"Sono qui a sostituire mio zio Roky Roberts". Si presenta così,
sulla scena dell'Insonnia piano bar, l'ospite d'onore della festa "Tutti
i frutti degli anni '60", organizzata da Giorgio nel suo locale dove,
ogni mercoledì, intrattiene gli ospiti con trovate sempre nuove.
Ma il 50enne ha alcuni dubbi e, alle prime note, subito la realtà
compare: è proprio lui, il mitico Roky, l'ex pugile di Miami, con
la stessa voce dinamite del tempo di "Bandiera Gialla", "Studio
Uno", "Festival Bar", Sanremo". Pochi brani, intramontabili,
contagiosi: Sono tremendo, T-bird, Stasera mi butto e gli hit del soul
e del rhythm & blues trascinanti per giovani e meno giovani. Tanti
gli applausi anche per i dialoghi con il numeroso pubblico con cui Roky
ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera artistica. Il 50enne
ha avuto la riconferma del perché sono tornati in auge gli anni
'60 e perché le canzoni di quel mitico periodo occupano uno spazio
sempre crescente nella discoteca dei ventenni.
Pietro Lucadei
Musica - 21 ago 2003, ore 10.25
|