OGM:
l’Europa boccia le regioni ogm free

Il tribunale della Ue ha bocciato le regioni ogm free. Dopo il via libera di Bruxelles ad alcune colture geneticamente modificate, era nata una rete europea formata da 164 regioni e province che avevano escluso dal proprio territorio la coltivazione di piante geneticamente modificate. La Commissione Europea si era opposta e ora, in primo grado, il tribunale le ha dato ragione dichiarando illegittima la decisione dell’Alta Austria di mettere al bando i campi transgenici. Nella motivazione si spiega che uno stato membro della Ue può bloccare le colture ogm “sulla base di nuove e ulteriori informazioni divenute disponibili dopo la data dell’autorizzazione purché abbia fondati motivi per ritenere che un ogm rappresenti un rischio per la salute umana e per l’ambiente”. Ma l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, incaricata dalla Commissione di valutare la decisione austriaca, ha ritenuto che gli elementi portati non contenevano alcuna nuova prova scientifica idonea a giustificare il divieto di ogm nel land. La sentenza ha riacceso la polemica in Italia. Dall'inizio dell'anno i comuni italiani che si sono dichiarati ogm-free sono aumentati del 20% e hanno raggiunto quota 2.220. Secondo l'ultima stima disponibile (del settembre 2005), le regioni che si sono dichiarate ogm-free sono 13 (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto-Adige,Umbria); due hanno delibera in corso di approvazione (Campania e Sicilia). Sono poi 2.281 i comuni anti-transgenico su 8.106 totali (il 28,1%). «Un risultato - spiega Coldiretti - che mette in evidenza la grande opposizione dei cittadini e delle istituzioni regionali e territoriali al biotech nei piatti nell'interesse generale dell'economia, dell'ambiente e dell'intera società».
In totale sono 2.369 le delibere anti-biotech: 2.281 delibere comunali; 38 provinciali; 46 di comunità montane. Tutte decisioni a rischio dopo la sentenza della Corte europea.
«La delimitazione di regioni libere da ogm è la migliore garanzia per la salvaguardia di economie agricole che basano il proprio valore aggiunto sulle produzioni di alta qualità certificata e per la tutela della originalità delle produzioni alimentari europee». Con queste parole la senatrice dei Verdi Loredana De Petris commenta negativamente la sentenza della Corte di Giustizia Ue. «Su questo tema di rilevanza strategica per il futuro dell'Unione - prosegue la senatrice - attendiamo ora un chiaro pronunciamento del Parlamento europeo che restituisca piena dignità alla libera scelta delle tante regioni europee per le quali la coesistenza fra coltivazioni convenzionali, biologiche e transgeniche è solo l'anticamera della contaminazione».

Giovanna Sechini


In…sicurezz@, 2005-10-24