Truffe a Tavola: ansia e preoccupazione.
Truffe a tavola: dal molare nei confetti al carciofo incendiario, dal tonno
all’istamina alle cozze allevate in acque nere, dal vino al fertilizzante
alle etichette contraffatte.
Un’indagine di "Salute e Gusto", realizzata per il Movimento
Difesa del Cittadino dall’Ires, sulla percezione del rischio alimentare
da parte dei consumatori ha evidenziato che ansia e preoccupazione sono le
emozioni più sentite dagli italiani a tavola. Prodotti chimici, Ogm,
ormoni e coloranti, ma anche i sistemi di allevamento, di conservazione e
trasporto dei prodotti alimentari costituiscono i principali motivi di apprensione.
La gran parte delle produzioni italiane è sicura, controllata e di
alta qualità ma questo non ci mette al riparo dalle azioni di imprenditori
truffaldini e dalla vera e propria criminalità organizzata, come dimostrano
i risultati delle indagini svolte dagli organismi preposti al controllo negli
ultimi due anni. I NAS durante le ispezioni effettuate nel corso del 2004
solo nel settore alimentare, hanno sequestrato merci per un valore di 102
milioni di euro. Nell’ultimo anno sono state 4.474 le infrazioni penali
accertate e ben 20.856 quelle amministrative contestate; 925 le strutture
chiuse per motivi di salute pubblica e 360 quelle sequestrate. Abuso della
denominazione protetta da parte di prodotti comuni e uso illecito della denominazione
da parte di prodotti non certificati dagli organismi di controllo, sono invece
le irregolarità più diffuse tra quelle scoperte dall’Ispettorato
Centrale Repressioni Frodi del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
nelle 24.846 ispezioni effettuate nel 2004, che hanno portato a 442 sequestri
per un valore totale di 9,91 milioni di euro, il 62,4% in più rispetto
a quanto rilevato nel 2003. Tra i casi più eclatanti di frodi e irregolarità
pericolose per la salute spiccano alcuni eventi particolarmente disgustosi
come quello del pensionato trentino goloso di confetti che si è però
ritrovato a succhiare un molare in porcellana (ovviamente non suo) trovato
nella confezione, o quello della signora di Bologna intenta a preparare un
risotto con un carciofo che ha preso fuoco a contatto con il coltello a causa
di un trattamento con fitofarmaci troppo ricchi di azoto. In uno stabilimento
di Pomezia (RM) destinato alla preparazione dei cibi per i bambini delle scuole,
i vigili urbani hanno scoperto scarafaggi, insetti ed escrementi di topi che
infestavano tutti gli ambienti e gli alimenti conservati. Latte avariato e
stabilizzato con acqua ossigenata e sale è stato trovato in un’azienda
del bresciano che commercializzava il prodotto in tutto il Nord Italia, mentre
in Campania, già colpita da un’epidemia di epatite A, sono stati
immessi nel mercato cozze e mitili allevati in acque contaminate da scarichi
fognari. Carni d’allevamento dopate con sostanze pericolose sono state
scoperte nel bolognese: i NAS hanno sequestrato su tutto il territorio nazionale
1’800% in più di carne sospetta rispetto al 2003. Vino a base
di fertilizzante e zucchero, proveniente dalla Puglia è stato scoperto
a Cuneo, mentre in Campania sono state sequestrate centinaia di migliaia di
bottiglie di falsa "Falanghina". In Veneto e in Sardegna, grazie
all’intervento dei Nas, sono stati scongiurati cenoni natalizi a base
di molluschi guasti. Preoccupante anche il caso dei formaggi prodotti con
farina di latte destinata all’alimentazione degli animali, in allevamenti
dove sono stati riscontrati animali colpiti da brucellosi e tubercolosi. Aumentano
sempre più i casi di alimenti importati da paesi extra UE e immessi
in commercio sotto falso nome come il novellame di pesce cinese venduto come
"bianchetto" nostrano e i casi di alimenti manipolati in modo illecito,
come i diversi quintali di pompelmi provenienti dal Sud Africa trattati in
superficie con prodotti tossici scoperti a Catania o le trenta tonnellate
di prodotti provenienti dalla Cina (polli, datteri di mare, squali, gamberetti
e altri prodotti ittici) sequestrati nel porto di Napoli dalla Guardia di
finanza. A questi si aggiungono i trecento chilogrammi di tonno "fresco"
provenienti dall’Indonesia, sequestrati a La Spezia, con livelli di
istamina dieci volte superiori a quelli consentiti. E infine è riesploso
il caso del Sudan 1, vietato dall’Unione Europea perché ritenuto
cancerogeno e dannoso per la salute, trovato nella produzione del ketchup
della Kraft e un pò in tutta Italia.
Giovanna Sechini
In…sicurezz@, 2005-09-21