Afterhours - Estragon (Bologna) - 7/5/02

Due ore e mezza di musica intensa, profonda, a volte malinconica, altre volte rabbiosa. Due ore e mezza di musica vera, niente pause, due brevi interruzioni, per un concerto che ha lasciato gli spettatori ancora una volta esausti ma entusiasti. Due ore e mezza che fanno dimenticare la lunga attesa per l’inizio del concerto e il caldo straziante del locale. Gli Afterhours non smettono mai di stupire e Bologna, che ne aveva potuto apprezzare la performance già nella prima parte del tour, ha risposto come sempre alla grande, con una presenza numerosa e soprattutto calorosa. Si parte con “Milano Circonvallazione Esterna”, “Sulle Labbra”, “Quello che non c’è”: il pubblico è inebriato. Manuel lascia la chitarra e si esibisce in una violenta interpretazione di “La verità che ricordavo”: ora il pubblico si scatena, Manuel ci ha tutti in pugno. “Male di miele”, “Non Sono Immaginario”, “Rapace”, “Germi”, le canzoni si susseguono senza un attimo di pausa. Da brivido anche un’esecuzione psichedelica di “Senza Finestra”. Poi “Bungee Jumping”, “Televisione”, “Elymania”, “Strategie”, “Posso avere il tuo deserto?” e “Bye Bye Bombay” a chiudere la prima parte. Neanche il tempo di una birra che sono di nuovo sul palco: qualche battuta, qualche ringraziamento, poi si ricomincia: “Varanasy Baby”, la trascinante “Non si esce vivi dagli anni 80”, “Mio fratello è figlio unico”, splendida cover del grande Rino Gaetano, “1.9.9.6”, la meravigliosa ed immancabile “Non è per sempre”. La seconda parte del concerto si chiude con “Ritorno a casa”, che qui a Bologna ha sempre un gusto molto particolare. Si spengono di nuovo le luci, gli After abbandonano il palco, l’orologio segna l’una: sarà finito? No. "Non so se ce la faccio, ma stanotte dovrete spararmi per farmi smettere!" dice Manuel. Ovazione. E si riparte. “La Gente sta male”, “Tutto fa un po’ male”, “Il mio ruolo”, “Pelle” e infine la bellissima “Dentro Marilyn”. Il pubblico applaude, ringrazia, lascia il locale convinto di aver visto il miglior gruppo rock italiano in circolazione. Ed ha ragione. Grazie After…


Claudio Palestini

Recensioni, 8/7/2003