Jim Thompson
“In fuga”


Cinismo, violenza, amoralità, pessimismo al veleno, c’è tutto questo nei romanzi di Jim Thompson. Sovversivo e spietato come pochi altri, Thompson ha raccontato l’America che non ha mai creduto al grande sogno, quella la cui speranza di riscatto è legata da sempre, quasi per diritto di nascita, ad una vita criminale e ad un perenne esilio dalla legge. Tra le sue tante storie, “In fuga” è quella di maggior successo, vuoi per le due trasposizioni cinematografiche, il capolavoro “Getaway” di Sam Peckinpah con Steve McQueen (’72) e il semiriuscito remake di Roger Donaldson con Alec Baldwin e Kim Basinger (’94), vuoi per la sua trama lineare e ricca di azione.
Carter ‘Doc’ McCoy è il più grande rapinatore di banche del Paese, uno con la mente lesta, l’intelligenza felina, il grilletto facile, la mano infallibile, uno che “quando sparava a qualcosa, la colpiva”. Doc è appena uscito di prigione e tenta il colpo perfetto insieme alla moglie di quattordici anni più giovane, la bellissima Carol, e al complice Rudy ‘Testa di Torta’ Torrento, criminale oltremodo folle e violento. Durante la rapina qualcosa non va come previsto, così Doc e Carol, fatto fuori il traditore Rudy, iniziano il loro percorso dantesco, un inquietante viaggio di fuga verso il Messico, dove li attende El Rey, il re “senza corona” di un minuscolo territorio che “non si trova sulle carte geografiche”.
Nessuno è senza peccato in questa autentica pulp fiction ante litteram, di nessuno ci si può fidare, e su nessuno si può contare. Ma Doc McCoy è un rapinatore unico, individualista, anarchico e, soprattutto, un grande professionista, e per tutte le centottanta pagine del libro non si può fare a meno di fare il tifo per lui.


Jim Thompson nasce a Anadarko, Oklahoma, nel 1908. Si dedica, sin da giovanissimo, ad ogni sorta di mestieri entrando in contatto con l’umanità che popolerà i suoi libri: gangster, sceriffi, sindacalisti, prostitute, vagabondi. Nel 1952 il romanzo “L’assassino che è in me” lo proietta ai vertici della nuova narrativa noir. Altri romanzi di successo sono “In fuga” (1959), “I truffatori” (1963), “Colpo di spugna” (1964).

Pierluigi Lucadei

Recensioni – domenica 29 maggio 2005, ore 12.23