“L’impermeabile di Kerouac”
Interviste sulla Beat Generation a Sanders, Hirschman, Ferlinghetti, Lacy
a cura di Jude Luciano Mezzetta
Se molti di noi si sono messi a scrivere lo devono anche alla
lettura in giovane età dei romanzi di Kerouac e delle poesie di Ginsberg
e Ferlinghetti. Niente di più facile per un ragazzo che rimanere impressionato
dall’idea di libertà dei beat, dalla loro beatitudine psichedelica,
dal loro disprezzo per le regole, dal loro amore per la natura, la pace, il
viaggio, il sesso libero.
“L’impermeabile di Kerouac” è un libricino edito
dalla Società Editrice Fiorentina che raccoglie quattro interviste
del poeta Jude Luciano Mezzetta ad altrettanti grandi personaggi come l’immenso
Lawrence Ferlinghetti, il marxista Jack Hirschman e i poeti-musicisti Ed Sanders
e Steve Lacy. Trattasi, più che di interviste vere e proprie, di chiacchiere
amichevoli sul rapporto che ognuno dei poeti chiamati in causa ha avuto con
la Beat Generation. Ci si imbatte così in un Kerouac succube di sua
madre, in un tentativo di genealogia beat che chiama in causa Blake, Whitman
e Williams, in un’idea di poesia come rivoluzione. E se certe cose dei
beat possono, oggi che è passato mezzo secolo, far sorridere, il loro
messaggio è un’eredità sempre valida per tutti i non allineati
al pensiero comune, e uno sguardo ‘diverso’ su quegli anni come
quello offerto da “L’impermeabile di Kerouac” non può
che essere utile tanto al neofita quanto al fanatico. Forse più a quest’ultimo.
E ad un gesto di fanatismo e d’amore risale anche l’impermeabile
del titolo che, a scanso di equivoci, è quello che si è portato
a casa l’attore Johnny Depp, comprandolo ad un’asta per la cifra
tonda di 15000 dollari.
Ed Sanders, nato nel 1939 a Kansas City, è il leader dei Fugs, il gruppo rock per antonomasia della Beat Generation. Il suo primo libro poetico, “Poem from jail”, è stato pubblicato dalla City Lights di Ferlinghetti nel 1963.
Jack Hirschman, nato nel 1933 a New York, è il più politicamente impegnato tra i maggiori poeti americani contemporanei. E’ anche raduttore di Artoud, Pasolini, Dalton, Celan e altri.
Lawrence Ferlinghetti, nato nel 1919 nello Stato di New York, è uno dei padri della Beat Generation. La casa editrice di sua proprietà, la City Lights, pubblicò “Howl” di Ginsberg nel 1955. Tra le sue opere si ricordano le raccolte di poesie “Pictures of the gone world” e “Coney-island of mind” e il romanzo sperimentale “Her”.
Steve Lacy, nato nel 1934 a New York, è stato tra i primi a cimentarsi in performance di poesia jazz. E’ morto a Parigi nel 2004.
Pierluigi Lucadei
Recensioni – mercoledì 5 ottobre 2005, ore 14.02