Seguendo Virgilio - dentro e fuori il Quartetto Cetra.
Ala Bianca e Club Tenco presentano
"Seguendo Virgilio - dentro e fuori il Quartetto Cetra"
Tributo discografico a Virgilio Savona
(Ala Bianca records)
"Seguendo Virgilio - dentro e fuori il Quartetto Cetra"
è un cd-tributo per uno degli artisti più importanti e poliedrici
dell’intera storia della musica italiana: Virgilio Savona. Conosciuto
soprattutto per la sua attività con il Quartetto Cetra, in realtà
ha sempre dimostrato una inventiva capace di toccare i territori più
diversi della musica, dell’arte, della cultura.
Musicisti di grande valore, come Samuele Bersani, Caparezza, Roberto Vecchioni,
Avion Travel e molti altri, ne hanno riconosciuto la forte personalità
ed in qualche modo anche la lezione dando vita ad un disco prezioso e variegato,
costruito come un mosaico di note, parole, emozioni, ironie, denunce. Le registrazioni,
totalmente inedite, documentano l’omaggio nei confronti di Savona tenutosi
in occasione della 29a edizione del Premio Tenco, a lui interamente dedicata.
-L'ARTISTA, IL DISCO, LA COLLANA
Un artista innovativo, eclettico, che sa passare dalla canzone d’impegno
sociale a quella per bambini, dai brani ironici a quelli classici, dalla più
nobile musica leggera ai sapori jazz. Virgilio Savona (nato il 1 gennaio 1920
e tuttora in attività) è tutto questo e molto altro: interprete,
compositore, autore di testi, ricercatore, pianista, produttore, arrangiatore,
operatore culturale.
Questo cd testimonia una parte assai significativa della sua opera, grazie
a interpretazioni dense di suggestioni ad opera di artisti di varia estrazione
musicale, che hanno voluto affrontare il repertorio di Savona mettendo in
luce proprio la sua eterogeneità e ricchezza: Avion Travel, Samuele
Bersani e Balentes, Caparezza, Carlo Fava, Alessio Lega e Mariposa, Lou Dalfin,
Macina/Gang, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Leonardo Manera, Pietra Montecorvino,
Roberto Vecchioni, Stefano Vergani.
Ogni canzone è una piccola grande sorpresa, un caleidoscopio di creatività,
a partire da "Troppi affari, Cavaliere!", brano che apre il tributo,
scritto da Savona nel 1954 e quanto mai profetico in questo scorcio di nuovo
secolo...
Il disco (in uscita il 28 ottobre) è pubblicato da Ala Bianca records
nella collana "I Dischi del Club Tenco", con distribuzione Warner.
Contemporaneamente viene edito anche un volume dedicato a Savona, con vari
interventi tratti dai convegni che si sono svolti durante la 29a edizione
del Tenco ("Seguendo Virgilio", a cura di Enrico de Angelis e Sergio
Secondiano Sacchi, Editrice Zona).
In allegato: scheda del disco e biografia di Virgilio Savona curate da Enrico
de Angelis (responsabile artistico del club Tenco), tracklist e copertina
dell’album, testo di "Troppi affari, Cavaliere!", scheda sulla
collana "I dischi del Club Tenco".
-“SEGUENDO VIRGILIO”, IL DISCO
di Enrico de Angelis
Dagli anni ’50 agli anni ’80, tutti i filoni della
multiforme produzione di Virgilio Savona sono stati rappresentati al “Tenco
2004” anche in musica, sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo,
nelle inedite ed esclusive interpretazioni di alcuni fra i più importanti
cantautori e gruppi italiani. Sotto lo stesso titolo del libro, “Seguendo
Virgilio”, un album della collana I Dischi del Club Tenco, pubblicato
da Ala Bianca, documenta le canzoni firmate Savona nelle esecuzioni dal vivo
che questi artisti hanno preparato apposta per la 29ª Rassegna della
canzone d’autore.
La canzone più vecchia è del 1954 e ha un titolo profetico:
Troppi affari, Cavaliere!. La esegue la Piccola Orchestra Avion Travel. Ormai
un classico della canzone italiana, rifatto anche da Mina, è I ricordi
della sera, che fu una celebre sigla televisiva nel 1961: al “Tenco”
l’ha cantata Pietra Montecorvino. Deliziosa favoletta del 1963, attuale
anche per la significativa ambientazione orientaleggiante, è Il cammello
e il dromedario, per la voce di Petra Magoni con il contrabbasso di Ferruccio
Spinetti. Due spiritosi pezzi del 1964 sono Sette piccole streghe e Però
mi vuole bene, che sono stati presentati rispettivamente da Samuele Bersani
con il gruppo vocale delle Balentes e da Leonardo Manera.
