondo dall'elevato consumo di cocaina,
come gli Usa, vuole imporre al Terzo Mondo (Bolivia, in particolare) le sue
soluzioni semplicistiche e con la forza.
I nordamericani che avevano ideato il Plan Dignidad si sono scordati che la
masticazione della coca nelle Ande risale al 3000 ac. La statuetta del
masticatore di coca, in ceramica e stile Chagras, e' datata 1500 ac. La coca e'
parte inseparabile della vita contadina, usata nel lavoro, come medicinale, nei
riti religiosi, ecc. Con 25 grammi di coca il nativo percorre 25 ettari,
nell'altitudine andina, cioe', con poca ossigenazione.
Come annoto' William Carter, uno studioso del fenomeno della coca boliviana,
"paragonare l'uso della coca con quello del tabacco, caffe', te' e alcol in
Europa e negli Usa, significa non capire che la coca e' un simbolo di
identificazione culturale. Nelle famiglie tradizionali andine, una persona
nasce, si sposa, attraversa le avversita' della vita e muore con la coca".
Secondo il rispettato Trasnational Institute, l'eradicazione promossa dal Plan
Dignidad venne accelerata provocando l'impoverimento e la criminalizzazione dei
contadini. Ci sono stati morti e gravi violazioni dei diritti umani causati
dalla violenza della polizia. Allo "sviluppo" alternativo mancava la
partecipazione delle organizzazioni contadine, lasciate da parte. Piu' di 36
mila famiglie che dipendevano dalla vendita della foglia di coca restarono senza
fonti di sussistenza. I prodotti sostitutivi, come ananas, arance, pepe nero,
maracuja e caffe', non trovarono mercato e i produttori soffrirono la fine dei
raccolti.
Prima del Plan Dignidad, i nordamericani avevano imposto al Parlamento boliviano
la legge draconiana 1008/1988. Questa divideva la Bolivia in due aree per la
coltivazione della coca. Quella legale venne riservata alla regione delle Yungas
di La Paz, con un'area di coltivazioni non superiore ai 12 mila ettari. L'area
illegale continuo' a restare quella del Chapare. La stessa legge stabili' un
termine di tolleranza per il mantenimento delle piantagioni nelle Yungas.
Questo termine era stato segnato nella Convenzione dell'Onu del 1961, realizzata
a New York ed entrata in vigore nel 1964. La Convenzione di New York, in maniera
erronea equiparo' la coca con la cocaina. In questa Convenzione venne fissato un
termine di 25 anni per l'eradicazione delle coltivazioni, in tutto il pianeta.
Di conseguenza il termine per la Bolivia di estirpare la coca terminava nel
1989, cioe', il Plan Dignidad venne correttamente chiamato Coca Zero.
Morales e' stato uno degli oppositori del Plan Dignidad, ha sempre distinto la
coca dalla cocaina, condannando il traffico di quest'ultima. Da sempre sa che i
trafficanti pagano 50 dollari per una notte intera di lavoro ad un contadino
disoccupato per trasformare la foglia di coca in pasta base per la cocaina.
A fronte di questo quadro di fallimenti e opportunismi, conviene aspettare per
le nuove politiche di Morales, ancora non annunciate. I suoi predecessori hanno
fallito nella lotta al narcotraffico aderendo alla "war on drugs", dettata e
guidata dagli Usa.
Infine, Morales ha gia' azzeccato nel dire che avrebbe espulso dalla Bolivia gli
agenti della Dea, come ha fatto Chavez in Venezuela. Cosi' come coglie nel segno
anche nel dire che sollevera' le Forze Armate dal compito della repressione del
narcotraffico, compito che restera' riservato alla polizia.
Si puo' concludere che nelle elezioni boliviane il popolo ha preferito il
rispetto per la Mama Coca predicato da Morales che non il rischio del ritorno di
Coca Zero, di triste memoria e sostenuto da Quiroga.

Walter Fanganiello Maierovitch
58 anni, gia' segretario antidroga del Brasile, consulente al Tribunale di
Giustizia di San Paolo, presidente dell'Istituto Brasiliano Giovanni Falcone di
scienze criminali

