Cellule Staminali

NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI
Notiziario quattordicinale sulle politiche per la clonazione terapeutica

Edito dall'Aduc - Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452
URL: http://staminali.aduc.it - Email: staminali@aduc.it

Anno V Numero 104
6 Gennaio 2006
la prossima edizione: 20 Gennaio 2006

EDITORIALE
Italia. Per favorire le staminali adulte si rischia di proibire completamente la
ricerca sulle embrionali
di Vincenzo Donvito


ARTICOLI
- Corea del Sud. La fine di uno scienziato che era divenuto un eroe
di Donatella Poretti


- Usa. Nuova terapia antirigetto per i trapianti?
di Donatella Poretti


NOTIZIE
- Gb. Ian Wilmut propone staminali embrionali per i malati terminali
- Italia. Palermo: 5 milioni all'Ismett per coltivare staminali
- Vaticano. Il Papa, Dio e l'embrione
- Italia. Decreto legge per la tutela giuridica delle invenzioni
- Mondo. Dalla genetica alle staminali, i traguardi del 2005
- Spagna. I vescovi contro le misure "antifamiliari" del Governo Zapatero
- Italia. Angelo Vescovi e gli embrioni sovrannumerari
- Paraguay. Staminali per recuperare la circolazione
- Usa. Staminali coltivate senza materiale animale
- Mondo. Da una cellula, un organo: una ghiandola mammaria
- Usa. Scoperta una proteina embrionale contro l'infarto
- Messico. Il franchising delle banche del cordone
- Usa. Missouri. Probabile silenzio sulle staminali nella nuova sessione
legislativa
- Usa. California. Proposta nuova legge a difesa delle donatrici di ovociti
- Usa. California. Le universita' californiane investono nel futuro della
ricerca sulle staminali

EDITORIALE
- Italia. Per favorire le staminali adulte si rischia di proibire completamente
la ricerca sulle embrionali
Un passo indietro rispetto alla legge 40: e' sostanzialmente questo, per alcuni
dei piu' impegnati e prestigiosi ricercatori italiani esperti di cellule
staminali, la proposta di legge presentata su questo tema dall'on. Francesco
Rutelli per sostenere la ricerca sulle cellule staminali fetali, da cordone
ombelicale ed adulte.
Nel convegno organizzato il 29 dicembre dall'Associazione Luca Coscioni e dalla
Rosa nel pugno in collaborazione con Radio Radicale, sono stati fortemente
critici contro la proposta di legge Elena Cattaneo (direttrice del laboratorio
di Biologia sulle cellule staminali dell'universita' di Milano), Giulio Cossu
(direttore dell'istituto per le cellule staminali del San Raffaele di Milano),
Piergiorgio Strata (direttore del 'Rita Levi Montalcini Center for Brain
Repair), il genetista Antonino Forabosco (universita' di Modena e Reggio
Emilia), il bioeticista Demetrio Neri (universita' di Messina).
Per Elena Cattaneo la proposta di legge di Rutelli e' non soltanto "inutile", ma
e' forse "un tentativo subdolo di distruggere in Italia la possibilita' di fare
ricerca sulle cellule staminali embrionali". Attualmente, infatti, la legge 40
sulla fecondazione assistita non permette di produrre embrioni a scopo di
ricerca, ma consente di utilizzare linee di staminali embrionali prodotte
all'estero. "La proposta di legge di Rutelli introduce una restrizione
ulteriore", ha rilevato ancora Cattaneo.
Fortemente critico contro la distinzione marcata tra staminali adulte ed
embrionali e' Giulio Cossu: "le staminali offrono grandi prospettive, ma su di
esse c'e' ancora da fare tanta ricerca di base" e non si puo' ridurre il
dibattito su quelle adulte e le embrionale "a una lotta fra tifoserie: si
rischia di perdere di vista la complessita' del problema".
Anche per Strata "la scienza e' unica, non settoriale" e "avere la pretesa di
rivendicare un ruolo di guida nel settore delle staminali adulte, come fa la
proposta Rutelli, non puo' che portarci ad una grande sconfitta: la scienza e'
competizione e noi rischiamo di gareggiare con una macchina a tre ruote".

La trasmissione puo' essere riascoltata sul sito Internet di Radio Radicale:
http://palinsesto.radioradicale.it/ram2.php?dt=2005-12-29&oi=15.35.42&oe=18.06.08

di Vincenzo Donvito

ARTICOLI

- Corea del Sud. La fine di uno scienziato che era divenuto un eroe
Dimissioni in diretta tv per Hwang Woo-Suk. Il finale di uno scienziato divenuto
un eroe nazionale ripreso dalla televisione locale mentre lascia il suo
laboratorio, ma la dissolvenza viene sostituita da uno strascico di polemiche
che a livello internazionale non sembra risparmiare nessuno.
Da questa vicenda non edificante restano in piedi alcune certezze che non fanno
comunque perdere la "fede" nella scienza e nel progresso della ricerca. Se
infatti la scienza non puo' essere imbrogliata e in qualche modo se esiste un
imbroglione viene comunque smascherato dai controlli, la stessa comunita'
scientifica internazionale con i suoi protocolli e i suoi controlli riesce a far
prevalere i dati alle illusioni. Arriva anche una conferma lo scienziato non
deve stare chiuso nei suoi laboratori, ma neppure divenire una soubrette da
avanspettacolo e la mitizzazione non lega bene con la scienza, che forse
richiederebbe un po' piu' di pragmatismo.