La fine degli anni ’60 vede Virgilio Savona impegnarsi anche, al di
fuori del Quartetto Cetra, in una produzione di protesta e di satira, dal
contenuto civile e in modo particolare antimilitarista, com’è
il caso di Sciabola al fianco, pistola alla mano, di cui si è impadronito
per il “Tenco” Caparezza: è una ballata tratta da un album
di grande spessore, “Pianeta pericoloso”, scritto da Savona nel
1969 e interpretato da Corrado Pani e Odìs Lévy. Dell’anno
successivo è uno straordinario lavoro che fu inciso da Giorgio Gaber:
una raccolta di testi di autori latini adattati e musicati da Savona. Tra
questi, Roberto Vecchioni ha scelto una poesia di Quinto Orazio Flacco contro
la guerra, anch’essa dunque di significato attualissimo: Dove andate?.
È invece un bel valzerone, ma in chiave tragicomica, il brano del 1971
che il gruppo piemontese Lou Dalfin ha deciso di tradurre e cantare in occitano:
Evviva lo scopone, su testo di Leo Chiosso. Nel ’72 Savona esordisce
da cantautore “in proprio” incidendo un album pregno di indignazione
politico–sociale: da questo disco il gruppo Macina/Gang ha scelto la
canzone che gli dà il titolo, È lunga la strada, mentre Alessio
Lega coi Mariposa ha tratto il brano Il testamento del parroco Meslier.
Lo splendido filone della canzone per l’infanzia, che Savona ha coltivato
da sempre, è testimoniato da un brano tratto dall’“Opera
delle filastrocche” del 1984 su testi di Gianni Rodari, ovvero Le burle
nell’esecuzione di Carlo Fava.
Uno degli ultimi lavori di Savona, infine, furono nel 1988 le musiche per
un’antologia poetica scritta e cantata da Michele L. Straniero: da questa
raccolta il giovane Stefano Vergani ha scelto una canzone satirica, La vocazione.
-LA STORIA E LE STORIE DI VIRGILIO SAVONA
Di Enrico de Angelis
Virgilio Savona, mezzo secolo di attività dentro e fuori
il Quartetto Cetra, in virtù del quale il Club Tenco, dopo avergli
assegnato nel 1994 il proprio massimo riconoscimento, ovvero il Premio Tenco
per l’operatore culturale, gli ha dedicato nel 2004 l’intera Rassegna
della canzone d’autore a Sanremo, in linea con l’abitudine del
“Tenco” di omaggiare anche e soprattutto i vivi. Lungo questi
decenni tutto un ampio ed eterogeneo mondo musicale italiano lo ha seguito
come una guida appunto “virgiliana”. Fin dai primi 78 giri i Cetra
furono rivoluzionari per il singolare uso dello swing e dell’ironia,
in epoca di retorica ancora lacrimevole o zuccherosa. Risalgono al lontano
1941 Il visconte di Castelfombrone, L’arca di Noè, La leggenda
di Radames, queste due ultime già firmate da Savona per la musica,
su testo di Age, alias Agenore Incrocci. La leggenda di Radames è già,
a suo modo, una parodia (di Aida e dell’opera lirica), genere che il
Quartetto Cetra svilupperà moltissimo negli anni a venire. Lucia Mannucci
non è ancora entrata nel gruppo, ma tra il ’42 e il ’47
Virgilio – che la sposa nel ’44 – compone già molte
canzoni per lei, su testi di Lucia stessa (dunque, cantautrice ante litteram).
Con la formazione definitiva di una donna e tre uomini (gli altri, si sa,
sono Tata Giacobetti, quasi sempre autore dei testi, e Felice Chiusano), la
produzione discografica del quartetto si avvia ad essere sterminata per tutti
gli anni ’50 e ’60, con successi anche enormi, più tardi
veicolati spesso dalla televisione “d’autore” di quegli
anni, ma il primo dei quali risale già al 1949, ed è Nella vecchia
fattoria, adattamento così personale di una vecchia ballata popolare
irlandese da rimbalzare poi in tutto il mondo non già nella versione
originale ma proprio nel loro adattamento che possiamo ben considerare “d’autore”,
firmato Giacobetti, Savona e Kramer.