08-01-2006 Svizzera. Il padre dell’LSD compie 100 anni
Albert Hofmann, il padre dall’LSD, compira’ 100 anni il prossimo 11 gennaio. Per
celebrare l’evento si terra’ un simposio a Basilea.
Riportiamo alcuni stralci da un'intervista del New York Times.
Hoffman, scrive il giornalista Craig Smith nel suo articolo, ha limitazioni
fisiche, ma non mentali. Ricorda la sua gioventu’, e nello sguardo si legge
l’esperienza mistica che visse, piu’ di 90 anni fa, nelle colline di Baden.
Esperienza che ha lasciato in lui la nostalgia di quella che ancora oggi
definisce “Una miracolosa, potente, e inarrivabile realta’”, e che gli ha
indicato la strada da seguire, una volta adulto.
Hofmann da giovane studio’ chimica, e lavoro’ per la Sandoz, perche’ la
compagnia farmaceutica stava iniziando un programma di studi per identificare e
sintetizzare i residui attivi di alcune piante. Inizio’ a studiare un fungo
velenoso che cresce nei cereali di segale. Fungo che le ostetriche per secoli
hanno usato per accelerare le nascite delle partorienti, ma di cui i chimici non
erano mai riusciti ad identificarne chimicamente la formula. Contemporaneamente,
in quegli anni, negli Stati Uniti alcuni chimici ne identificarono il componente
attivo, l’acido lisergico. Hofmann inizio’ ad unire questo componente ad altri,
per arrivare a trovarne uno che fosse adoperabile farmacologicamente.
Produsse cosi’ diverse e importanti medicine, compresa quella ancora oggi usata
per impedire le emoraggie nei nascituri, ma fu il venticinquesimo composto
sintetizzato, l’LSD (Acido Lisergico Dietilamide) che lo porto’ alla notorieta’.
Era un venerdi' dell’aprile del 1943, in cui per la prima volta altero’ la sua
coscienza e per la quale divenne famoso. “Immediatamente, rivissi l’esperienza
che ebbi da bambino”. Quando il lunedi' seguente ritorno’ in laboratorio, cerco’
di identificare la causa di quella sua strana esperienza. E capi’ che poteva
avere a che fare con l’LSD.
Successivamente scrisse al novellista tedesco Ernst Junger, il quale aveva gia’
provato la mescalina (sostanza ricavata da un cactus e usata come antidolorifico
dagli indiani messicani), chiedendogli se volesse provare la nuova sostanza. I
due si incontrarono nel 1951, assistiti da un dottore ed ognuno prese 0,05
milligrammi di LSD.
Hofmann ha preso la sostanza dozzine di volte, e solo una volta ebbe una brutta
esperienza. Ma, ha confessato, i giorni psichedelici sono alle spalle. “Conosco
l’LSD. Non ho bisogno piu’ di prenderlo”.
Hofmann chiama l’LSD “la medicina per l’anima” ed e’ deluso dalle proibizioni
mondiali sulla sostanza, usata con successo per 10 anni nella psicoanalisi.
Della droga si sono poi impossessati, impropriamente, i movimenti giovanili
degli anni ’60. Hofmann e’ consapevole della pericolosita’ della sostanza, e
definisce criminoso l’utilizzo fatto da Timothy Leary. “Dovrebbe essere
annoverata tra le sostanze controllate e avere il medesimo status della
morfina”, ha concluso.
a cura di Katia Moscano

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NOTIZIE

03-01-2006 Guatemala. Agenti antidroga arrestati per sospetto furto di droga
Le autorita' hanno arrestato quattro agenti di polizia nell'ambito delle
indagini su un clamoroso furto di quasi 500 chili di cocaina avvenuto in un
deposito della Polizia nazionale civile (Pnc) della capitale la notte di
Capodanno. Il direttore della Pnc, Erwin Sperisen, ha confermato che si sospetta
che due agenti del Servizio di analisi e informazione antinarcotica (Saia), che
avrebbero dovuto custodire lo stupefacente, sono complici del commando di 15
persone che il 31 dicembre ha attaccato il magazzino dove giaceva un carico di
droga sequestrato nel porto di Santo Tomas de Castilla il 15 novembre. Gli altri
due agenti, invece, erano in servizio in un commissariato incaricato di
proteggere l'edificio preso di mira dalla banda di malviventi. Il Saia e' ormai
nell'occhio del ciclone dopo che alcune settimane fa il suo direttore, Adan
Castillo, e due funzionari della squadra antinarcotici sono stati arrestati
negli Stati Uniti con l'accusa di aver contribuito all'importazione e
distribuzione di cocaina in quel Paese. Si calcola che il 75% degli stupefacenti
che entrano negli Usa passino per il Guatemala.