Una commissione d'inchiesta indipendente aveva appurato che il professore aveva
falsificato un articolo apparso quest'anno sulla rivista Science in cui
sosteneva di aver creato cellule staminali clonate su misura utilizzando cellule
di 11 pazienti affetti da malattie ritenute finora incurabili. Hwang era tenuto
in grande considerazione dal governo sudcoreano, che lo aveva nominato "massimo
scienziato " del paese e lo aveva ricoperto di onori e di fondi per le sue
ricerche (si parla di 40 milioni di dollari). I suoi studi avevano spinto il
governo sudcoreano ad aprire a ottobre un centro di ricerca che potesse servire
da punto di riferimento e di eccellenza per la cura di malattie finora
incurabili. Hwang si era gia' dimesso dal centro dopo che lo scorso mese era
scoppiato uno scandalo riguardo l'impiego di ovociti per alcune ricerche, che
erano stati donati da componenti dello stesso team di Hwang.
Travolti tutti gli studi e messe in dubbio tutte le ricerche, anche Snuppy, il
primo cane fotocopia, potrebbe essere un falso.
Il 29 dicembre arriva un primo verdetto: "Il giudizio della commissione e' che
il team del professor Hwang non ha le prove scientifiche per affermare che (le
cellule staminali adattate al singolo paziente) sono state realizzate", ha detto
Roe Jung-hye, capo dell'ufficio ricerche dell'Universita' Nazionale di Seul. Roe
ha detto ai giornalisti che le due linee finali che avrebbero potuto provare la
scoperta fondamentale del team non sono state prodotte nel laboratorio di Hwang,
ma in un ospedale di Seul. La notizia ha provocato un ribasso delle azioni di
biotech presso la Borsa di Seul.
Secondo alcuni esperti, il caso delle cellule staminali si sta trasformando un
una delle piu' gravi vicende di frode scientifiche della storia recente: le
prossime domande riguarderanno il modo in cui il team di Hwang ha potuto
commettere la frode e quante persone sono coinvolte. Per i magistrati, Hwang
rischia ora l'incriminazione per appropriazione indebita di fondi statali se
risultasse che il suo lavoro e' il risultato di una frode.
La rivista scientifica Usa Science, che aveva pubblicato lo studio, ritrattera'
l'articolo. E' quanto annuncia una dichiarazione diffusa lo stesso giorno in cui
la commissione era arrivata alla conclusione che la sua equipe, un tempo
celebrata, non ha fornito alcuna prova concreta di essere riuscita ad ottenere
cellule staminali da embrioni modellabili secondo necessita'.
"Non abbiamo dubbi che lo studio sulle staminali pubblicato il 19 maggio 2005
dalla rivista Science debba essere rettificato, e stiamo procedendo rapidamente
ma in modo appropriato in questa direzione", ha detto la rivista Science in una
dichiarazione della direzione.
"Hanno espresso la volonta' di ritrattare il lavoro pubblicato nel maggio
scorso", tutti gli autori della ricerca sulle cellule staminali guidata dal
ricercatore sudcoreano. Il passo indietro fatto dall'intero gruppo dei
collaboratori di Hwang e' annunciato on line dalla stessa rivista Science il 4
gennaio. "Science spera che questo approccio favorisca una ritrattazione che
fornisca alla comunita' scientifica il maggior numero di informazioni". Il 16
dicembre scorso la rivista aveva ricevuto la domanda di ritrattazione da
entrambi i principali autori della ricerca: Hwang Woo-suk e l'americano Gerard
Schatten, vicedirettore della ricerca nel dipartimento di Ostetricia,
ginecologia e scienze della riproduzione dell'universita' statunitense di
Pittsburgh.
La nota dice che la rivista sta lavorando con gli autori sul testo della
ritrattazione e che sono necessari provvedimenti che garantiscano che il lavoro
venga definitivamente rimosso dagli archivi accademici. La dichiarazione precisa
anche che Science sta cercando di ottenere informazioni sull'indagine condotta
dalla commissione d'inchiesta di accademici dell'Universita' nazionale di Seoul.
Hwang Woo-suk, nega che i risultati delle sue ricerche siano stati falsificati.
In un'intervista rilasciata al quotidiano buddhista Beopbo, lo scienziato ha
detto che le sue relazioni non sono state contraffatte, ha accusato che le
cellule prodotte dai suoi esperimenti sono state rubate ed ha invitato gli
inquirenti ad effettuare un'indagine per chiarire la verita'. "Sono sicuro che è
stato fatto uno scambio e gli esperti lo possono controllare in modo
inequivocabile", ha dichiarato. Alla fine dell’intervista lo scienziato, di
credo buddista, ha dichiarato: “ogni giorno cerco di fare qualche inchino al
Buddha, ma ho intenzione di sforzarmi ed arrivare a 108 inchini al giorno”. Fare
108 inchini e' una pratica ascetica del buddismo.

“Una vergogna” che non permette alla Corea neppure di “sostenere lo sguardo del
mondo”. Cosi' il card. Stephen Kim Sou-hwan, commosso fino alle lacrime,
commenta la serie di scandali che ha investito il “pioniere” della clonazione
terapeutica. In un’intervista al settimanale dell’arcidiocesi di Seoul,
Pyonghwa-Shinmun, il cardinale ha sottolineato che il caso del prof. Hwang "non
e' un problema circoscritto al singolo individuo o a un gruppo, ma investe tutta
la nostra societa', che ha perso il valore dell’onesta”.

