BENESSERE E SALUTE
Cardiologie Aperte:
disponibilità dei cardiologi nei confronti dei cittadini.

-Iniziativa nazionale il 23 ottobre per significare la disponibilità dei cardiologi nei confronti dei cittadini.

Dopo i successi del 2004, al via la seconda edizione dell'iniziativa "Cardiologie Aperte":
Un vero e proprio “open day” per evidenziare come cardiologi e infermieri delle Cardiologie ospedaliere sono a disposizione dei cittadini per rispondere alle loro richieste e per renderli consapevoli del rischio cardiovascolare globale e sensibilizzarli nei confronti delle emergenze cardiache.
Il 23 ottobre anche a San Benedetto del Tronto, presso l’aula convegni dell’Ospedale Madonna del Soccorso, l’UO di CARDIOLOGIA-UTIC diretta dal Dott. Guglielmo De Curtis partecipa all’iniziativa.
L’invito è esteso a tutta la cittadinanza

-Su iniziativa della Heart Care Foundation, una fondazione promossa dall’Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri, il 23 ottobre resteranno aperte al pubblico 270 Cardiologie in tutta Italia, di cui 9 nelle Marche.
L’iniziativa si propone di:
rinsaldare i legami tra gli Operatori dell’U.O. di Cardiologia e la comunità locale
rappresentare un momento di confronto e di educazione sanitaria per tutti i cittadini e non solo per i pazienti.

A San Benedetto la manifestazione principale si svolgerà nell’aula convegni dell’Ospedale e sarà così articolata:
una prima fase in cui verrà presentata l’U.O. di Cardiologia di San Benedetto.
una seconda fase in cui il dr De Curtis terrà una relazione sull’Infarto miocardico
una terza fase in cui saranno date risposte a quesiti, posti dai partecipanti, su temi di interesse cardiovascolare.
Questa manifestazione si svolgerà di mattina, dalle ore 11 alle ore 13, e si replicherà il pomeriggio, dalle ore 16 alle ore 18.
Nel corso della manifestazione saranno distribuiti ai partecipanti 4 opuscoli:
“Muoviamoci di più”
“Parliamo di fumo”
“Mangiare sano”
“contrATTACCO CARDIACO”
ed un questionario in cui verrà chiesto di esprimere un parere sull’evento.

Tra le ore 13 e le ore 16, ogni mezz’ora, verrà trasmesso, nell’U.O. di Cardiologia, un filmato, “Il contrattacco cardiaco”, volto a fornire le informazioni necessarie per riconoscere un attacco cardiaco e per attuare i provvedimenti necessari in tale circostanza.

In Italia ogni anno 160.000 persone sono colpite da attacco cardiaco;
più di 50.000 non sopravvivono e la mortalità è concentrata prevalentemente nelle prime 2 ore.
Solo un italiano su quattro giunge in Ospedale entro un’ora dall’esordio dei sintomi, cioè nel termine in cui è possibile ottenere il massimo risultato terapeutico.
E’ di fondamentale importanza che una persona colpita ad infarto riconosca subito i segni d’allarme e senza perdere tempo chiami il 118 per essere trasportato con urgenza in ospedale e ciò per almeno due fondamentali motivi:
perché il pericolo di morte è massimo nelle prime ore dopo l’attacco
perché l’attuale terapia dell’infarto (che ha come obiettivo la riapertura della coronaria che si è chiusa, attraverso l’uso di farmaci che sciolgono il trombo,trombolisi, o di un catetere che riapre meccanicamente il vaso, angioplastica, è efficace se viene praticata entro le prime tre/sei ore dall’insorgenza dei sintomi e, ancor meglio, nelle prime due ore. Tanto più a lungo l’arteria resterà chiusa, tanto più alto sarà il numero delle cellule che moriranno, tanto più grande sarà l’infarto e tanto minori saranno le possibilità di recupero completo del cuore.
Negli ultimi anni mortalità ospedaliera si è ridotta enormemente, ma non è molto cambiata la frequenza dei decessi che avvengono prima di raggiungere l’ospedale

Troppi pazienti giungono ancora nell’Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) con un ritardo che preclude loro gran parte dei benefici ottenibili con le terapie disponibili
PERCHE’ SI TARDA AD ANDARE IN OSPEDALE?