03-01-2006 Italia. Veneto. 1,6 milioni di euro per la lotta alle dipendenze
La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore alle politiche sociali Antonio
De Poli, ha approvato, per il 2006, nove progetti per prevenire e combattere le
dipendenze finanziandoli complessivamente con 1 milione 650 mila euro, secondo
quanto previsto dal testo unico delle leggi in materia di disciplina degli
stupefacenti, D.P.R. n.309 del 1990.
Nello specifico le iniziative di progettazione regionale si riferiscono a: una
campagna d'informazione per prevenire le dipendenze, affidata all'Azienda Ulss
17 di Este-Montagnana e finanziata con 250 mila euro; una ricerca sui temi delle
nuove droghe, rivolta ai giovani veneti tra i 15 e i 30 anni (e che servira' da
traccia per il prossimo Forum veneto dei giovani), affidata all'Osservatorio
Regionale Giovani dell'Ulss n.2 di Feltre con un finanziamento di 300 mila euro;
prevenzione dei comportamenti a rischio durante il tempo libero tramite la
realizzazione di un progetto intitolato 'Non Solo Ecstasy', affidato al Ce.I.S.
di Mestre con un'assegnazione finanziaria di 370 mila euro; sensibilizzazione
delle famiglie con la prosecuzione del progetto 'Ante Diem' affidato alla
Cooperativa sociale Nuova Vita di Vicenza con 60 mila euro. Il provvedimento
regionale ha deciso inoltre la prosecuzione del progetto che interessa le madri
tossicodipendenti con figli, affidandone la responsabilita' alla Cooperativa
Sociale 'Villa Renata' con un impegno finanziario di 100 mila euro; per quanto
riguarda l'alcolismo, il progetto approvato e' relativo alla sensibilizzazione e
alla ricerca in questo settore affidato all'Associazione Regionale Club
Alcolisti Anonimi in Trattamento (ARCAT) con 50 mila euro di finanziamento;
proseguira' il suo percorso anche il progetto del Centro regionale droghe
dell'ARPAV che, con un finanziamento di 260 mila euro, avra' modo di ampliare il
database Infodrogaveneto e di continuare cosi' a collaborare con le Forze
dell'Ordine e le Prefetture nell'opera di conoscenza del fenomeno.
Gli ultimi due progetti finanziati in quest'ambito si riferiscono
all'organizzazione e gestione delle strutture del privato sociale, finanziato
con 50 mila euro e affidato al Co.Ve.S.T. e alla progettualita' di respiro
europeo, affidata alla cooperativa sociale COGES di Mestre con 210 mila euro di
finanziamento. Tutti i progetti avranno la durata di un anno.

03-01-2006 Bolivia. Il neo-presidente Morales incontra l'ambasciatore Usa
Il neo-presidente Evo Morales, alla vigilia della partenza per un viaggio che lo
vedra' oggi in Venezuela e poi in vari Paesi d'Europa, Africa e Asia, si e'
incontrato per un'ora con l'ambasciatore degli Stati Uniti a La Paz, David
Greenlee, con cui ha discusso questioni legate al narcotraffico e al rispetto
della democrazia. Il colloquio, sostiene un comunicato diramato dal Movimento al
socialismo (Mas), "e' avvenuto su richiesta dell'ambasciata e si e' svolto in un
quadro di massima cordialita' e rispetto". Morales e Greenlee, aggiunge il
documento, "si sono ritrovati d'accordo sull'importanza della lotta frontale
contro il narcotraffico ed il rispetto della democrazia nella regione,
enfatizzando i principi di sovranita', dignita' ed indipendenza dei popoli". Il
nuovo capo dello Stato, che e' reduce da una visita a Cuba, si e' sempre
mostrato ostile alla strategia antidroga di Washington e recentemente ha
proposto alla Casa Bianca un approccio basato non sul principio della 'coca
zero', ma della 'droga zero', con una depenalizzazione quindi della produzione
della foglia di coca, molto usata dagli indios in Bolivia e nella regione anche
per l'industria farmaceutica.

03-01-2006 Spagna. Tremila poliziotti davanti alle scuole contro la droga
Linea dura del Governo per combattere la droga: il ministro dell'Interno José
Antonio Alonso ha annunciato oggi che dispieghera', a partire dal 10 gennaio,
piu' di 3.000 poliziotti davanti alle scuole per lottare contro il traffico e
l'uso di stupefacenti. La prima fase di questa operazione, ha precisato un
comunicato del ministero, consistera' nell'impiego di almeno 3.124 agenti:
"l'obiettivo del Governo spagnolo e' che la formazione scolastica di bambini e
ragazzi si realizzi all'interno di un ambiente sicuro e sano". Alonso ha
giustificato la decisione di mettere a punto questo piano di prevenzione
ricordano come si sia abbassata l'eta' dei consumatori di droga proprio nelle
zone delle scuole e nei centri di insegnamento". Il piano contro il consumo di
sostanze stupefacenti presentato oggi prevede anche un'ulteriore iniziativa del
medesimo tipo che e' entrata in vigore gia' ieri nelle zone di divertimento.
Secondo dati forniti dal ministero della Sanita', oggi uno spagnolo su quattro,
di eta' compresa fra i 14 e i 18 anni, fa uso di cannabis, e inoltre, e' molto
facile per i ragazzi anche procurasi l'ecstasy. Secondo dati ufficiali in Spagna
il consumo di cocaina tra i giovani e' quadruplicato tra il 1998 e il 2004.