I dati salienti di Hwang Woo-suk:
Nato nel 1953 a Bu-yeo, nella provincia sudcoreana di Chungnam, l'eroe
nazionale, ora caduto in disgrazia, Hwang Woo-suk, negli ultimi due anni ha
collezionato una serie di risultati scientifici, ritenuti fino a oggi
formidabili successi. Seppur fin da subito contestate e comunque da piu' parti
messe talvolta in dubbio, le ricerche di Hwang fanno il giro del mondo:
12 febbraio 2004: l'annuncio della prima clonazione di embrioni umani della
quale siano stati pubblicati i risultati, arriva dal veterinario sudcoreano e
colleghi americani. Gli scienziati dicono di aver clonato ben 30 embrioni umani
per ottenere cellule che potrebbero, secondo Hwang nell'arco di una decina di
anni, curare gravi malattie. Lo scienziato afferma di aver isolato da un gruppo
di donne il materiale genetico di cellule somatiche, e di averlo trasferito
all'interno de ovuli appartenenti alle stesse donne. Gli embrioni si sviluppano
fino allo stadio di blastocisti, il massimo stadio raggiungibile prima
dell'impianto in utero e nel quale e' possibile prelevare cellule staminali
pluripotenti, ossia cellule bambine che potenzialmente possono essere fatte
differenziare per ottenere diversi tessuti. Hwang parla del piu' avanzato stadio
mai prodotto.
La notizia della ricerca, pubblicata dalla rivista Science, e' salutata da
alcuni come un grande risultato tecnico, ma non mancano commenti che invitano
alla cautela, soprattutto per le implicazioni etiche.
19 maggio 2005: Science pubblica la ricerca di Hwang che afferma di aver
ottenuto le prime cellule staminali su misura. Si tratterebbe delle prime 11
linee di cellule staminali umane ottenute da un gruppo di persone malate. Ora
una commissione d'inchiesta indipendente avrebbe accertato che i dati erano
stati falsificati.
3 agosto 2005: si chiama Snuppy, e' il primo cane clonato e Hwang e' il suo
papa'. Il cucciolo di afgano fotocopia e' acclamato come invenzione dell'anno
dal settimanale americano Time Magazine.
di Donatella Poretti


- Usa. Nuova terapia antirigetto per i trapianti?
Jennifer Duran e' una giovane donna che conosce le difficolta' di un trapianto.
A 13 anni dopo il trapianto del fegato prendeva una ventina di pillole al giorno
per impedire che il suo corpo rigettasse il nuovo organo, tra gli effetti
collaterali: la peluria nel viso, e delle piaghe in una gamba e in un piede che
alle volte dal dolore le impedivano di camminare.
Oggi ha 26 anni ed e' l'immagine della speranza per molti trapiantati. Nel 2002
le hanno trapiantato un nuovo fegato, ma con un trattamento sperimentale che per
il momento si e' dimostrato promettente. "Per la prima volta nella mia vita, so
che cosa significa essere sana. Non lo avevo mai vissuto", spiega.
I medici le hanno soppresso il suo sistema immunitario e le hanno trapiantato il
midollo osseo della donatrice dell'organo, prima di impiantargli il nuovo
fegato. Le staminali del midollo le hanno fornito un nuovo sistema immunitario
che non cerca di rigettare e attaccare l'organo donato.
"Sono entusiasta. Ancora e' una novita', ma se i risultati continuano ad essere
cosi' buoni come ora, credo che questo potrebbe beneficiare molte persone",
spiega il dottor David Sachs, immunologo al Massachusetts General Hospital. Sono
quattro i pazienti che si sono sottoposti alla sua tecnica sperimentale, tre
hanno avuto successo, e uno e' Jennifer Duran.
Per altri medici la tecnica e' comunque troppo pericolosa e dovrebbe essere
usata solo in casi particolari. "Molte persone non sopravvivrebbero al
trattamento", dice il dottor Hans Sollinger, professore di chirurgia e direttore
dei trapianti all'Universita' di Wisconsin-Madison. "La chirurgia (dei
trapianti) abituale e' un gioco da bambini paragonato a questo: per ora e'
troppo tossico".
Il noto caso della donna sottoposta al trapianto di faccia in Francia ha
ricevuto anch'esso un trattamento sperimentale simile, anche se i dettagli non
sono ancora stati resi noti completamente. I medici avrebbero iniettato alla
paziente del midollo osseo del donatore del tessuto facciale alcuni giorni dopo
l'operazione ma senza sopprimere preventivamente il sistema immunitario della
paziente. Un metodo che potrebbe permettere di ridurre le dosi di farmaci
antirigetto.
Il sistema immunitario umano e' un esercito di cellule che circolano
costantemente nell'organismo alla ricerca di corpi estranei. Una volta generate
dal midollo osseo, le cellule sono programmate per riconoscere la differenza tra
i tessuti propri da proteggere e quelli estranei da attaccare.
Un trapianto consiste nell'impianto di un corpo estraneo che aiuta l'organismo a
funzionare, ma che per il sistema immunitario del ricettore e' un tessuto nemico
da distruggere. Per questo il paziente deve prendere per il resto della sua vita
i farmaci antirigetto che, interferendo con il sistema immunitario, proteggono
il nuovo organo. Farmaci che comportano una serie di effetti collaterali non
solo fastidiosi, ma anche pericolosi predisponendo al cancro e all'osteoporosi,
tra le altre malattie.
Con il trattamento sperimentale di Sollinger il paziente riceve un sistema
immunitario del donante affinche' il suo corpo non attacchi il nuovo organo. Il
prezzo e' alto: occorre uccidere completamente le cellule immunitarie del
ricettore per sostituirle. Un trattamento che include farmaci e radiazioni, che
causano dolore e mancanza di un sistema immunitario per diverse settimane. Per
questo Duran ha dovuto passare questo tempo in una camera sterile, e il dolore
era cosi' forte che chiedeva continuamente morfina.
Un mese dopo ha recuperato le forze, e nel giro di due mesi ha iniziato una vita
normale, solo un po' di farmaci antirigetto subito dopo l'operazione. "Ho
provato i due tipi di chirurgia e so per esperienza come e' straordinario. Dopo
un mese di sofferenza, una vita normale", spiega Duran.
di Donatella Poretti