NON SI RICONOSCONO I SINTOMI DELL’ATTACCO CARDIACO
2) NON SI SA COME COMPORTARSI DI FRONTE ALL’EMERGENZA
3) NON SI UTILIZZA IL 118

1) NON SI RICONOSCONO I SINTOMI DELL’ATTACCO CARDIACO
Il sintomo che tutti conoscono è:
ü dolore al petto e al braccio sinistro
Sintomi meno conosciuti sono
ü nausea, malessere;
ü dolore allo stomaco o alla schiena, mal di testa;
ü formicolio, pesantezza agli arti superiori;
ü problemi respiratori.
Sono poco chiare le informazioni sulla durata e sull’intensità del dolore:
ü alcuni ritengono che si tratti di un dolore insopportabile
ü altri pensano che possa essere anche lieve
ü per alcuni la durata è di pochi minuti, altri parlano di ore
ü alcuni pensano che i sintomi siano continui
ü altri che possano essere intermittenti.


2) NON SI SA COME COMPORTARSI DI FRONTE ALL’EMERGENZA

LE REAZIONI AI SINTOMI CHE FANNO PERDERE TEMPO
Aspettare per più di 10 minuti che i sintomi passino
Ricorrere a rimedi “casalinghi” (camomilla, limonata).
Non prendere in considerazione l’ipotesi di un attacco cardiaco
Avere paura dell’ospedale, timore di disturbare o di essere di peso agli altri
Essere pigri, avere la presunzione di poter fare da soli
Abitare in campagna o in periferia
Non attivare il canale giusto del soccorso: il 118 (cercare familiari/amici, vicini di casa, medico di famiglia, specialista)

3) NON SI UTILIZZA IL 118
Scarso utilizzo del 118 per mancanza di informazioni sulla sua utilità e disponibilità:
o solo 2 pazienti 10 colpiti da infarto conoscono i vantaggi dell’utilizzo del servizio
o molti ritengono che chiamare il 118 faccia perdere tempo prezioso (“ In macchina si raggiunge prima l’ospedale.”)
o vi è resistenza, soprattutto tra chi accusa un dolore lieve, ad attivare il sistema di soccorso per un problema ritenuto banale e passeggero.
o Alcuni lo considerano l“extrema ratio”, dopo avere cercato di contattare senza successo familiari, vicini, MMG o guardia medica

COME SI DEVE FARE PER ARRIVARE PRESTO IN OSPEDALE
Attivare rapidamente la catena del soccorso con la consapevolezza di avere un attacco cardiaco in corso.
…..passare da una situazione in cui si pensa: “Io sto provando questo dolore (che potrebbe essere tante cose, che forse è anche un segnale di un rischio serio, o che non è preoccupante…)”…
… a una situazione in cui ci si dice: “Io sto avendo un infarto!!!”

Vantaggi di chiamare il 118
Porta personale addestrato all’emergenza che:
Arriva velocemente e inizia il trattamento
Manda informazioni all’ospedale prima che il malato arrivi in ospedale.
Sa trattare efficacemente l’arresto cardiaco

Sono necessarie azioni a livello nazionale e locale per migliorare la conoscenza e le opportunità di cura disponibili

CARDIOLOGIE APERTE 2005 rientra tra queste azioni è un ottima opportunità per disseminare informazioni utili a ridurre il numero di pazienti colpiti da infarto miocardio che giungono in Ospedale troppo tardi.

UNITA’ OPERATIVA DI CARDIOLOGIA

E’ costituita da:
Unità di terapia intensiva coronaria: costituita da sei letti monitorizzati; è la struttura dove vengono assistiti e trattati i malati cardiologici critici (più gravi) per diverse condizioni morbose ( infarto miocardio acuto ed altre forme d’ischemia miocardica, scompenso cardiaco acuto, shock cardiogeno, aritmie iper o ipocinetiche con compromissione emodinamica, embolia polmonare, tamponamento cardiaco ecc).
I pazienti che giungono con infarto miocardio entro le prime ore vengono abitualmente sottoposti a trattamento trombolitico, ed in casi particolari si provvede al trasferimento immediato in centri dotati di Emodinamica per esecuzione di un’angioplastica primaria.
E’ in corso una riprogettazione dell’UTIC che dovrebbe portare nel 2006 ad una sua nuova ristrutturazione con lo scopo di migliorane l’efficienza. Inoltre, grazie ad un contributo della Fondazione CARISAP, entro alcuni mesi sarà rinnovato il sistema di monitorizzazone che ha più di 10 anni ed è, per alcuni aspetti, obsoleto.

