P.G.R. – 2 Aprile 2005 Estragon Bologna
I PGR hanno cambiato di nuovo pelle: l’ultima volta che avevano suonato a Bologna, due anni fa, all’epoca di “Montesole” ed il successivo tour nei teatri, ci avevano lasciato con quel meraviglioso concerto dai suoni magici e dalle atmosfere eteree, con le tastiere di Magnelli e i duetti Ferretti-Di Marco a farla da padroni. Sono tornati due anni dopo, in veste fortemente rimaneggiata (senza Magnelli e, ahimè, Ginevra), con una formazione decisamente più rock, con Pino Gulli alla batteria e Cristiano Della Monica a dividersi tra il basso e le percussioni, e con sonorità ben lontane da quelle minimaliste, elettroniche ed etniche che l’ex produttore Hector Zazou aveva studiato per i primi PGR: Ferretti, Maroccolo e Canali hanno rabbia ed energia da vendere, il suono si fa compatto, potente e violento. Apre il concerto “Brace”, una perla dell’album “Tabula Rasa Elettrificata”, seguono due vibranti versioni di “Narko$” e “Forma e Sostanza”. Ferretti è in grande spolvero, sorride e brinda con il pubblico, Canali è finalmente libero di sprigionare watt ed energia a piacimento, il basso di Maroccolo erige con maestria ed eleganza l’architettura sonora. Con “Si Può”, “Casi Difficili”, “Divenire” e “Orfani e Vedove”, tutte dall’ultimo, apprezzabile “D’Anime e d’Animali”, entriamo nella parte centrale del concerto, in cui brilla una meravigliosa esecuzione di “Barbaro” (dall’album solista di Ferretti “Co-Dex”), miscelata con “Maciste contro tutti”, attuale oggi come vent’anni fa. Poi le tenere ballate “Tu ed Io” ed “I Miei Nonni”, il punk rock crescente di “A Tratti” ed infine la splendida ed immancabile “Unità di Produzione”. Dopo una breve pausa è il momento di “Montesole”, il cui ritornello “l’amore non lo canto, è un canto di per sé, più lo si invoca meno ce n’è” accompagna il racconto di Ferretti sullo sterminio degli Occitani (“i forni crematori sono il progresso dei roghi”); poi “Tu Menti” a ricordo del suono punk dei primi CCCP, ed infine la splendida “S’ostina” a chiudere una serata intensa ed emozionante.
Claudio Palestini
Recensioni – lunedì 4 aprile 2005, ore 18.40