04-01-2006 Svizzera. Vietate le droga-party
Dal primo gennaio sono state bandite diverse droghe party. Swissmedic annuncia
l’immediato divieto per produzione, vendita e consumo dei derivati
dell’amfetamina 2C -I, 2C-T-2, 2C-T-7, TMA-2 e PMMA (parametoximetamfetamina)
che il Consiglio d’Europa considera sostanze ad effetto allucinogeno e
stimolante. Con questa modifica della legge sugli stupefacenti, la Svizzera si
adegua alle norme internazionali.
L’altra novita’ riguarda la vigilanza sulla amineptina, un antidepressivo non
reperibile in Svizzera, ma che spesso viene sequestrato nelle feste perche’
usato come droga. Lo stesso dicasi per il metaqualon, anch’esso proibito. Tutti
questi divieti si basano su perizie scientifiche, precisa Swissmedic. Esse
rilevano che le sostanze citate sono potenzialmente dannose alla salute.
Swissmedic ha rielaborato anche le prescrizioni relative ai predecessori chimici
delle sostanze stupefacenti. Dal primo gennaio, le esportazioni di queste
sostanze saranno soggette ad un’unica autorizzazione; inoltre e’ stata
aggiornata ed adeguata la lista dei Paesi sensibili per l’esportazione dei
predecessori chimici.
Le modifiche non hanno conseguenze per il personale medico ne’ per i pazienti,
precisa Swissmedic. Lo hanno per le persone che abusavano di queste sostanze.

04-01-2006 Spagna. Esperimento con la cannabis terapeutica
Dieci pazienti (quattro oncologici, tre sieropositivi e tre con sclerosi
multipla) sono stati selezionati per un trattamento a base d’estratto di
marijuana, al fine di sperimentare il potere terapeutico della pianta. Quattro
malati hanno iniziato il trattamento il 10 dicembre, gli altri sei cominceranno
tra qualche giorno. Sono i primi dei 600 soggetti partecipanti al progetto
pionieristico che la Catalogna vuole realizzare entro il 2006. L’obiettivo e’ di
provare se la cannabis attenui il vomito e la nausea causata dalla chemioterapia
nei malati di cancro, e se sia in grado di alleviare il dolore neurologico e la
spasticita’ (contrattura muscolare permanente) nelle persone affette da sclerosi
multipla. Ancora, si vuole capire se la cannabis aumenti l’appetito nei
sieropositivi con anoressia senza incrementare il carico virale. Uno dei
requisiti perche’ un malato possa partecipare all’esperimento e’ che non abbia
risposto ai trattamenti convenzionali.
I pazienti sono stati scelti dai medici dell’ospedale Vall d’Hebron di
Barcellona, il cui servizio farmaceutico fornisce l’aerosol sublinguale Sativex,
importato dal Canada, dove il prodotto e’ autorizzato nella riduzione del dolore
neurologico proprio della sclerosi multipla. Rafael Manzanera, direttore di
Recursos Sanitarios del Departamento de Salud de la Generalitat, ha spiegato che
i pazienti selezionati prenderanno ogni giorno le dosi di aerosol prescritte dal
proprio medico. Si tratta di un estratto della marijuana con molti dei suoi
principi attivi. Inizialmente le dosi prescritte sono basse, ma poi si possono
aumentare in base agli effetti ottenuti. “Ogni malato ha un libriccino su cui
annota il proprio stato e gli eventuali effetti collaterali del farmaco, le
valutazioni del medico e del farmacista che lo segue”, spiega Manzanera.
Al progetto pilota prendono parte sessanta farmacie. Il certificato del
farmacista e’ importante perche’ consiglia il malato su come applicare l’aerosol
e come adeguarne il dosaggio, che e’ diverso per ogni paziente in base alla
patologia o alla sua gravita’. Se i primi dieci pazienti provengono
dall’ospedale Vall d’Hebron, nelle prossime settimane verranno inseriti malati
delle altre quattro strutture ospedaliere dell’area di Barcellona, tutte
coinvolte nell’esperimento.
L’uso terapeutico della cannabis e’ autorizzato solo in Olanda e in Canada.

