BENESSERE E SALUTE
  Cenni storici sul profumo

 
  Sulla scia del Cosmoprof la recente manifestazione tenutasi a Bologna nei primi 
  di aprile ci è venuta voglia di ripercorrere le vicende, dai brevi cenni 
  storici ai “grandi nasi”, del cosmetico più usato dalla notte 
  dei tempi.
  La parola profumo significa letteralmente “per mezzo, attraverso il fumo” 
  e infatti i primi profumi sono costituiti da resine come l’incenso che, 
  bruciate in appositi recipienti, sviluppano un fumo odoroso.
  Il profumo ha una lunga storia: dalle offerte sacrificali alle corti babilonesi 
  ed egizie passando per la dignità resa agli altari.
  Diventati di uso comune presso i Romani, i profumi si arricchiscono di raffinatezze 
  orientali. In seguito vengono condannati dal cristianesimo, che li considera 
  residui pagani e simboli di decadenza. Con il diffondersi della religione cristiana, 
  l’incenso viene riammesso nelle cerimonie sacre ed alcuni aromi vengono 
  mescolati agli oli e alle cere usati per le candele.
  Il profumo riapparirà collegato al piacere e all’eleganza soltanto 
  in seguito ai contatti con il mondo islamico. Dopo le Crociate(XI-XIII sec.) 
  infatti, i profumi tornano in auge, in una civiltà che, anche per i frequenti 
  contatti con l’Oriente dovuti all’inizio dei commerci, comincia 
  a riacquistare un rapporto diverso con i piaceri della vita condannati dal cristianesimo. 
  L’alchimia medievale, con la diffusione della tecnica della distillazione, 
  contribuisce alla piena ripresa dell’uso dei profumi.
  I primi veri profumieri sono i fiorentini del Rinascimento. Nelle piccole e 
  grandi corti italiane i profumi ricevono un’accoglienza entusiastica. 
  E non solo fra le donne dagli illustri casati come Isabella d’Este, Lucrezia 
  Borgia, Caterina de’ Medici, ma anche fra uomini come Alfonso I, Cosimo 
  I, Francesco I. Da allora quest’arte si perfeziona e si diffonde in vari 
  paesi d’Europa.
  Nei secoli successivi, dalle botteghe degli speziali italiani, anche se trasferiti 
  all’estero, usciranno le famose acque di Colonia riconducibili oggi a 
  due tipi principali: tedesco e francese. 
  Il primo tipo è prodotto nel 1676 da un barbiere italiano, Feminis, emigrato 
  a Colonia. Il secondo è realizzato da un certo Jean Marie Farina, nel 
  1806. 
Nicoletta Amadio
Benessere e Salute, 2005-04-09