NOTIZIE

- Gb. Ian Wilmut propone staminali embrionali per i malati terminali
Offriamo la terapia con le cellule staminali embrionali ai pazienti terminali.
E' questa la proposta lanciata, dalle colonne del quotidiano "The Scotsman",
dallo scienziato scozzese Ian Wilmut, noto come il "papa'" della pecora "Dolly".
"Anche se questo tipo di terapia non e' ancora stato sperimentato completamente
potrebbe aiutare a salvare delle vite umane o, al peggio spingere in avanti la
ricerca scientifica", ha spiegato l'illustre scienziato. La proposta di Wilmut
arriva dopo che lo scandalo che ha coinvolto in Corea del Sud il suo collega
Hwang Woo Suk ha profondamente turbato le aspettative di molti pazienti e
ricercatori che si aspettavano un beneficio diretto dallo sviluppo della
cosiddetta terapia rigenerativa.
Wilmut ha aggiunto inoltre di conoscere gia' alcuni pazienti che si
presterebbero volentieri ai trials necessari per sperimentare questi nuovi tipi
di trattamenti. "Se aspettiamo ancora che tutti gli elementi siano sperimentati
e testati -ha detto ancora- potremmo ritardare molto la messa a punto di
trattamenti efficaci".
Lo scorso mese di febbraio, lo scienziato scozzese aveva ottenuto il via libera
dalla Human Fertilisation and Embryology Authority -l'ente britannico che
controlla le attivita' di ricerca che coinvolgono embrioni umani- alla
clonazione di embrioni umani dai quali avrebbe potuto ottenere delle cellule
staminali su misura del paziente. La licenza era stata concessa per studiare la
malattia del moto-neurone (MND), una patologia che provoca la morte dei neuroni
che controllano i movimenti nel cervello e nel midollo spinale.
L'obiettivo e' quello di trovare farmaci in grado di arrestare la progressione
della patologia che, in media, porta alla morte in soli 14 mesi dalla diagnosi.
E proprio per la messa a punto di nuove terapie che coinvolgono pazienti affetti
da questo tipo di malattia, che Wilmut ha chiesto di poter iniziare la
sperimentazione sull'uomo della terapia con le staminali embrionali. Inoltre
Wilmut dall'inizio di questo mese e' diventato il primo direttore del nuovo
Centro per la Medicina Rigenerativa dell'Universita' di Edimburgo. Proprio a
questo nuovo centro si sarebbero rivolte le persone malate disponibili a essere
usate come cavie negli esperimenti. "Ho avuto contatti con molte persone che
soffrono a causa di malattie neuro-degernerative che hanno davanti a se' una
situazione davvero pesante fatta da un lento, ma inesorabile declino e da una
morte prematura", ha aggiunto Wilmut. "Provate ad immaginare -ha chiesto ai
lettori lo scienziato scozzese- di soffrire di una malattia che vi immobilizza
dalla testa in giu' e che voi sentite dalla radio o dagli altri media, e da
Internet che esiste una terapia che potenzialmente, grazie alle facolta' delle
cellule staminali, puo' darvi qualche beneficio. Queste notizie susciterebbero
in voi molto entusiasmo". E questo, secondo lo scienziato andrebbe anche al di
la' dei potenziali rischi derivanti dall'uso di protocolli terapeutici non del
tutto definiti e consolidati. "I benefici -ha spiegato- per questo tipo di
malati, sarebbero comunque superiori ai rischi. Se aspettiamo di avere tutti i
test e i protocolli in regola, molti pazienti saranno andati".
Il Governo britannico ha assegnato un finanziamento di 50 milioni di sterline al
nuovo centro di Edimburgo guidato da Wilmut con l'incarico di mettere in piedi
una struttura che sia il centro di riferimento di tutta la Gran Bretagna per la
ricerca sulle cellule staminali embrionali umane.


- Italia. Palermo: 5 milioni all'Ismett per coltivare staminali
L'Istituto mediterraneo trapianti ha appena ottenuto un finanziamento di 5
milioni di euro dal ministero dell'Innovazione tecnologica per sviluppare
tecniche che garantiscano la sicurezza nei laboratori della cell factory, la
fabbrica di cellule staminali in funzione gia' da un anno.
Nel finanziamento rientrano la formazione del personale e la creazione di spin
off companies, societa' locali in grado di produrre beni e servizi attualmente
acquistati fuori dalla Sicilia. All'inizio del prossimo anno partira' un altro
progetto avveniristico, in collaborazione con l'Istituto zootecnico e l'Istituto
zooprofilattico, per sperimentare procedimenti per la conservazione degli organi
da trapiantare e di nuovi farmaci anti-rigetto. La sperimentazione verra' fatta
sugli organi di maiali geneticamente modificati che verranno allevati allo
Zootecnico.
Iniziative che si legano al progetto da 150 milioni i euro (100 sono gia' stati
stanziati nella finanziaria regionale) per realizzare un istituto di ricerca in
biomedicina e biotecnologia che dovrebbe sorgere in un terreno messo a
disposizione dalla Regione tra Cinisi e Carini. L'Ismett sta rafforzando anche
la sua posizione internazionale sul fronte dei trapianti da vivente con
l'apertura a degenti stranieri paganti, provenienti soprattutto dai paesi arabi.
Un intervento per il trapianto di fegato ad una donna e' gia' stato eseguito ed
altri degenti stanno concludendo i check up. Per loro sono state realizzate
quattro suite destinate ad ospitare anche i familiari.