05-01-2006 Usa. Rhode Island approva la marijuana terapeutica
Il Parlamento del Rhode Island, lo Stato piu' piccolo dell'Unione, ha reso
legale, sormontando il veto del governatore Don Carcieri, l'uso terapeutico
della marijuana per chi e' malato di cancro o di Aids o di altre malattie
terminali e dolorose. La Camera dello Stato ha rivotato il provvedimento
respinto dal governatore a maggioranza schiacciante: 59 i si', 13 i no. Il Rhode
Island e' così divenuto l'11mo Stato dell'Unione a legalizzare l'uso terapeutico
della marijuana, che, invece, le leggi federali bandiscono in ogni circostanza.
Il contrasto tra le legislazioni e' spesso fonte di incertezze giuridiche. Il
Parlamento del Rhode Island ha fissato regole precise per la coltivazione e
l'uso terapeutico della marijuana.

05-01-2006 Italia. Garante Privacy: no ad esami antidroga per tutti i lavoratori

No agli esami generalizzati e non motivati sui lavoratori per accertare
l'assenza dello stato di tossicodipendenza: lo afferma il Garante della privacy
esprimendo cosi' parere negativo ad uno schema di regolamento del ministero del
Welfare in cui si stabilisce invece che "debbano essere sottoposti
all'accertamento dell'assenza di tossicodipendenza tutti i lavoratori comunque
coinvolti a qualsiasi titolo in un incidente sul lavoro, anche senza colpa e
senza una qualche attinenza a sintomi di tossicodipendenza". "Gli esami per
accertare l'assenza di tossicodipendenza in particolari categorie di lavoratori
-afferma il Garante per la protezione dei dati personali, composto da Francesco
Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato- devono
essere compiuti nel rispetto della dignita' e della riservatezza delle persone
coinvolte, anche per prevenire ingiustificate discriminazioni o emarginazioni
nella vita lavorativa e di relazione". Il parere richiesto dal ministero del
Welfare si riferisce all'attuazione di un decreto del 1990 che individua le
categorie di lavoratori da sottoporre all'accertamento dell'assenza di
tossicodipendenza perche' destinati a mansioni che comportano rischi per la
sicurezza, l'incolumita' e la salute di terzi. Si tratta -precisa un comunicato
del Garante- di lavoratori dei trasporti, della sanita', dell'edilizia e di
numerosi altri settori. Nel parere, l'Autorita' ha sottolineato la necessita'
che il regolamento eviti formulazioni generiche o non rispettose del principio
di proporzionalita' rispetto alle finalita' dell' esame. Ad esempio, deve essere
meglio specificata la previsione che impone gli esami complementari
tossicologici, in considerazione della loro invasivita'. In particolare, deve
risultare evidente che questo tipo di esami, successivi alla visita medica,
vanno eseguiti solo quando ci si trovi in presenza di sintomi di una
'dipendenza' da sostanze stupefacenti e non solo di un loro uso, magari
occasionale. "Vanno evitati commenta Paissan, relatore del parere accertamenti
generalizzati e non motivati. E i risultati degli esami devono essere utilizzati
esclusivamente per le finalita' di sicurezza della collettivita'". Il Garante
chiede inoltre che vengano individuati con precisione i casi di incidente sul
lavoro che possono imporre tali accertamenti e i conseguenti trattamenti di
dati. Nello schema di decreto si prevede, invece, che debbano essere sottoposti
all'accertamento dell'assenza di tossicodipendenza tutti i lavoratori comunque
coinvolti a qualsiasi titolo in un incidente sul lavoro, anche senza colpa e
senza una qualche attinenza a sintomi di tossicodipendenza. L'obbligo di
sottoporsi ad esame tossicologico dovrebbe essere invece previsto, ha proseguito
il Garante, "solo in presenza di incidenti che, per le loro caratteristiche e in
relazione ai comportamenti dei lavoratori coinvolti, possano derivare da una
tossicodipendenza. Va infine prevista, come stabilito dal Codice in materia di
protezione dei dati personali, un'adeguata informazione ai dipendenti e i dati
possono essere conservati solo per un tempo limitato".

05-01-2006 Svizzera, Raddoppiato in dieci anni il consumo di cannabis
Il consumo di cannabis e' raddoppiato negli ultimi dieci anni in Svizzera.
L'eta' media del primo spinello e' inoltre scesa, secondo le conclusioni di un
gruppo di lavoro dell'Ufficio federale della sanita' pubblica (Ufsp) rese note
oggi dalla rivista 'Facts'. In base ai risultati dell'inchiesta, il 46,1 % dei
giovani fra i 13 e i 29 anni hanno gia' consumato cannabis. Inoltre: tra i
ragazzi di 13-18 anni, l'eta' media del primo spinello e' di 14,7 anni. I
giovani dai 19 e i 29 anni hanno invece fumato il loro primo spinello a 16,4
anni. Nel 2002, fra il 30 % e il 50 % delle persone interrogate avevano ammesso
di aver gia' fumato uno spinello. All'inizio degli anni '90, erano il 15-25 %.
Preoccupante l'atteggiamento dei negozi abilitati a vendere prodotti derivati
dalla canapa. In molti casi (26 su 50) i rivenditori hanno fornito cannabis a
ragazzi, senza informarsi sull'eta'. In media il valore della sostanza attiva
(thc) dei prodotti venduti e' del 16%, mentre la legge consente un contenuto
massimo dello 0,3 %.