Alcuni filoni spiccano immediatamente nel loro repertorio e ci piace evidenziarli.
La parodia, appunto: da quelle sarcastiche nei confronti delle melense canzoni
del festival di Sanremo a quella affettuosa e celebre di Musetto di Modugno,
dalle rivisitazioni di genere come Pummarola Boat o Un disco dei Platters,
poi seguita da Un disco dei Beatles, alle celebri parodie letterarie di “Biblioteca
di Studio Uno” in tv. Poi la favola, la filastrocca, la canzone per
l’infanzia: o espressamente pensata per i bambini (intere serie di 78
e 45 giri denominate “fiabe ritmiche”, l’abbondante ricorso
al mondo disneyano, ecc.), o anche solo fruibile agevolmente dai piccoli come
dai grandi (pensiamo a Conosco un cow boy, Ricordate Marcellino?, Che centrattacco!,
Sei piccolo per i blue jeans, Il cammello e il dromedario, ecc.). Infine la
“metacanzone”, ovvero la canzone che racconta se stessa, la musica,
l’amato jazz, la stessa vita artistica del quartetto, e questo filone
non si fermerà mai.
Fra un trionfo televisivo e l’altro (va ricordata in particolare una
sigla tv musicalmente preziosa, I ricordi della sera, oggi un classico della
canzone italiana), da metà anni ’60 la produzione di Savona comincia
a contemplare delle canzoni, come si diceva allora, più “impegnate”:
La ballata del critico tv, L’uomo la donna e il fiore, Camminava voltato
all’indietro, e anche certi sfottò del programma “Non cantare,
spara” (inquietante fin dal titolo), piuttosto irriverenti nei confronti
di certi luoghi comuni della retorica americanista del Far West. Nel 1969
la svolta netta, s’intende non per il Quartetto ma per la figura solista
di Savona: scrive interamente, testi e musiche, un disco molto polemico nei
confronti della società contemporanea, “Pianeta pericoloso”,
in parte recitato da Corrado Pani e in parte cantato da un semplice studente
universitario, Odìs Lévy. Magnifica l’operazione immediatamente
seguente: Virgilio adatta e musica testi di autori latini, affidandoli a Giorgio
Gaber per un lp dall’eloquente titolo “Sexus et politica”.
Nel 1972 la discesa in campo come cantautore in prima persona, dichiaratamente
politico e antimilitarista: è l’album “È lunga la
strada”. Sono anni in cui Virgilio cura un’intera collana di dischi
politici e sociali, i Dischi dello Zodiaco. Da qui in avanti sono parecchi
i 33 giri di qualità di cui si occupa come produttore o arrangiatore,
anche con il marchio “Produzioni d’essai”. Assiduamente
lavora in tandem con Michele L.Straniero, del quale musicherà nel 1988
alcuni testi graffianti e poetici, incisi dallo stesso Straniero nella raccolta
“Piccolo cabaret teologico–politico”.
Nel 1973 c’era stato un altro salto di qualità: dopo aver coltivato
da sempre la canzone per bambini, Savona sceglie di valorizzarla al massimo
grado musicando le geniali filastrocche di Gianni Rodari e cantandole in un
album insieme a Lucia. L’operazione gli varrà una prestigiosa
commissione del Maggio Musicale Fiorentino, su altri testi di Rodari, che
sfocia nella composizione della mirabile “Opera delle filastrocche”.
Come si è capito, Virgilio Savona non ha tralasciato niente nel suo
cammino, dalla più facile canzonetta commerciale all’estrema
invettiva civile, dallo scherzo autoironico al cabaret intellettuale, dallo
swing al folk, dal flamenco al twist, dal tango alla discomusic. Mezzo secolo
di musica italiana passa attraverso di lui. Con illuminazioni preveggenti:
come quando in Se il jazz fosse nato a Roma predice la nascita di quella che
poi sarà veramente la popolare orchestra del Testaccio, o come quando
nel 1954 pubblica una canzone satirica di cui ci basterà citare il
titolo: Troppi affari, Cavaliere!
-"TROPPI AFFARI, CAVALIERE!"
