BENESSERE E SALUTE
Voglia di Terme.
dall’età moderna ai giorni nostri

 

Nell’età moderna tornarono di moda, in Europa, le virtù delle fonti: accanto alla balneoterapia cominciarono ad affermarsi la “idropinoterapia” (cura pratica bevendo acqua minerale) e la “lutoterapia” (cura mediante fanghi). Nei secoli XVII e XVIII le cure termali si diffusero rapidamente: vennero formulati i primi studi sulla composizione chimica delle acque, indicazioni precise per ciascuna fonte termale e le prime interpretazioni del meccanismo d’azione delle acque. Nell’Ottocento l’idrologia abbandonò completamente l’empirismo e diventò una scienza vera e propria. La ricerca farmacodinamica completò la gamma delle conoscenze sulle virtù terapeutiche delle varie fonti. Gli stabilimenti termali si diffusero rapidamente in Francia, Inghilterra, Italia e in tutta la zona mittleuropea, Austria ed Ungheria in particolare. Questi luoghi di cura offrivano quasi sempre trattamenti energici e a volte un po’ curiosi: bagni “cataclisma” (docce fortissime), avvolgimento del corpo in lenzuoli madidi, bagni elettrici con piccole scosse. Terapie che miravano sempre a due obiettivi: depurazione rapida dell’organismo e stimolazione choc delle funzioni organiche. Poi, fortunatamente, le terapie divennero più dolci, soprattutto grazie ai progressi della medicina ed al miglioramento della tecnica idraulica. Alla fine del secolo XIX accanto alle sorgenti termali più antiche e rinomate sorsero alberghi di gran lusso, casinò, passeggiate coperte e splendide cittadine che vivevano su una clientela ricca, nobile, elegante e cosmopolita. Iniziarono allora gli “anni d’oro” del termalismo, un ventennio di fasti e di “Belle Epoque” che ebbe termine solo con lo scoppio del primo conflitto mondiale. “Passare le acque” diventò uno status-simbol e i centri termali godevano di una mondanità esclusiva e ricercata. Nei saloni delle terme si potevano incontrare gli esponenti di quasi tutte le case regnanti europee, ai quali si aggiungevano le teste coronate dei paesi balcanici, dell’Africa Settentrionale e del Sud America.
Le ore del giorno, in questi mitici luoghi di cura, erano dedicate alle cure, al passeggio nei parchi per bere le acque minerali, ai bagni svolti in stanze chiuse da vetrate policrome raffiguranti allegorie pagane e simboli di rigenerazione e fertilità.
L’atmosfera era rarefatta e vagamente malinconica, anche perché molti dei clienti delle terme, malati lo erano davvero. Quando scendeva la sera sfavillavano i lampadari di cristallo nei “restaurant” nelle sale da gioco e da ballo. Uomini e donne, deposti gli accappatoi, indossavano gli abiti da sera. Una struttura, un modello stilistico comune alle “città d’acqua” si stabilì nella già citata età d’oro del termalismo europeo, a cavallo fra il XIX e XX secolo. E’ in questo periodo infatti che si organizzarono una serie di elementi tipologici che caratterizzarono i colonnati, le grandi scalinate, i giardini, i campi da gioco e gli spazi del relax, i casinò, ecc. Lo stile neoclassico, che risponde all’idea originaria della città d’acqua come mitica Eden pagano si fuse con il neo-illuminismo positivista. Il neoclassico fece da base alle architetture e soprattutto all’apparato decorativo eclettico del Liberty. Grazie a questo interessante “mixage” di due stili apparentemente molto distanti sia nelle forme che nei contenuti, le stazioni termali apparivano e appaiono tutt’oggi con una conformazione nello steso tempo positivista e simbolista, in cui le ragioni della cura si mescolano ai significati del culto pagano della natura. Un’aura esclusiva, che le maggiori stazioni termali hanno saputo mantenere nonostante l’allargamento della clientela e quindi il forte colpo che ha subito il loro carattere aristocratico. Oggi il termalismo rappresenta per l’Italia una voce fondamentale del turismo non solo per la quantità e qualità delle terapie che è possibile eseguirvi,ma anche per l’eccezionale patrimonio culturale e artistico legato ai suoi centri termali. Non vi è regione italiana che non abbia le “sue” terme e sotto questo profilo l’Italia è uno dei paesi più dotati di fonti termali al mondo.

Nicoletta Amadio

Benessere e Salute, 2004-03-01