Infezioni Ospedaliere:
parte Global Patient Safety Challenge 2005-2006.
-L'OMS lancia il “Global Patient Safety Challenge 2005-2006”
Il 13 ottobre 2005 parte la Campagna contro le infezioni associate all’assistenza
sanitaria lanciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Si riuniscono 250 partecipanti di vari stati e appartenenti a strutture differenti
(agenzie internazionali, agenzie governative, istituzioni mediche).
A moderare l’incontro Sir Liam Donaldson, Presidente dell’Alleanza
Mondiale per la sicurezza dei pazienti, Dirigente medico in Inghilterra e Consigliere
Medico del Governo del Regno Unito. La sessione del mattino si svolge presso
la sede dell’OMS di Ginevra. Il pomeriggio si sposterà presso l’Ospedale
Universitario di Ginevra.
L’obiettivo generale è quello di incoraggiare i diversi paesi ad organizzare eventi a livello nazionale con il tema “Una cura attenta all’igiene è una cura più sicura”. Saranno i ministri della Salute in prima persona, o un loro rappresentante, ad assumere ufficialmente l’impegno a sostenere questa campagna firmando una dichiarazione con la quale affermano di voler valorizzare e promuovere iniziative a livello nazionale volte a ridurre le infezioni legate all’assistenza sanitaria. A partire dall’igiene delle mani, riconosciuta come pratica efficace, e sulla quale nel corso della giornata sarà messa a disposizione la guida OMS sull’igiene delle mani.
Una sfida, come dice il titolo della campagna, che i paesi aderenti saranno
chiamati ad affrontare e vincere attraverso tre strategie:
campagne globali e nazionali per la promozione della campagna
dichiarazione del paese che si impegna a sostenere l’iniziativa
diffusione dell’iniziativa nelle strutture sanitarie territoriali.
Per quanto riguarda l’Italia, il ministero della Salute ha sempre posto
attenzione alle infezioni associate all’assistenza sanitaria e socio –sanitario
che hanno un impatto non indifferente sui costi sanitari. Sin dagli anni Ottanta
sono stati prodotti documenti di indirizzo per contrastare le infezioni ospedalieri.
Così come sono stati condotti numerosi studi di prevalenza e di incidenza.
Non ultimo, il controllo delle infezioni è stato posto tra gli obiettivi
del nuovo Piano sanitario nazionale.
Presso il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, istituito presso il ministero della Salute, è stato avviato, inoltre, un importante progetto per lo sviluppo di sistemi di monitoraggio delle infezioni che prevede la diffusione di linee guida, programmi formativi, programmi di comunicazione del rischio infezione.
L’Italia condivide pienamente, dunque, la campagna promossa dall’OMS e riconosce l’appropriata igiene delle mani come pratica più efficace tra le precauzioni standard.
Nell’assumere il proprio impegno a sostenere e promuovere in Italia la campagna contro le infezioni associate all’assistenza sanitaria, il ministero della Salute provvederà a monitorare il profilo epidemiologico delle infezioni e a promuovere l’igiene delle mani come uno dei metodi di controllo efficace delle infezioni stesse.
(Redazione Ministerosalute.it - 13 ottobre 2005)
-L'intervento del Ministro Storace
Desidero innanzitutto rivolgere il mio saluto alle autorità e agli illustri
esperti di sanità presenti e il mio ringraziamento all’Organizzazione
Mondiale della Sanità, promotrice di questo importante evento, che oggi
ci vede riuniti e impegnati, per promuovere e sostenere iniziative volte combattere
le infezioni associate all’assistenza sanitaria. Saluto il Direttore Generale
dell’OMS Dott. LEE Jong-wook, il vice direttore generale Dr. Denis Aitken
e il presidente dell’Alleanza Mondiale per la sicurezza dei pazienti Sir
Liam Donaldson.
Le infezioni legate all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria (fino
a qualche tempo fa denominate “ospedaliere” o “nosocomiali”)
costituiscono un fenomeno da considerare con estrema serietà, perchè
riguardano milioni di persone in tutto il mondo e rappresentano un problema
globale in quanto interessano sia i Paesi sviluppati che quelli in via di sviluppo.
Il lancio del programma che oggi viene presentato, realizzato nell’ambito
dell’Oms, costituisce, in tal senso, un prezioso strumento di sensibilizzazione,
informazione e, dunque, prevenzione nei confronti di questo problema.
