Goletta Verde 2005:
il mare delle Marche raggiunge la sufficienza.
di Giovanna Sechini


Goletta Verde, con una conferenza stampa tenutasi al porto turistico di Marina Dorica di Ancona, ha presentato i risultati del monitoraggio delle acque di balneazione delle province di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Pesaro-Urbino.
Le acque della costa marchigiana sono sostanzialmente pulite ma minacciate dalla cementificazione selvaggia, dalle industrie e dai fiumi inquinati. Su 16 campionamenti solo due sono risultati fuori dai parametri previsti dal DPR 470/82 che regolamenta la balneabilità.
I due punti di campionamento dove il mare risulta leggermente inquinato sono stati effettuati a Civitanova Marche presso la foce del fiume Chienti e a San Benedetto del Tronto.
Giuseppe Ruggiero, portavoce di Goletta Verde, ha affermato che il mare delle Marche ha superato l’esame ma ha bisogno di maggiore tutela, a cominciare dalla salute delle acque dei fiumi. Alla foce dell’Aso, in una zona non balenabile, le analisi hanno rilevato un inquinamento non di tipo microbiologico, ma dovuto alla percentuale di saturazione di ossigeno, che supera i limiti previsti dalla legge. Un segnale che, anche se non si è in presenza di inquinamento organico, quello cioè provocato dagli scarichi fognari, il mare è in uno stato di sofferenza.
Intanto, per il terzo anno consecutivo, Goletta Verde ha consegnato la Bandiera nera di Legambiente all’Api di Falconara Marittima per il progetto di realizzare altri due impianti di generazione di energia elettrica. Il progetto, secondo Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche, oltre all’aumento dell’impatto ambientale della raffineria e della centrale già esistenti, vanificherebbe gli obiettivi del Piano energetico regionale appena approvato e incentrato su risparmio energetico, fonti rinnovabili, microgenerazione diffusa e biomasse.

In…sicurezz@, 2005-07-25