Lavoro in…Sicurezz@

Mentre l’Europa stenta a tenere il
passo di U.S.A. e Cina e il PIL italiano
è praticamente piatto, il settore
delle costruzioni, con il valore
degli immobili che continua a
concedere rendimenti superiori a
quelli garantiti da altri strumenti
finanziari, si conferma uno dei
pilastri dell’economia. Se il numero
degli occupati del settore è
infatti cresciuto del 2% nel 2002,
del 4% nel 2003, del 5,2% nel
2004 e si conferma ancora in
aumento nel primo semestre
2005, positivo è anche il trend
della produzione, in crescita da
sei anni (+3,4% nel 2004). Sul
fronte dei danni da lavoro, nel
triennio 2002-2004, rimane elevato,
pur se in lieve calo, il numero
degli infortuni. Nello stesso
periodo, tra gli infortuni indennizzati
nel settore (più di 90mila casi
l’anno pari al 15% del totale
Industria e Servizi), oltre un
migliaio di casi di inabilità permanente
e una ottantina di morti
(1/4 dei decessi nel settore)
avvengono per cadute dall’alto,
che è ancora la principale causa
di infortunio grave, seguita da
perdite di controllo (di macchina,
utensile o mezzo di trasporto),
scivolamenti e crolli di struttura.
Più nel dettaglio, quasi il 60%
delle cadute dall’alto si verifica
nei cantieri durante attività di
sterro e di costruzione.
(Silvia Amatucci)

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DATI_inail.pdf

in…Sicurezz@, 2005-10-11