Un concerto all'insegna della poesia
Il nuovo tour dei Marlene Kuntz ha fatto tappa nelle Marche

I Marlene Kuntz hanno presentato al Barfly di Ancona, sabato 15 marzo, i brani del nuovissimo album "Senza Peso". "Sacrosanta verità", "Notte", "Danza" sono canzoni che tagliano in qualche modo col passato: il rumorismo e la sperimentazione degli esordi hanno lasciato il posto ad una melodia sinuosa, ad una visionarietà discreta, a toni più confidanziali nel trattare, nei testi, temi fondamentali come amore e morte. I Marlene Kuntz, gruppo di Cuneo attivo da dieci anni e nome di spicco di quel rock italiano che continua a non cedere a compromessi, hanno conquistato un pubblico numerosissimo, appassionato e fedele. Ed entusiasta anche, come ha dimostrato lo show di Ancona. Due ore di poesia dissonante che hanno attraversato quasi per intero il percorso dell'ultimo disco, oltre a ripescare perle del recente passato ("Cara è la fine" e "La canzone che scrivo per te") e brani più datati ("Un sollievo", "Retrattile", "Ape regina") che non smettono mai di ammaliare. La band è apparsa in gran forma, ottima la sezione ritmica (un plauso particolare al bassista Dan Solo), impeccabili le chitarre, perfettamente a suo agio la voce di Cristiano Godano. Il concerto si è chiuso con "Sonica", mai sigillo fu più azzeccato, ma il culmine estetico della serata si è avuto esattamente a metà spettacolo, quando Cristiano ha sussurrato le splendide parole di "Nuotando nell'aria", una delle sue più belle canzoni d'amore ("aspetto ogni giorno un pezzo di te / un grammo di gioia del tuo sorriso / e non mi basta nuotare nell'aria per immaginarti / se tu sapessi che pena / intanto l'aria intorno è più nebbia che altro / l'aria è più nebbia che altro...)


Pierluigi Lucadei

Recensioni - Musica - 17 mar 2003, ore 16.54