Una Degenza cardiologia: è costituita da 14 letti, di cui 4 monitorazzabili con telemetria. Vi vengono trattati pazienti che hanno superato la fase acuta dell’infarto, pazienti con sospetta ischemia miocardia, pazienti con problemi aritmici non critici con programma di cardioversione o di impianto di Pace-maker, pazienti con scompenso cardiaco che necessitano di approfondimento diagnostico o di ottimizzazione della terapia, pazienti con pericarditi, miocarditi, endocarditi, ecc.
Da due anni il Reparto è dotato di un impianto di condizionamento che ha migliorato notevolmente la qualità della degenza, nei mesi estivi.

Una Sala di Elettrostimolazione: dove vengono effettuati impianti di pace-maker definitivi sia mono che bicamerali e procedure di elettrostimolazione temporanea. Dal 2004 si effettuano anche impianti di defibrillatori automatici (piccoli dispositivi elettronici, molto sofisticati, che vengono impiantati come un pace-maker e che servono a trattare le aritmie ventricolari maligne e che, per gruppi selezionati di pazienti, sono dei salvavita). Nel prossimo anno, grazie ad un contributo della Fondazione CARISAP, sarà possibile rinnovare l’apparecchiatura radiologica (amplificatore di brillanza); si potranno così effettuare impianti di pace-maker biventricolari (dispositivi particolarmente utili in alcuni pazienti con scompenso cardiaco).

Una sala di Riabilitazione Cardiologica dove vengono trattati, da una equipe multidisciplinare composta da medici ed infermieri di cardiologia, dietologi e fisioterapisti, pazienti con esiti di recente infarto del miocardio e pazienti sottoposti da poco a interventi di angioplastica coronaria, bypass aortocoronarico o sostituzione valvolare.

L’unità Operativa è inoltre dotata di due nuovi ecocardiografi che permettono di effettuare non solo indagini ecocardiografiche di base, sia su pazienti adulti che pediatrici, ma anche ecocardiogrammi transesofagi ed ecocardiogrammi da stress.

Un ergometro permette di eseguire test da sforzo e 4 registratori con un lettore Holter consentono di eseguire registrazioni dell’attività elettrica cardiaca per un ampio arco temporale (di solito 24 ore)

Il personale dell’U.O. è rappresentato da:

1 Direttore: Dr. Guglielmo De Curtis;
8 Dirigenti di I livello: Dr. Stefano Carincola,
Dr. Gianni Franchetta,
Dr. Antonio Guidi,
Dr. Benedetto Labanti,
Dr. Nicola Palestini,
Dr. Mauro Persico,
Dr. Franco Pezzuoli,
Dr. Giulio Sonaglioni;

1 Caposala: Rossi Marisa;
21 infermieri: Bollettini Clara, Capriotti Emidia, D’Ercoli Maria Grazia, Del Zompo Nazzareno, Di Teodoro Delia, Di Ubaldo Antonella, Grossi Benedetta, Lanciotti Giovanni, Liberati Rosetta, Maloni Ena, Marchionni Margherita, Massari Luisa, Palestini Antonio, Paolini Elvira, Pignotti Daniela, Sciamanna Daniela, Sparvieri Daniela, Teresa Loreta, Tomassini Antonella, Urbanelli Marisa, Vagnoni Ida.
1 ota: Campetti Paola


Telefono dell’U.O. di Cardiologia: 0735/793363

 

Consultare gli allegati

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Mangiare_ Sano.jpg

Parliamo_di_FUMO.jpg

Muoviamoci di più.JPG


Benessere e Salute, 2005-10-22