- Vaticano. Il Papa, Dio e l'embrione
Nell'embrione "ancora informe" Dio vede gia' tutto il "futuro" dell'essere
umano. E' quanto ha detto Benedetto XVI all'udienza generale del 28 dicembre
commentando il salmo 138, definendo l'uomo come "prodigio" di Dio, un tema
legato al "clima natalizio ce stiamo vivendo in questi giorni".
Il salmo, ha ricordato il papa, parla di un uomo "ancora informe nell'utero
materno: il vocabolo ebraico usato e' stato inteso da qualche studioso della
Bibbia come rimando all'embrione" sul quale si "pone gia' lo sguardo benevolo e
amoroso degli occhi di Dio".
"Estremamente potente e', nel nostro Salmo l'idea che Dio di quell'embrione
ancora 'informe' veda gia' tutto il futuro: nel libro della vita del Signore
gia' sono scritti i giorni che quella creatura vivra' e colmera' di opere
durante la sua esistenza terrena".
"Torna cosi' ad emergere la grandezza trascendente della conoscenza divina, che
non abbraccia solo il passato e il presente dell'umanita', ma anche l'arco
ancora nascosto del futuro", ha detto il Papa, aggiungendo a braccio che "appare
anche la grandezza di questa piccola creatura umana non nata, formata dalle mani
di Dio e circondata dal suo amore. Un elegio biblico dell'essere umano, dal
primo momento della sua vita".


- Italia. Decreto legge per la tutela giuridica delle invenzioni
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 29 dicembre il decreto legge di
attuazione della direttiva comunitaria sulla 'protezione giuridica delle
invenzioni biotecnologiche'. Lo rende noto un comunicato del ministero delle
Attivita' produttive, il cui responsabile Claudio Scajola ha detto che "il
provvedimento approvato consente di rafforzare la protezione brevettale in
settori altamente innovativi, cosi' come indicato dal Programma di Governo e dal
Piano Triennale del Ministero delle Attivita' Produttive".
La possibilita' di brevetto delle invenzioni biotecnologiche -prosegue Scajola
in una nota- ha un ruolo fondamentale nello sviluppo della ricerca scientifica e
dell'economia: la Commissione Europea ha stimato che entro il 2010 i settori,
esclusa l'agricoltura, in cui la scienza della vita e la biotecnologia sono
rilevanti potrebbero valere piu' di 2.000 miliardi di euro. Questi settori
richiedono pero' forti investimenti ad alto rischio che non possono non avere
un'adeguata protezione giuridica".
Il decreto armonizza la protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche
escludendo, in particolare, la clonazione e ogni utilizzazione di embrioni
umani, i procedimenti di modificazione dell'identita' genetica dell'essere
umano.


- Mondo. Dalla genetica alle staminali, i traguardi del 2005
Non si sono ancora realizzate le grandi promesse della genetica e della ricerca
sulle staminali, perche' la strada della ricerca e' sempre molto lunga, ma non
c'e' dubbio che il 2005 e' stato un anno cruciale per i passi in avanti fatti in
questi campi, nonostante la delusione e l'amarezza lasciate dal bluff della
ricerca sud-coreana. Tanti risultati importanti sono arrivati nella lotta ai
tumori e tante energie sono state convogliate nella ricerca di armi efficaci
contro l'attesa pandemia di influenza, annunciata dalle epidemie di influenza
aviaria partite dal Sud Est asiatico.
I traguardi del 2005 riassunti dall'agenzia Ansa.

- POKEMON,PROTEINA CHIAVE PER CRESCITA CANCRO: la proteina Pokemon (il cui nome
deriva da POK, dalla famiglia di proteine cui appartiene, e da Erythroid Myeloid
Ontogenic factor) e' stata identificata dall'italiano Pier Paolo Pandolfi, del
Memorial Sloan-Kettering Cancer Centre di New York, e promette di diventare uno
strumento efficace per prevedere la progressione della malattia.

- SCOPERTO DIFETTO GENETICO CAUSA LEUCEMIA MIELOIDE: e' un difetto genetico
presente in un terzo dei casi di leucemia mieloide acuta, la forma di leucemia
acuta piu' comune negli adulti. La scoperta, rende possibili i primi test
diagnostici e di verifica dell'efficacia delle terapie sui pazienti con la
mutazione.

- COMPLETATA LA MAPPA DEL CROMOSOMA X: una nuova tappa della genetica nella
quale l'Italia ha giocato un ruolo importante e che ha portato con sé una
miniera di dati. Il cromosoma X e' infatti il piu' interessante e importante del
genoma umano. E' il cromosoma femminile ed e' la sede dei geni responsabili di
malattie che compaiono solo nei maschi, come la distrofia muscolare di Duchenne
(DMD) o l'emofilia. Per decenni i genetisti lo hanno studiato e individuato come
la sede di piu' di 300 malattie, piu' di quelle identificate in qualsiasi altro
cromosoma.

- VACCINO ANTIPOLIO HA MEZZO SECOLO: un compleanno doveroso da festeggiare,
quello del vaccino contro la poliomielite messo a punto da Jonas Salk. E' stato
senza dubbio uno dei successi piu' straordinari della ricerca biomedica.

- IL BLUFF DELLE PRIME CELLULE UMANE SU MISURA: l'annuncio non avrebbe potuto
essere piu' clamoroso e autorevole, visto che a ospitarlo era stata una rivista
del calibro di Science. Ma l'illusione e' durata pochi mesi: la notizia delle
prime linee di cellule staminali embrionali "su misura", ottenute nella Corea
del Sud e prelevate da embrioni clonati a partire da cellule adulte di individui
malati, era esplosa in maggio come una bomba e aveva riempito le prime pagine di
tutti i giornali. Ma a novembre i sospetti della comunita' scientifica si erano
fatti incalzanti e a dicembre tutto si e' rivelato un falso scientifico.

- EMBRIONI UMANI DA OVULI MATURATI IN LABORATORIO: per la prima volta al mondo
sono stati ottenuti embrioni umani da ovociti fatti maturare in laboratorio. La
scoperta potrebbe rendere piu' facile ottenere linee di cellule staminali
embrionali e farle sviluppare fino ad ottenere spermatozoi e ovociti.

- ACCELERATORE ITALIANO PER RICERCA SU STAMINALI CERVELLO: e' il metodo messo a
punto fra Italia e Scozia. Utilizzando cellule staminali di embrioni di topo, i
ricercatori hanno scoperto come riuscire a moltiplicare in laboratorio le
cellule neurali immature fino a ottenere popolazioni di cellule pure, ossia
perfettamente omogenee da cui ottenere i diversi tipi di cellule nervose.

