Perfezione breve
Cinque nuove storie raccontate dalla voce indimenticabile di Raymond Carver

E' da alcune settimane in libreria per i tipi di Minimum fax "Se hai bisogno, chiama", che raccoglie cinque racconti inediti di Raymond Carver, scrittore americano tra i più influenti degli ultimi trent'anni, scomparso nel 1988.
Due dei cinque racconti risalgono ai primissimi anni Ottanta, mentre gli altri tre sono stati scritti molto probabilmente dall'autore poco prima di morire. Ma, al di là della collocazione cronologica delle storie, quello che più importa è il poter ancora constatare come Carver sia riuscito a portare il genere "breve" ad un livello di perfezione assoluta, il sublime piacere di ritrovare intatte tutte le qualità che hanno fatto di Carver il "padre" di più di una generazione di scrittori (non ne possiamo più di sentir definire "discepolo di Carver" ogni autore americano esordiente) e il poter dire compiaciuti che l'originale è sempre l'originale.
I personaggi che si incontrano nelle cento pagine del libro sono molto simili a tante altre figure uscite dalla penna dello scrittore dell'Oregon. Falliti perlopiù. Disoccupati, perdenti, proletari uniti dalla difficoltà di sopravvivere ad un destino che non ha mai avuto un occhio benevolo per loro. L'altra America insomma, quella che non compare in TV, quella relegata ai margini più bui della società. Alcuni di questi personaggi sono commoventi, come Myers, protagonista del racconto "Legna da ardere", che si ostina a spaccare legna sperando di poter purificare la propria volontà dopo un periodo di alcolismo e di fallimenti sentimentali, o come i protagonisti dell'ultimo racconto, forse il più bello, che non a caso da il titolo alla raccolta: due coniugi che cercano di rimettere insieme i pezzi del loro matrimonio in crisi. E a commuoverci è anche il pensiero che forse queste sono le ultime storie di Carver che potremo leggere, "la fine della fine", come ha scritto la moglie Tess Gallagher nell'introduzione.

Pierluigi Lucadei