Il Ministero della Salute italiano ha sempre posto particolare attenzione alle infezioni associate all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che, oltre a determinare un carico di sofferenza aggiuntivo per i pazienti, hanno un elevato impatto sui costi sanitari e sono indicatori della qualità del servizio offerto ai malati ricoverati.
Sin dagli anni ’80, infatti, sono stati prodotti documenti di indirizzo
sulla lotta contro le infezioni ospedaliere, fornendo indicazioni organizzative
e procedurali.
In Italia, inoltre, sono stati condotti numerosi studi di prevalenza (numero
di casi presenti in una determinata popolazione e in un determinato momento)
e di incidenza (numero di nuovi casi che si registrano in una determinata popolazione)
che hanno riportato una frequenza non trascurabile di infezioni ospedaliere.
Per tale motivo, la sorveglianza e il controllo delle infezioni associate all’assistenza
sanitaria sono stati inseriti tra gli obiettivi del nuovo Piano Sanitario Nazionale.
È stato, inoltre, avviato presso il Centro per la Prevenzione e il Controllo
delle Malattie, istituito presso il Ministero della Salute, un importante progetto
che prevede lo sviluppo di sistemi di monitoraggio delle infezioni associate
alle diverse forme di assistenza sanitaria e la promozione dell’adesione
a pratiche assistenziali basate sull’evidenza, attraverso:
la diffusione di Linee Guida;
la definizione di programmi formativi per il personale addetto al controllo
delle infezioni associate all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria;
la realizzazione di programmi di comunicazione del rischio relativamente alle
infezioni nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie.
Per tale ragione, l’Italia condivide appieno l’iniziativa dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, tesa a dare risalto alle modalità di prevenzione
delle infezioni associate all’assistenza sanitaria, basata soprattutto
sull’osservanza delle cosiddette precauzioni “standard”. Tra
queste, la più efficace, in base alle evidenze scientifiche, è
l’appropriata igiene delle mani, rispetto alla quale l’uso dei guanti
monouso ha un significato integrativo, ma mai sostitutivo, come sottolineato
anche nelle linee guida dell’OMS.
L’impegno del Ministero della Salute è, dunque, quello di:
monitorare accuratamente il profilo epidemiologico delle infezioni associate
all’assistenza sanitaria;
promuovere l’igiene delle mani, come uno dei metodi di controllo efficace
di tali infezioni, attraverso campagne di sensibilizzazione, educazione e motivazione
di tutto il personale sanitario.
Ed è con questo impegno che esprimo il mio plauso all’iniziativa
presentata oggi e rivolgo il mio saluto a tutti i presenti.
-Il comunicato stampa dell'OMS
OMS – LANCIO DEL “Global Patient Safety Challenge”
PUBBLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA SULL’IGIENE DELLE MANI NELL’ASSISTENZA
Ginevra - Per combattere la diffusione delle infezioni associate all’assistenza
sanitaria, che hanno un’importante impatto sulla salute umana e colpiscono
milioni di persone nel mondo ogni anno, l’OMS e i suoi partner stanno
lanciando il programma “Global Patient Safety Challenge”, con il
tema “Clean Care is Safer Care” (traducibile come “un’assistenza
pulita è un’assistenza più sicura”).
Come parte di questo programma, è stata predisposta una bozza delle linee
guida sull’igiene delle mani negli operatori sanitari (WHO Guidelines
on Hand Hygiene in Health Care), al fine di incoraggiare e promuovere le semplici
misure di prevenzione di questo tipo di infezione.
I Ministri della Salute, esperti tecnici e l’OMS oggi annunciano una serie di azioni chiave finalizzate a combattere le infezioni associate all’assistenza sanitaria, conosciute anche come infezioni nosocomiali, che hanno un forte impatto sulla salute dei pazienti. Queste infezioni sono un problema globale in quanto interessano sia i Paesi sviluppati che quelli in via di sviluppo.
Secondo uno studio condotto dal “Global Patient Safety Challenge - Clean Care is Safer Care", sono più di 1.400.000 le persone nel mondo colpite da questo tipo di infezioni (Paesi sviluppati: circa il 5-10 % dei ricoverati; Paesi in via di sviluppo: circa il 25%).
Queste infezioni, oltre ad avere un forte impatto sulla salute di persone che già soffrono, hanno anche un forte impatto economico: numerosi studi hanno dimostrato che in tre Paesi dell’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development), la gestione delle infezioni associate all’assistenza sanitaria fa spendere tra i 7 e gli 8 miliardi di dollari.