06-01-2006 Gb. Sempre alto il numero degli arresti per cannabis
Nonostante la legge che ha declassificato la cannabis da fascia B a C, ogni
settimana sono mediamente arrestati tre fumatori di cannabis.
L’approccio punitivo dei tribunali, malgrado le raccomandazioni del Governo,
dimostra che alcune persone sono arrestate senza motivo.
Le statistiche dell’Home Office, pubblicate sul quotidiano “The Independent”
mostrano che i tribunali continuano a comportarsi come se la declassificazione
non ci sia, e la polizia arresta piu’ di quanto la legge preveda.

06-01-2006 Honduras. Sparatoria in carcere: 13 morti
Almeno 13 detenuti sono morti in una sparatoria scoppiata in un carcere di
Tegucigalpa, in Honduras. Secondo il ministro della sicurezza interna Armando
Calidonio, si e' trattato uno scontro tra bande rivali che si contendono il
traffico di droga. Nel 2005 circa trenta persone sono state uccise nello stesso
carcere. Il 5 aprile 2003 altre 68 persone erano morte in una rivolta scoppiata
nel carcere di El Porvenir.

07-01-2006 Israele. La cannabis combatte l’osteoporosi nelle cavie
Ricercatori del team del professore Itai Bab della Hebrew University, hanno
scoperto che alcuni estratti della cannabis possono aiutare a combattere
l’osteoporosi.
L’articolo e’ apparso nella rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of
Science of the U.S.A.).
Sostanze -prodotte principalmente nel cervello, chiamate endocannabinoidi,
composte di acidi grassi presenti nelle ossa- si uniscono e attivano due
recettori, il CB1 presente nel sistema nervoso, e il CB2 nel sistema
immunitario.
Un alto numero di recettori CB2 e’ stato trovato nelle ossa delle cavie,
recettori essenziali per preservare il normale spessore delle ossa. Le cavie con
un insufficiente numero di recettori hanno infatti sviluppato in eta’ avanzata
l’osteoporosi.
La ricerca rivela che alcune piante, come la cannabis, contengono sostanze che
attivano i recettori CB2. I ricercatori hanno creato un composto sintetico,
chiamato HU-308, utile a combattere l’insorgenza dell’osteoporosi nelle cavie.

07-01-2006 Gb. Gl inglesi ingannati dalla declassificazione della cannabis
Per l’Home Secretary Charles Clarke, quando il Governo decise, nel gennaio 2004
di declassificare la cannabis, “inganno’ i cittadini”.
Clarke ha dichiarato di essere molto preoccupato per i risultati di alcune
ricerche, secondo i quali esiste una connessione tra la droga e alcune malattie
mentali.
Questa dichiarazione, rilasciata al quotidiano “The Times” arriva esattamente
alcune settimane prima della decisione se occorra ricollocare la cannabis nelle
sostanze di “Fascia B.
Per Clarke c’e’ una mancanza di conoscenza sulla pericolosita’ della sostanza e
la gente e’ confusa dalla nuova legge. Alla domanda se la confusione sia stata
causata dalla decisione del predecessore David Blunkett, ha risposto: “Si. Le
persone non comprendono bene le conseguenze, anche legali, del consumo della
cannabis”.
Clarke, durante il periodo natalizio, ha letto il rapporto di un gruppo di
consiglieri da lui convocati per esaminare le ultime ricerche scientifiche e ne
discutera’ con il Governo prima di prendere la decisione finale. Nel rapporto si
legge che il consumo della cannabis e’ connesso con alcune malattie mentali, ma
non c’e’ alcuna osservazione sulla riclassificazione, per questo Clarke accoglie
la raccomandazione secondaria, secondo la quale i ministri devono chiarire la
confusione che esiste sulle droghe.
La sostanza fu declassificata nella speranza che la polizia si dedicasse ai
crimini piu’ gravi connessi alle droghe.
Per Clarke: “E’ significativo che molti sostenitori della declassificazione
abbiano cambiato idea”, e alla domanda se la legge del 2004 sia stata in qualche
modo utile, ha risposto negativamente. “Anzi ha condotto i cittadini verso
problemi di droga piu’ seri”.

