“Neverland – Un sogno per la vita”
di Marc Forster

Ancora una volta la fantasia sale al potere nel mese di febbraio. L’anno scorso siamo stati deliziati da “Big Fish” di Tim Burton (i critici di Cineforum l’hanno recentemente eletto miglior film del 2004), quest’anno tocca a “Neverland” di Marc Forster volare alto sopra la realtà e portarci fin dove non abbiamo l’ardire di spingerci da soli.
Il film racconta la storia di James Barrie, commediografo di discreto successo nella Londra d’inizio Novecento. Durante una passeggiata nei giardini di Kensington col suo amato cane, Barrie (Johnny Depp) conosce la famiglia Davies, quattro bambini orfani di padre e la loro mamma (Kate Winslet). Barrie inizia a trascurare la moglie (Radha Mitchell) e passa sempre più tempo con i Davies, inventando per loro storie fantastiche popolate da pirati, fate, indiani. Presto inizia a trascrivere le avventure che mette in scena per i bambini e ne fa una commedia, “Peter Pan”, il suo più grande successo.
A fronte dello script di David Magee che non convince appieno, sia per i primi 15-20 minuti piuttosto piatti, sia perché a metà film hai già capito come andrà a finire, “Neverland” è coinvolgente nella misura in cui si accetta di sottoporsi alle vistose scialacquate sui sogni, sull’immaginazione e sulla necessità di non rinunciare alla fantasia, sin nella sua accezione più infantile (la frase da ricordare è “i bambini non dovrebbero mai dormire, si svegliano più vecchi di un giorno”). Forster dosa bene i due registri, quello drammatico e quello da cartone animato, e il risultato non è mai un pastrocchio confusionario, ma un organico spiegarsi di invenzioni (tragi)comiche o grottesche, maschere e buoni sentimenti. Il film restituisce anche nuova luce ad una figura, quella di Barrie, spesso oggetto di maldicenze, dovute soprattutto alla biografa Janet Dunbar, sulla sua relazione extraconiugale e sulla ‘sospetta’ passione per i bambini. Johnny Depp offre il ritratto perfetto di uno scrittore ingenuo e sognatore: la sua interpretazione è da incorniciare ancora una volta, tanto che ci si domanda se l’Academy avrà il coraggio di lasciarlo a bocca asciutta anche quest’anno. Tra le altre, si distingue la prova di Dustin Hoffman, che regala sprazzi di bravura cristallina nei panni di un personaggio minore, l’impresario di Barrie, scettico ed ironico.
Film oltremodo spettacolare e ricco di colori, “Neverland” è un biopic che riesce a toccare l’anima con garbo e a farsi perdonare volentieri, laddove scende nel retorico, proprio per la delicatezza che usa nel dipingere il fuggevole passaggio della felicità.
Certo, l’isola che non c’è che ci viene mostrata nel finale non è bella come quella che ciascuno di noi immaginava.


Pierluigi Lucadei


Johnny Depp: filmografia consigliata

EDWARD MANI DI FORBICE (1990): nella più bella favola di Tim Burton, Depp interpreta un handicappato rifiutato dalla società. Indimenticabile.

ARIZONA DREAM (1992): altra favola, stavolta firmata Kusturica, uscita inizialmente col titolo “Il valzer del pesce freccia”. Accanto a lui una vecchia stella (Faye Dunaway) e un talento emergente (Vincent Gallo).

DEAD MAN (1995): originalissimo film in bianco e nero. Come sempre, quando c’è Jim Jarmusch a dirigere, ironico e spiazzante. Musiche originali di Neil Young.

DON JUAN DE MARCO (1995): uno psichiatra incontra un ragazzo dalla personalità maniacale, convinto di essere il più grande seduttore del mondo. L’occasione per vedere Johnny Depp insieme a Marlon Brando, suo padre spirituale.

IL CORAGGIOSO (1997): l’esordio alla regia di Johnny Depp non passa inosservato, soprattutto per lo scottante tema trattato, quello degli snuff-movies.

DONNIE BRASCO (1997): da una storia vera, questo film di mafia porta un altro grande duetto, con Al Pacino.

PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS (1998): tra droghe di ogni tipo, Johnny Depp è lo scrittore e giornalista Hunter Thompson. Un trip di trovate, regia di Terry Gilliam.

CHOCOLAT (2000): Depp è uno zingaro rubacuori nella divertente commedia di Lasse Hallstrom, interpretata con Juliette Binoche e Alfred Molina.

LA MALEDIZIONE DELLA PRIMA LUNA (2003): è Jack Sparrow, il pirata più spassoso della storia del cinema. Dietro la sua camminata irresistibile, due bellissime promesse: Orlando Bloom e Keira Knightley.


P.L.

Recensioni – venerdì 11 febbraio 2005, ore 11.00