Integrazione Ambientale. Ancona – presentata la rivista regionale.


INTEGRAZIONE AMBIENTALE E SVILUPPO NELLA NUOVA PUBBLICAZIONE DELL’AUTORITA' AMBIENTALE .
“Il problema ambientale nei prossimi dieci anni sarà sempre più importante, per questo è necessario fin da ora prendere provvedimenti nell’ambito dello sviluppo sostenibile e delle buone pratiche di comportamento”. Con questa filosofia l’assessore Marco Amagliani ha introdotto la presentazione della seconda rivista dell’Autorità Ambientale Regionale intitolata "Documenti per l'integrazione ambientale nello sviluppo delle Marche”.
Il principio dell'integrazione ambientale è stato sancito come istitutivo della Comunità Europea già dal 1997 con il Trattato di Amsterdam, lo stesso principio è stato ripreso nel VI programma di Azione ambientale dell’UE. E, come ha sottolineato il Dirigente dell’Autorità Ambientale Regionale Antonio Minetti, “ciò ha comportato una forte innovazione nelle politiche ambientali, che da settoriali sono divenute trasversali rispetto a quelle dello sviluppo economico e sociale”.
La rivista presentata illustra i passi fatti e da fare da parte della Regione: la prima applicazione concreta del concetto di integrazione ha riguardato i fondi strutturali relativi ai programmi Docup Obiettivo2; POR obiettivo 3; SFOP; PSR e Azioni innovative. Sono stati indetti, infatti, tre bandi per industrie, turismo e agricoltura per incoraggiare l’attuazione dei programmi ISO 14001 ed EMAS su larga scala. La risposta è stata più buona del previsto e le proposte sono ora al vaglio dell’Autorità stessa. Questo programma, denominato di Azioni ambientali per lo sviluppo sostenibile (A.S.S.O) è stato inoltre elogiato come “buona pratica per una Europa più verde” al Green Week svoltosi quest’anno a Bruxelles organizzato dalla Direzione Generale Ambientale della Commissione Europea.
Altro nodo nevralgico del discorso ambientale riguarda il settore energetico. Su questo tema era stato sottoscritto nel 2001 da tutti i Governatori delle Regioni il Protocollo di Torino, in cui si prendeva atto della necessità di Piani Energetici Regionali Ambientali. A giorni uscirà quello marchigiano il quale si svilupperà su tre fronti: del risparmio energetico, delle fonti energetiche alternative e, soprattutto, della cogenerazione distribuita sul territorio. Ciò significa avvicinarsi sempre di più all’idea delle piccole centrali “pulite” ed autonome, piuttosto che la grande centrale da cui dipendere.
L’intervento si è concluso sul dibattuto tema dei processi avviati sul territorio regionale da Agenda 21 Locale che hanno portato alla presentazione di progetti di Comuni, Comunità montane e Province, con il cofinanziamento della Regione. Attualmente si sta lavorando per risolvere problemi d’organizzazione e gestione dei progetti avviati.
L’Assessore ha infine sottolineato che ”attualmente stiamo assistendo a forme gravi di criticità ambientale su scala globale. Il fattore tempo è divenuto cruciale. Sta a noi dare maggiore coerenza e visibilità alle “buone pratiche” in modo che esse possano diffondersi”
Igiene, Prevenzione e Sicurezza nell’Ambiente di Vita e di Lavoro, 2004-06-28