08-01-2006 Germania. Il cervello si auto-protegge con una sostanza simile alla
marijuana
Una ricerca, apparsa sulla rivista “Neuron”, rivela che una sostanza naturale,
somigliante all'ingrediente attivo della marijuana, e’ usata dal sistema
immunitario del cervello per proteggere i neuroni -le cellule che trasmettono le
informazioni fra il cervello ed il corpo- dalle infiammazioni causate dalle
ferite.
La ricerca, condotta dal professor Oliver Ullrich e dal suo team presso la
Otto-von-Guericke University Magdeburg, potrebbe portare alla produzione di
medicinali per curare le infiammazioni del cervello e per combattere la
degenerazione della sclerosi multipla.
I ricercatori hanno analizzato il tessuto del cervello di alcuni malati con la
sclerosi multipla, rilevando alti livelli di anandamide, sostanze simile alla
marijuana. Essi hanno, inoltre provocato danni cerebrali in alcune cavie,
notando un aumento del livello di anandamide. Impedendo all’anandamide di
raggiungere le cellule hanno notato una riduzione delle infiammazioni.
Hanno dichiarato i ricercatori: “Come risulta nei cambiamenti comportamentali
associati all’uso della droga, il ruolo che la sostanza (l’anandamide) svolge
nel sistema immunitario del cervello e’ differente dagli effetti dei
cannabinoidi (ingredienti attivi della marijuana) sui neuroni”.

08-01-2006 Peru'. La marijuana e' la droga piu' consumata tra gli universitari
La sostanza illegale piu' consumata tra gli studenti universitari del Peru' e'
la marijuana, o almeno cosi' credono gli stessi studenti secondo quanto
riportato da una ricerca del CEDRO, "Opinión sobre Drogas en Estudiantes
Universitarios -Septiembre 2005".
Il 72% ritiene che gli studenti facciano uso di marijuana, in percentuale minore
di cocaina (18,5%) e ecstasy (24,2%). Il 30% crede che la droga sia venduta
vicino all'universita', un altro 30% dentro l'universita' e il 70,7% dice che
viene consumata all'interno.
Dei 600 ragazzi intervistati solo il 2,7% ammette che farebbe uso di droghe se
l'offerta gli arrivasse da un amico, il 22,7% si mostra dubbioso e il 74%
sostiene che non accetterebbe mai l'invito dell'amico.
Comunque in qualche modo le sostanze illegali gli sono arrivate visto che il 25%
dice di aver provato marijuana e il 4,3% cocaina almeno una volta, il 3,7
l'ecstasy e l'1 la ketamina.

08-01-2006 Usa. La FDA autorizza la sperimentazione del Sativex
La GW Pharmaceuticals ha ricevuto l’autorizzazione per iniziare la
sperimentazione del Sativex, medicinale a base di cannabis.
Probabilmente e’ la prima volta che una compagnia farmaceutica riceve
l’approvazione dalla Food and Drug Administration (FDA) per importare un
medicinale a base di cannabis.
Il Sativex e’ gia’ disponibile in Canada per i pazienti malati di sclerosi
multipla, e la GW ha firmato un accordo con la compagnia spagnola Almirall per
venderlo in Europa.

09-01-2006 Italia. XXV anniversario FICT
“FICT: un quarto di secolo al servizio della persona". L’attivita' dei 47 Centri
federati e' incominciata l’11 gennaio del 1981 a Firenze. Dopo 25 anni, la piu'
estesa rete di servizi per le dipendenze in Italia si riunisce a Roma mercoledì,
11 gennaio, ore 15,00 – presso la Sala Conferenze Augustinianum, Via Paolo VI,
n. 25, per festeggiare il suo venticinquesimo anniversario.
“L’incontro sara' un momento di riflessione –afferma Don Egidio Smacchia,
Presidente della FICT– sul percorso e sull’evoluzione dei servizi delle
Comunita' Terapeutiche per fornire risposte ai nuovi bisogni dell’utenza, non
rinunciando ai principi valoriali di “Progetto Uomo” a cui la FICT si e' sempre
ispirata. Venticinque anni di lavoro quotidiano di 1.280 operatori ed educatori,
con oltre 12.000 ragazzi reinseriti nella societa'”. Verra' consegnato il Premio
della Solidarieta' FICT 2005 a S.E. Mons. Francesco Montenegro, in qualita' di
Presidente della CARITAS.
mercoledi' 11 gennaio 2006 – ore 15,00 Sala Conferenze “Augustinianum” – Via
Paolo VI, 25 -Roma
Interverranno: S.E. Mons. Francesco Montenegro – Presidente Caritas italiana;
On.le Carlo Giovanardi – Ministro per i rapporti con il Parlamento; On.le Mario
Baccini – Ministro Funzione Pubblica; Dr. Claudio Cecchini – Ass.re alle
Politiche Sociali e per la Famiglia; Sac. Mario Picchi – Presidente Ce.I.S. di
Roma e fondatore della FICT; Sac. Egidio Smacchia - Presidente FICT; Sac.
Giacomo Stinghi –Presidente del Centro di Solidarietà di Firenze; Sac. Domenico
Battaglia – Presidente del Centro Calabrese di Solidarietà; Fratel Celestino
Zanoni – Presidente del Gruppo Arco di Torino; Coordinerà la d.ssa Bianca Costa
Bozzo – Presidente del Centro di Solidarietà di Genova; Dr. Riccardo De Facci –
Resp.le Tossicodipenze CNCA; Dr. Alessandro Coacci – Ex Presidente FEDERSERD.

