BENESSERE E SALUTE
Come nasce un profumo. I grandi nasi
“Voglio un profumo per donna dall’odore di donna”, con questa
espressione, Coco Chanel nel 1921 chiese ad Ernest Beaux una nuova essenza da
lanciare sul mercato. Il suo nome? Chanel n° 5. Così Beaux è
stato uno dei primi nasi a passare alla storia e Chanel n. 5 è diventato
ed è rimasto per anni uno status simbol per molte donne.
Il primo passo per la nascita di un profumo è la stesura della formula
che non differisce molto da una normale ricetta di cucina, ma che, visti gli
interessi economici e i guadagni che stanno dietro ad un profumo famoso, è
protetta dal più fitto segreto.
Gli inventori, i grandi “nasi” delle formule più celebri
sono pochi e sono coccolati dalle grandi industrie.
Grandi “nasi” sicuramente non si nasce ma si diventa. Il grande
naso deve infatti unire al gusto artistico un lungo allenamento. Inventare la
formula di un profumo è un po’ come comporre un brano musicale;
in questo caso il “naso” compositore deve ricordare a memoria la
maggior parte delle essenze, le loro note medie, alte o basse. Tale lavoro di
memorizzare, immagazzinare nel cervello più odori possibili (anche alcune
migliaia), per poterli ricordare al momento opportuno, dura a volte molti anni
e richiede un grande esercizio.
Altri nasi famosi sono stati Jean-Louis Sienzac, creatore di Opium per YSL,
André Franasse creatore di Arpese per Lanvin ecc.
Vi sono comunque scuole specializzate che insegnano tutte le tecniche per imparare
a riconoscere le materie prime naturali utilizzate per produrre profumi. Famosa
la scuola francese Isipca con sede a Versailles; per entrarci bisogna essere
in grado di distinguere e riconoscere almeno 400 aromi.
Nicoletta Amadio
Benessere e salute, 2005-04-22