E' nelle librerie, pubblicato da Feltrinelli, il nuovo
romanzo di Jonathan Coe. Si intitola "L'amore non guasta" ed
è la storia di un ragazzo, Robin, che vive giorni anonimi, che
sembrano uno uguale all'altro, fino a quando non è sospettato di
pedofilia. Un libro tutto da leggere e, soprattutto, un'occasione per
scoprire un autore già molto apprezzato in Europa e che anche in
Italia ha un folto numero di estimatori. Jonathan Coe è così:
coinvolge, affascina, trafigge con un sapiente cocktail di mistero e follia,
e, nel giro di poche pagine, riesce a trasformare ogni lettore in un fan
a vita. Classe '61, originario di Birmingham, Coe è l'autore degli
intrecci impossibili, ricchi e barocchi da far quasi paura, di commedie
degli equivoci assolutamente irresistibili, di pagine comiche e drammatiche
insieme, piene zeppe di coincidenze tanto impensabili quanto fatali.
Tra le opere precedenti (che, sono certo, dopo aver letto "L'amore
non guasta" il lettore non tarderà a procurarsi) sono da ricordare
almeno: "La famiglia Winshaw", tragica storia di una dinastia
di avidi senza scrupoli, immorali manipolatori di ogni forma di potere;
e "La casa del sonno", la vita di un gruppo di studenti che
si ritrovano, a distanza di dodici anni, nel loro vecchio alloggio universitario,
diventato nel frattempo una clinica per lo studio del sonno. Vicende indimenticabili,
colme di ricordi, che per Coe contano quanto e forse più degli
eventi presenti, anche in funzione del plot, il quale costringerà
spesso anche il lettore ad un divertente sforzo mnemonico, necessario
per capire di colpo dettagli incontrati duecento pagine prima. Ma, dietro
le vicende dei protagonisti, dietro le invenzioni stilistiche di Coe,
autentico burattinaio e trafficante di destini, non è difficile
cogliere la vivace vena satirica di questi romanzi. Lo scrittore malcela
il suo astio nei confronti del sistema sanitario britannico ne "La
casa del sonno" e non fa nulla per nascondere il suo punto di vista
sugli anni di Margareth Thatcher ne "La famiglia Winshaw".
Da due anni si aspettava l'uscita di un nuovo romanzo e "L'amore
non guasta" non tradisce le attese e farà guadagnare ancora
pubblico a Jonathan Coe, che può ormai essere considerato, forse
insieme a Hornby, il miglior narratore inglese della sua generazione.
Pierluigi Lucadei
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