09-01-2006 Usa. Oregon. Meno laboratori illegali
Per la nuova legge che impone un registro per la vendita delle medicine contro
il raffreddore, il numero dei laboratori illegali di metamfetamine che sono
stati individuati dalle forze dell’ordine e’ dimezzato.
Nel 2004, la polizia ha scoperto 447 laboratori illegali, nel 2005 sono stati
185 (il 59% in meno).
La legge impone che le 800 farmacie dello Stato registrino l’identita’ degli
acquirenti che acquistano medicine contenenti pseudoefedrine (sostanze, queste
ultime, che possono essere utilizzate per produrre illegalmente le
metamfetamine).
L’Oregon e’ diventato, lo scorso mese di luglio, l’unico Stato a classificare le
pseudoefedrine come medicinali. “Il registro ha fatto raggiungere un altro
risultato positivo: ridurre le spese per l’individuazione e la distruzione dei
laboratori, cosi’ che le risorse siano adoperate per le forze di polizia e per i
centri antidroghe”, ha dichiarato Gary Schnabel, direttore esecutivo dell’Oregon
Board of Pharmacy.

09-01-2006 Vietnam. Rinnovato il programma contro le droghe e il crimine
In un incontro con la stampa, il ministro della Difesa, generale Pham Van Tra,
ha annunciato che i programmi contro la corruzione, le frodi commerciali, la
produzione e il contrabbando di droghe sono stati migliorati ed estesi fino al
2010. Le amministrazioni locali sono state utili per risvegliare l’attenzione
pubblica alla lotta al crimine e ai comportamenti illegali, e hanno anche
cooperato con l’esercito per sequestrare tremila pistole e diecimila bombe, mine
ed esplosivi. Inoltre l’esercito ha incoraggiato la consegna alle autorita’ di
pistole e armi possedute illegalmente.
Gli agenti doganali hanno arrestato settantaduemila persone, accusate
d’immigrazione illegale, e traffico di donne e bambini. Inoltre, hanno scoperto,
di concerto con la polizia, 970 casi connessi al traffico di narcotici, e
sequestrato 500 kg. d’oppio, 900 di marijuana, 50 d’eroina e trentamila pillole
d’ecstasy. L’esercito ha incoraggiato la distruzione di centinaia di ettari di
piante d’oppio, e aiutato le comunita’ rurali con colture alternative.

09-01-2006 Afghanistan. Karzai si appella al mullah Omar
Il presidente afghano Hamid Karzai si e' rivolto domenica direttamente al mullah
Omar per cercare una riconciliazione: "vogliamo che tutti gli afghani, taliban o
non taliban, se vogliono tornare nel proprio Paese, partecipino alla vita di
questo Paese".
Il presidente ha anche detto che la crescita del commercio di oppio ed eroina
minaccia l'esistenza stessa dell'Afghanistan come nazione-Stato, che gruppi di
criminali stranieri collaborando con terroristi hanno obbligato contadini a
coltivare papavero da oppio. "L'Afghanistan deve combattere le droghe, punto. O
non sopravviviamo come nazione-Stato", ha detto Karzai. Le droghe sono "una
minaccia maggiore che il terrorismo", il problema ha colpito l'economia,
sporcato l'immagine internazionale del Paese, reso difficile lo sviluppo di
istituzioni governative forti e colpito la vita dei giovani.

09-01-2006 Georgia. Arresto a sorpresa al ministero per consumo di Subutex
Due funzionari del ministero degli Esteri sono stati arrestati stamani sul luogo
di lavoro per presunto consumo di Subutex, una sostanza stupefacente. L'arresto,
da notizia un lancio dell'agenzia Ria Novosti, si e' realizzato a seguito di una
ispezione a sorpresa della polizia grazie ad un accordo preventivo tra Vano
Merabishvili e Gela Bezuashvili, rispettivamente ministro dell'Interno e degli
Esteri.

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benessere e salute, 2006-01-10