- COMPLETATO GENOMA DELLO SCIMPANZE': non ha piu' segreti la sequenza del Dna
dello scimpanzé, che e' stata completata e servira' a capire meglio l'origine
dell'uomo, dando un contributo forte anche alla comprensione di molte malattie
tipicamente umane.Lo scimpanzé e' il primo primate non umano il cui genoma e'
stato sequenziato e il quarto mammifero dopo uomo, topo e ratto.

- MECCANISMO DNA,SEMPRE PIU' COMPLESSO: non e' che a un solo gene corrisponde la
produzione di una sola proteina, ma appena il 2% del genoma serve a produrre
proteine: il resto controlla meccanismi che regolano il funzionamento delle
cellule e che sono ancora in gran parte sconosciuti. Lo hanno dimostrato due
studi pubblicati su Science e coordinati dal Giappone, nei quali l'Italia ha
giocato un ruolo importante.

- PRIMA MAPPA GENETICA DELLE MALATTIE: e' il primo catalogo che permette di
ricostruire le modificazioni del DNA all'origine di malattie complesse come
quelle cardiovascolari, diabete, asma, alcune forme di tumore e perfino alcune
malattie psichiatriche.

- NATI IN ITALIA 14 MAIALI FOTOCOPIA: l'esperimento di clonazione rientra nel
quadro del progetto europeo volto a sviluppare modelli animali di grossa taglia
che permettano di verificare la qualita' e le caratteristiche cellulari e
molecolari delle cellule staminali embrionali clonate in diverse specie animali.


- TRAPIANTO PARZIALE DI FACCIA: e' stato eseguito in Francia, ad Amiens, su una
donna dal viso devastato per l'aggressione di un cane. Utilizzando tessuti del
viso prelevati da cadavere, viene ricostruita la zona inferiore del viso. Un
trapianto giudicato accettabile dai bioeticisti purché non alteri la fisionomia
del ricevente.


- Spagna. I vescovi contro le misure "antifamiliari" del Governo Zapatero
La Conferenza Episcopale ha accusato il Governo spagnolo di praticare "misure
antifamiliari" con la legislazione in preparazione. Con un messaggio della
sottocommissione episcopale Famiglia e Vita alla vigilia della festivita' della
Sagrada Familia (29 dicembre) i vescovi spiegano come "viviamo in un momento in
cui si diffonde una cultura che oscura i dati antropologici fondamentali, si
dissolve l'identita' della famiglia e si disprezza sempre piu' la vita umana
piu' debole, come quella del malato o quella degli embrioni".
Si propagano "pratiche contrarie alla vita, come la sperimentazione con gli
embrioni, la distruzione di queste vite embrionali per ottenere cellule
staminali e, anche, la proposta che arriva da una comunita' autonoma (Andalusia,
ndr) di iniziare la pratica della clonazione umana". E ancora e' "un'ombra
sinistra la diffusione della pillola del giorno dopo, la legge della
Riproduzione Assistita che prepara il Governo, la crescente presenza del tema
dell'eutanasia nei mezzi di comunicazione o la prospettiva di un ampliamento
della depenalizzazione dell'aborto".
Per i vescovi il Governo di José Luis Rodríguez Zapatero e' anche "colpevole di
omissione" per "non aver promosso politiche che aiutino efficacemente le
famiglie piu' bisognose", "ma ancora, non solo manca il giusto appoggio alla
famiglia, ma la si attacca con misure antifamiliari come la riforma del Codice
Civile, in cui si elimina il riferimento al padre e alla madre, allo sposo e
alla sposa, per equiparare le unioni di persone dello stesso sesso con il
matrimonio, o il cosiddetto divorzio espresso, che introduce la figura del
ripudio nella nostra legislazione". I vescovi aggiungono come "si sta preparando
una legge di Genere, con cui si vuole annullare il significato antropologico
della differenza sessuale e imporre la teoria del genere contraria alla vera
natura dell'uomo".


- Italia. Angelo Vescovi e gli embrioni sovrannumerari
Intervistato da Margherita De Bac per il Corriere della Sera, Angelo Vescovi del
San Raffaele sostenitore dei 4 no al referendum sulla legge sulla procreazione
medicalmente assistita, conferma il suo alla sperimentazione sugli embrioni, ma
specifica: "Ho una posizione diversa sugli embrioni soprannumerari, congelati,
non piu' utilizzati. Mettiamoci d'accordo per non crearne di nuovi, stabiliamo
quando dichiararne la morte in modo che possano servire alla ricerca. Una
soluzione che non mi piace ma credo sia arrivato il momento di risolvere questo
spinoso problema".
Vita umana e persona, lei fa distinzione? "Per me coincidono anche se il primo
e' un fatto biologico, il secondo sociologico e noi scienziati ci basiamo su
asserzioni oggettive, documentabili, non influenzabili dalla cultura".
C'e' un'alternativa all'uso di cellule staminali che non comporti la distruzione
dell'embrione? "Sì esiste e la scienza non deve dichiararsi impotente, deve
cercare quest'alternativa per non distruggere un embrione. Non e' scritto da
nessuna parte che uno scienziato debba permettersi di fare tutto".


