Rete Ecologica e Biodiversità. Ancona - seminario in Regione: avviato un monitoraggio del territorio marchigiano.
La Regione Marche - in collaborazione con le Università di Camerino,
Ancona e Urbino – sta attuando il monitoraggio di alcune aree del territorio
per salvaguardare la biodiversità e realizzare una Rete ecologica regionale.
Il punto sul lavoro svolto è stato fatto, oggi, presso la sede della
Giunta regionale, nel corso di un seminario al quale hanno partecipato i rappresentanti
degli enti coinvolti.
L’obiettivo del progetto è quello di tutelare le specie e gli
habitat più interessanti, non ricadenti nelle zone tradizionalmente
vincolate (aree protette, parchi, riserve naturali).
La rilevazione è iniziata lo scorso anno e ha consentito di studiare
sette zone di protezione speciale per gli uccelli e sedici siti classificati
d’importanza comunitaria: in totale 34 mila ettari (25%) sui 136 mila
previsti, dislocati nelle aree del Metauro, Mombaroccio, Montecalvo in Foglia,
Alta Valle dell’Esino, Monte San Vicino, Parco dei Sibillini.
Altri 50 mila ettari (36%) sono in fase di studio e di pianificazione da parte
delle Province e delle Comunità montane delle zone ricadenti nell’Obiettivo
2, mentre alcuni Parchi e Riserve regionali stanno per analizzare altre zone.
La prima fase delle rilevazioni ha impegnato 150 mila euro e altri 127 mila
sono in cantiere per la seconda parte del progetto.
Le indagini effettuate hanno rilevato aspetti di notevole interesse, come
specie floristiche rinvenute per la prima volta sui Sibillini, vegetali non
descritti nelle Marche, avifauna data per estinta.
Il seminario promosso dalla Regione è servito anche per impostare un
sistema informatico delle biodiversità, da realizzare nel corso della
prossima legislatura.
In…Sicurezz@, 2005-02-25