Orienteering.
Ascoli P. – una tappa “Circuito Centri Storici” in città il 24 ott.

La 5^ prova del Trofeo nazionale Centri Storici di Orienteering “Trofeo dott. G. Paolucci”, organizzata dall’A.S. Sestosenso Orienteering, in calendario ad Ascoli Piceno domenica prossima 24 ottobre, sarà presentata venerdì 22 ottobre, alle ore 12.00, dal sindaco Piero Celani e dal delegato regionale FISO Marche, Maria Carolina Simonelli, nel corso di una conferenza stampa presso la sala Massy del palazzo dei Capitani del Popolo.
La nostra città è stata la prima del centro Italia ad avere una tappa del circuito nazionale Orienteering “Circuito Centri Storici” ospitando il 1° giugno del 1997 la 5^ tappa, (Memorial W. Cottilli). Dopo sette anni, dunque, questa interessante disciplina sportiva torna nuovamente nella nostra città con una gara iscritta nel calendario federale. L'Orienteering è uno sport nato nei paesi scandinavi. In Italia non è ancora molto conosciuto, mentre in quei paesi è lo sport nazionale, come da noi il calcio. Fare Orienteering significa avanzare sul terreno con l'aiuto di una cartina e di una bussola, determinando da soli la via migliore da percorrere, in base a scelte che tengano conto delle condizioni del terreno, della rete di strade e sentieri, degli ostacoli o delle zone pericolose, cercando di valutare quale sia il percorso più veloce e vantaggioso per raggiungere la meta prefissata. Attenzione comunque a non confondere l'orienteering con la caccia al tesoro; in quest'ultima prevale spesso il fattore fortuna, nella gara di corsa di orientamento, invece, il migliore riesce a prevalere solo in base alle sue capacità atletiche e alle sue abilità orientistiche.
L'Orienteering aiuta a sviluppare: la capacità di osservazione,la percezione dello spazio, la rappresentazione dello spazio, la concentrazione, la capacità di scelta, di prendere delle decisioni, l'autonomia, il riconoscimento delle proprie capacità e dei propri limiti, la memorizzazione e la personalità.
Inoltre questa disciplina sportiva riesce a trasmettere una cultura ambientale che, attraverso lo studio e la rappresentazione grafica dei diversi ambienti, educhi al rispetto ed alla conservazione dei beni ambientali e serve anche a valorizzare l'individuo come essere indipendente ed autonomo attraverso l'assunzione di compiti e responsabilità.

Igiene, Prevenzione e Sicurezza nell’Ambiente di Vita e di Lavoro, 2004-10-20