"WHO's World Alliance for Patient Safety (Alleanza Mondiale per la sicurezza dei pazienti), ha sviluppato strategie a basso costo per cercare di combattere questo problema”, lo afferma il Dott. LEE, dell’OMS, “Implementare queste strategie, è il miglior modo per combattere questo problema e migliorare la salute dei pazienti”.
L’Alleanza Mondiale per la sicurezza dei pazienti, ha sviluppato le linee guida “WHO Guidelines on Hand Hygiene in Health Care (Advanced Draft)”; in cui sono enunciati i principi che dovrebbero guidare le azioni di tutti gli operatori sanitari (sicurezza nel maneggiare sangue e derivati, procedure cliniche, maneggiare rifiuti sanitari, etc). Queste semplici azioni basso costo sono davvero efficaci nel controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria.
Sir Liam Donaldson, moderatore dell’evento, Presidente dell’Alleanza Mondiale per la sicurezza dei pazienti, Dirigente Medico in Inghilterra e Consigliere Medico del Governo del Regno Unito, dice: "La sicurezza del paziente è oggi la priorità del sistema sanitario. Le infezioni associate all’assistenza sanitaria possono essere ridotte e il risvolto di ciò è la salvaguardia di milioni di persone in tutto il mondo".
Negli ultimi dodici mesi, uno staff composto da più di 100 esperti provenienti da tutto il mondo ha partecipato allo sviluppo e alla successiva stesura delle linee guida dell’OMS. Le linee guida saranno rese ufficiali e operative solo dopo averle testate nelle sei regioni OMS.
L’igiene delle mani, pratica semplice ed efficace, rimane comunque, la misura più importante per il controllo e la riduzione delle infezioni associate all’assistenza sanitaria e alla diffusione dell’antibiotico resistenza.
Nel caso di una nuova pandemia influenzale, inoltre, l’enorme numero di pazienti che farà ricorso alle cure mediche sarà una nuova sfida per i servizi di assistenza sanitaria e concorrerà all’incremento del rischio di diffusione di infezioni associate all’assistenza sanitaria all’interno delle varie strutture ospedaliere. Per questo, lo sviluppo e la definizione di misure efficaci finalizzate alla riduzione della possibilità di diffusione di queste infezioni, ma anche del virus pandemico, sarà una priorità.
Anche se la diffusione per via aerea del virus sarà la principale via di diffusione dell’infezione, dovrà essere considerata anche la possibilità di diffusione attraverso le mani contaminate. Pertanto, l’igiene delle mani, associata alle altre misure di controllo della diffusione di infezioni, dovrà essere annoverata tra le principali ed essenziali misure di controllo e risposta alla pandemia.
L’Alleanza Mondiale per la sicurezza dei pazienti si propone di assistere tutti i Paesi affinché inseriscano il programma “Clean Care is Safer Care” come obiettivo principale delle loro azioni. Il programma supporterà tutte le azioni che i vari Paesi intenderanno intraprendere allo scopo di ridurre le infezioni associate all’assistenza sanitaria (in particolare sicurezza di sangue ed emoderivati, sicurezza delle acque, trattamento di rifiuti ospedalieri, etc.).
Ad oggi, un certo numero di Paesi è riuscito già a controllare
questo tipo di infezioni, aumentando quindi la sicurezza dell’assistenza
sanitaria. Vi è ancora molto da fare tra i miglioramenti apportati e
quelli che si potrebbero ottenere con un po’ più di impegno.
"Il distacco è determinato dal fatto che gli strumenti e le strategie
attualmente esistenti non vengono applicate in maniera corretta", sostiene
il Prof. Didier Pittet, Direttore del programma di controllo delle infezioni,
Ospedali Universitari di Ginevra. “Se queste strategie venissero attuate,
noi assisteremmo ad un drammatico decremento delle infezioni ospedaliere”.
L’Alleanza Mondiale per la sicurezza dei pazienti ha come obiettivo la
riduzione della diffusione di questo tipo di infezioni, che è alla base
dei migliori sistemi sanitari.
(Fonte: OMS - Comunicato stampa del 13 ottobre 2005)
Per approfondire cliccare il link:
http://www.ministerosalute.it/dettaglio/phPrimoPiano.jsp?id=274&area=ministero&colore=2
Benessere e Salute, 2005-10-13