(Savona Antonio Virgilio - Giacobetti Giovanni) Troppi affari, cavaliere,ma
lasci star le società,le cento altre attività,cavaliere, senta
qua...Sgobba troppo, cavaliere:un giorno in borsa per giocar,con gli avvocati
vuol cenar,un buon bilancio sognar.Drin drin drin. L’intercomunal, Parli
qui, viene da Paris,poi c’è Copenhagen,Froncoforte, Baden-Baden,non
se ne può più!Troppi affari cavaliere,sua moglie alfin si annoierà,In
questo caso, creda a me,è un brutto affare, cavaliè.Manufatti:
centomila!Cotonifici: cinquecento!Immobiliare: settemila!La borsa la ca...
la borsa la ca...la borsa la ca-a-la!Braccialetto: novantamila!Ermellino:
tre milioni!Naso nuovo: trecentomila!La borsa la ca... la borsa la ca...la
borsa la ca-a-la!Troppi affari cavaliere,i suoi schedari lasci andare con
la stessa cabrioletvada al mare o al Sestrière.No, non legga più
il “Corriere”ma compri invece “Topolin”la smetta di
stenografar...C’è un cruciverba da far!Drin drin drin. L’intercomunal,
Parli qui, viene da Paris,getti via la giacca si dimetta!presto, per favore!
-"I Dischi del Club Tenco"
Nel 1991, da una stretta collaborazione tra il Club Tenco ed Ala Bianca Group
nasce la collana "I Dischi del Club Tenco".
Le opere pubblicate ad oggi sono:
1991 "Vent'anni di canzone d'autore - Vol.1"
1993 "Vent'anni di canzone d'autore - Vol.2"
1993 "Il Volo di Volodja" AAVV
1994 "Antologia” di Pablo Milanes
1994 "Omaggio a Pablo Milanes"
1999 "Roba di Amilcare"
2002 "Duilio Del Prete canta Brel"
2002 "Canzoni per te (dedicato a Sergio Endrigo)"
2005 “Seguendo Virgilio - dentro e fuori il Quartetto Cetra"
-“SEGUENDO VIRGILIO - DENTRO E FUORI IL QUARTETTO CETRA”
(I Dischi del Club Tenco/Ala Bianca Records, 2005)
La track-list
PICCOLA ORCHESTRA AVION TRAVEL "TROPPI AFFARI, CAVALIERE!"
3.59
(Savona Antonio Virgilio - Giacobetti Giovanni)
PETRA MAGONI/FERRUCCIO SPINETTI "IL CAMMELLO E IL DROMEDARIO"
2.43
(Savona Antonio Virgilio)
CARLO FAVA “LE BURLE" da “L’Opera delle
Filastrocche” 2.24
(Gianni Rodari –Virgilio Savona)
SAMUELE BERSANI e LE BALENTES "SETTE PICCOLE STREGHE"
2.53
(Giacobetti Giovanni - Savona Antonio Virgilio)
ROBERTO VECCHIONI "DOVE ANDATE?" 3.03
(Savona Antonio Virgilio)
ALESSIO LEGA e MARIPOSA "IL TESTAMENTO DEL PARROCO MESLIER”
6.13
(Savona Antonio Virgilio)
CAPAREZZA "SCIABOLA AL FIANCO, PISTOLA ALLA MANO"
2.55
(Savona Antonio Virgilio)
PIETRA MONTECORVINO "I RICORDI DELLA SERA" 2.57
(Giacobetti Giovanni - Savona Antonio Virgilio)
STEFANO VERGANI "LA VOCAZIONE" 2.02
(Straniero Michele- Savona Antonio Virgilio)
10) LEONARDO MANERA "PERO' MI VUOLE BENE" 2.27
(Giacobetti Giovanni - Savona Antonio Virgilio - Cichellero Luigi)
11) MACINA/GANG "E' LUNGA LA STRADA" 4.12
(Savona Antonio Virgilio)
12) LOU DALFIN "EVVIVA LO SCOPONE" 3.29
(Chiosso Matteo - Palazio Gustavo - Savona Antonio Virgilio)
Label : I Dischi del Club Tenco/Ala Bianca Records
CATALOGO : DDCT 128553931-2
BAR CODE : 80 1285539312-
TITOLO : SEGUENDO VIRGILIO - Dentro e fuori il Quartetto Cetra
ARTISTI : AAVV
Recensioni, 2005-10-25