- Paraguay. Staminali per recuperare la circolazione
Medici del Centro Médico Bautista hanno realizzato per la prima volta nel Paese
l'impianto, nel piede destro di un diabetico, di cellule staminali estratte dal
midollo osseo dello stesso paziente. Il dr. Jorge Flores, specializzatosi in
Giappone in chirurgia vascolare, ha fatto l'intervento lo scorso 29 dicembre.
"Questo paziente aveva scarse risorse, presentava un ulcera nel suo piede destro
che dopo quattro mesi di trattamenti medici non si era ancora cicatrizzata. Dopo
aver fatto alcune ecografie abbiamo visto che aveva le arterie terminali
ostruite e per questo motivo non si poteva realizzare un bypass".
Il dr. Flores aggiunge che in base agli studi effettuati, Isidoro Fariña di 68
anni, era il paziente ideale per mettere in pratica il nuovo trattamento a base
di staminali per ricostruire le vene e i capillari e poter permettere di nuovo
la circolazione del sangue. Un metodo che in Giappone e' testato da due anni.
I professionisti hanno tutti rinunciato al loro onorario e la Fondazione del
Centro Médico Bautista ha coperto le spese. La valutazione del paziente verra'
fatta nel giro di otto settimane.


- Usa. Staminali coltivate senza materiale animale
Per la prima volta gli scienziati sono riusciti a far crescere in vitro cellule
staminali umane senza usare alcun materiale animale nel terreno di coltura.
Il nuovo lavoro, riportato sulla rivista Nature Biotechnology, e' un passo
cruciale nella ricerca sulle staminali perche' consente la crescita di queste
cellule senza utilizzare prodotti animali che possono ospitare virus e altre
potenziali fonti di problemi, e rappresenta un passo in avanti per la ricerca di
possibili cure destinate ai malati di Alzheimer, Parkinson o diabete. Sinora,
infatti, ottenere colture di staminali fuori dal corpo umano ha richiesto sempre
un terreno di coltura preparato con una mistura di nutrienti, fattori di
crescita e siero di derivazione animale. Per le staminali embrionali, in
particolare, il materiale solitamente usato deriva da siero bovino ed embrioni
di topo. Ma l'uso di questi terreni di crescita puo' rappresentare un rischio,
specie per l'eventualita' di un contagio da virus che dall'animale possono
passare all'uomo.
A escogitare il sistema di coltura alternativo ci ha pensato Tenneille Ludwig
dell'University del Wisconsin a Madison in forze alla WiCell, una societa'
impegnata nello sviluppo di nuovi terreni di coltura. Il primo a sperimentare il
metodo e' stato James Thomson, professore di anatomia alla stessa universita' e
anche il primo scienziato che e' riuscito a crescere cellule staminali
embrionali in vitro 7 anni fa, e che ora ha annunciato di aver allevato per 7
mesi due linee di staminali umane. "E' la prima volta -ha detto- che e' stato
per noi possibile ottenere linee di cellule in condizioni interamente
controllate su un terreno che non contiene alcun prodotto animale". Per allevare
le cellule i ricercatori della Wicell hanno messo a punto una 'ricetta' ben
definita e con ingredienti unicamente umani.


- Mondo. Da una cellula, un organo: una ghiandola mammaria
Per la prima volta una sola cellula staminale e' riuscita e rigenerare un intero
organo in un animale vivo, la ghiandola mammaria di un topo. Il risultato, che
promette di avere ricadute interessanti anche nella ricerca sui meccanismi di
formazione dei tumori, e' pubblicato su Nature ed e' il frutto di una
collaborazione fra Australia, Canada e Stati Uniti. Gli studiosi sono riusciti a
isolare le cellule staminali dalla ghiandola mammaria di un topo e quindi le
hanno marcate in modo da renderle riconoscibili in ogni fase successiva
dell'esperimento. Quindi le hanno trapiantate in topi vivi, nei quali le cellule
hanno cominciato a moltiplicarsi fino a formare una ghiandola mammaria completa
e perfettamente funzionante, in grado di produrre latte.
"Il nostro studio fornisce la prima descrizione, per quanto ci risulta, della
ricostituzione di un intero organo a partire da una singola cellula staminale
epiteliale e ha implicazioni per l'isolamento di altre cellule staminali da
altri tessuti epiteliali", scrivono i ricercatori, coordinati da Jane Visvader,
dell'istituto di ricerca medica australiano "Walter and Eliza Hall", di
Parkville. Il risultato, secondo i ricercatori, dimostra che le cellule
staminali hanno proprieta' che le rendono del tutto particolari: sono capaci di
riprodurre se stesse e di mantenere inalterato il loro numero complessivo,
inoltre possono differenziarsi seguendo strade diverse, formando cioe' diversi
tipi di cellule della ghiandola mammaria. In topi utilizzati come modello del
tumore del seno, i ricercatori si sono accorti inoltre che cellule staminali di
questo tipo erano piu' numerose nel tessuto del seno pre-canceroso:
un'osservazione che suggerisce come queste cellule potrebbero essere coinvolte
nella comparsa di tumori.
"E' un grande avanzamento sia sul fronte della conoscenza sia un passo in avanti
verso la possibilita' pratica di utilizzare le staminali per produrre nuovi
organi", ha osservato il direttore del Laboratorio di Biologia dello sviluppo
dell'universita' di Pavia, Carlo Alberto Redi, commentando il lavoro. "Non
sappiamo di che cosa hanno bisogno le cellule per organizzarsi in
un'architettura biologica". Scoprirlo e' oggi uno degli obiettivi fondamentali
della ricerca sulle staminali perche' potrebbe significare avere a disposizione
il metodo per indirizzare la crescita delle cellule staminali.


