Gestione dei Rifiuti. Ancona – dichiarazione di Amagliani.
L’assessore Marco Amagliani interviene sulla proposta avanzata in occasione
della presentazione del nuovo CDA di “Anconambiente” per la termodistruzione
dei rifiuti.
“La gestione dei rifiuti, con le ricadute che comporta sia in termini
ambientali che economici sui cittadini, è una questione seria e complessa
che non merita di essere ridotta a sterili polemiche come quella innescata
dal Sindaco di Ancona in occasione dell’insediamento del nuovo Consiglio
di amministrazione della Società Anconambiente.
Lo slogan utilizzato “ANCONAMBIENTE VUOLE L’INCENERITORE”
è forse enfatizzato dal giornalista, ma denuncia comunque una visione
limitata di chi tende a contrapporre l’incenerimento o recupero energetico
dei rifiuti ad altre opzioni di smaltimento, dimenticando che questa è,
secondo i principi comunitari e ormai dell’intera opinione pubblica,
solo una parte limitata e finale dell’intero ciclo integrato della gestione
dei rifiuti.
Impostare una politica integrata in questo settore significa quindi prima
preoccuparsi della prevenzione (produrre meno rifiuti) della raccolta differenziata,
raggiungendo almeno i limiti minimi fissati dalla legge e impegnarsi per il
recupero e riciclaggio.
Al termine di queste azioni certamente rimarrà una parte dei rifiuti
da smaltire e in quel momento si pone l’alternativa dello smaltimento
tramite discarica o termodistruzione o altra e più avanzata tecnologia
al momento disponibile, non dimenticando comunque che anche l’incenerimento
presuppone la disponibilità di discariche, per rifiuti pericolosi che
dallo stesso derivano.
Le politiche regionali di questi ultimi anni sono state improntate al principio
di rendere sempre più limitate le quantità di rifiuti da smaltire
e la decisione di considerare prioritario il raggiungimento del 35% di raccolta
differenziata (minimo di legge!) rispetto alla realizzazione di nuovi impianti
di incenerimento è una scelta obbligata.
Si può pensare di improntare progettazioni di impianti che comportano
investimenti di centinaia di milioni di euro senza aver risolto i problemi
che stanno a monte come il contenimento della produzione e il recupero?
Probabilmente l’uso strumentale di una fuorviante contrapposizione tra
forme di smaltimento serve solo a giustificare il vuoto delle politiche di
prevenzione e i mancati risultati sul fronte della raccolta differenziata.
Di fronte alle realtà di molti territori, anche nazionali, dove, non
solo si sono raggiunti i traguardi del 35% di raccolta differenziata, ma si
sono anche largamente superati, le ragioni di alcune amministrazioni locali,
che ritengono quegli obiettivi irragiungibili, cadono e rimane solo la rappresentazione
di una incapacità nell’impostare le scelte strategiche e lungimiranti
che il settore impone.
In questo quadro non confortante vogliamo sperare che i buoni propositi di
riorganizzazione e di trasparenza, dichiarati dal nuovo Presidente della Società
Anconambiente, cui va il mio augurio di buon lavoro, possano imprimere una
svolta significativa all’Azienda e orientare la stessa verso quegli
obiettivi di gestione integrata dei rifiuti che non solo la Regione si augura,
ma che i cittadini di Ancona si aspettano.”
Igiene, Prevenzione e Sicurezza nell’Ambiente di Vita e di Lavoro, 2004-06-08