- Usa. Scoperta una proteina embrionale contro l'infarto
E' stata ribattezzata 'Sonic the Hedgehog', ovvero 'Sonic il porcospino' dal
nome del personaggio di un noto videogioco famoso per la sua velocita' d'azione
contro il nemico: e' una proteina embrionale e studi recenti hanno dimostrato la
sua efficacia contro l'infarto. La scoperta, pubblicata sulla rivista
internazionale Nature Medicine, e' frutto del lavoro dei ricercatori americani
della Tufts University di Boston, con la partecipazione dell'italiano Roberto
Pola dell'Universita' Cattolica di Roma. Una scoperta importante, ha affermato
Pola, che apre la strada al "potenziale impiego terapeutico della proteina per
rivascolarizzare il tessuto cardiaco a seguito di ischemia". La Sonic the
Hedgehog (che con il porcospino virtuale di cui condivide il nome ha in comune
la rapidita' e l'ampiezza d'azione) e' una proteina nota da tempo agli studiosi
di embriologia per il ruolo chiave che svolge nel processo di formazione
dell'embrione, ma la verifica del suo potenziale impiego terapeutico nel
determinare la rivascolarizzazione del tessuto cardiaco a seguito del trauma
ischemico e' un aspetto del tutto nuovo. Da tempo al centro degli interessi
della linea di ricerca di Roberto Pola, ricercatore presso l'Istituto di
Medicina Interna dell'Universita' Cattolica di Roma e unico co-autore italiano
dello studio, Sonic the hedgehog "non solo si e' mostrata in grado di
rivascolarizzare il miocardio ischemico attraverso la sua capacita' angiogenica,
di attivare cioe' la formazione di nuovi vasi sanguigni a partire da vasi
preesistenti -ha spiegato l'esperto- ma e' stata anche in grado di promuovere la
mobilitazione delle cellule staminali dal midollo osseo e la loro incorporazione
a livello del tessuto miocardico". Poiche' si tratta di una proteina embrionale
"ritenevamo che fosse in un certo senso abituata a lavorare con le cellule
staminali. Per questo ipotizzavamo che esistessero tutte le premesse affinche'
potesse mobilitare queste cellule prodotte dal midollo osseo dell'individuo: i
risultati dello studio ce ne hanno dato conferma". E "molto promettenti" sono
stati infatti definiti dai ricercatori i risultati della sperimentazione
condotta sugli animali, prima sui ratti e poi sui maiali: "Utilizzando tecniche
di terapia genica la proteina e' stata iniettata direttamente nel miocardio
ischemico di diversi modelli animali con un'escalation che, partita dai ratti,
e' giunta sino al maiale, che costituisce l'ultimo passo prima di poter giungere
alla sperimentazione sull'uomo. I risultati ottenuti sono stati un'abbondante
rivascolarizzazione del tessuto ischemico, con conseguente importante riduzione
dell'area infartuata e significativo miglioramento della funzione cardiaca dopo
l'infarto". Nei modelli animali utilizzati, ha concluso l'esperto, "sono stati
inclusi diversi modelli di cardiopatie ischemiche, acute e croniche, le stesse
per cui stiamo chiedendo all'autorita' statunitense Fda l'autorizzazione alla
sperimentazione sull'uomo".


- Messico. Il franchising delle banche del cordone
Un vero e proprio affare, una previsione di crescita di richiesta dei servizi
dal 50 al 70%, e' quello delle banche per la conservazione del cordone
ombelicale e delle rispettive cellule staminali. Il direttore delle banche in
franchising del Banco de Cordón Umbilical, Michael Myslabodski spiega che in due
anni i campioni conservati sono passati da 3 a 7 mila, nel 2005 sono stati
aperti 17 centri e nel 2006 se ne prevedono altri 9-12, arrivando a coprire il
40% dell'obiettivo prefissato di aprirne 40 in tutto il Paese.
Un affare in crescita di pari passo con i progressi della biotecnologia, un
affare che secondo Myslabodski permette un ritorno in denaro, rispetto agli
investimenti iniziali, che oscilla tra il 150 e 200% a partire dal terzo anno di
vita del centro.
In Messico non esiste una legislazione in merito alla raccolta e conservazione
del cordone, anche se valgono i limiti i permessi e la vigilanza del ministero
della Salute (Ssa) e della Commissione federale di protezione contro i rischi
sanitari che devono monitorare le operazioni.


- Usa. Missouri. Probabile silenzio sulle staminali nella nuova sessione
legislativa
Cinque nuove proposte di legge sull'uso delle cellule staminali saranno
esaminate durante la nuova sessione legislativa che si e' appena aperta.
Considerato che a novembre 2006 i cittadini del Missouri potrebbero essere
chiamati ad esprimersi sulla proposta di un emendamento costituzionale
sull'argomento, il dibattito sulle staminali potrebbe diventare una delle
questioni politiche piu' centrali per quest'anno. Nonostante cio' molti
prevedono che il dibattito sara' molto sommesso, in quanto il partito
repubblicano (il cui elettorato e' diviso a meta' sull'argomento), vorra'
evitare le spaccature dello scorso anno. Gia' ci sono segnali in tal senso.
Contrariamente allo scorso anno, quando il Sen. Matt Bartle propose di
introdurre il reato per la clonazione terapeutica, ha annunciato l'intenzione di
chiedere solamente una sanzione pecuniaria.


- Usa. California. Proposta nuova legge a difesa delle donatrici di ovociti
La senatrice Deborah Ortiz ha intenzione di proporre una nuova legge a
protezione delle donatrici di ovociti. In particolare, questa legge imporrebbe
ai medici di informare sui rischi potenziali a cui si sottopongono le donatrici
e quindi di ottenere un vero e proprio “consenso informato”. Inoltre, Ortiz
vorrebbe proibire ogni pagamento alle donatrici che oltrepassi il semplice
rimborso spese.


- Usa. California. Le universita' californiane investono nel futuro della
ricerca sulle staminali
Nonostante la Proposition 71 sia ancora bloccata nelle aule di tribunale, le
universita' californiane continuano ad investire in laboratori e per il
reclutamento di nuovi ricercatori. La Stanford University ha attirato diversi
importanti ricercatori da altre universita' prestigiose, quali Harvard e
University of Michigan. La UC Irvine ha stanziato 60 milioni di dollari per la
costruzione di infrastrutture per la ricerca sulle staminali. La UCLA si e'
proposta di assumere 12 nuovi ricercatori per il suo nuovo istituto di ricerca
sulle staminali.


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benessere e salute, 2006-01-06